Trypanosoma Brucei Gambiense

postato il 2 Mar 2012 in Main thread
da Azazello

Suona bene, vero? Ha una sua potenza espressiva, con quella sfumatura tribale a dargli un’aria tra il mistico e il minaccioso. Invece è una bestiolina lunga forse una quindicina di micrometri, così piccola che probabilmente non riuscireste a schiacciarla se ce l’aveste fra la suola della scarpa e il pavimento. Non che la cosa costituisca in alcun modo un impedimento per l’animaletto, qualora una mosca dovesse decidere di recapitarlo al vostro apparato circolatorio, nello svolgimento del suo principale ruolo nell’universo: guidarvi verso una morte orribile e piuttosto lenta <3

Ma sarei disonesto se vi lasciassi pensare ancora a lungo che è di questo che voglio farvi parlare per un mese. Sarei disonesto anche se volessi davvero farvene parlare, a dire il vero, per cui lasciamoci alle spalle questa parentesi sfortunata e veniamo al punto: c’è una cosa che ha a che fare con Trypanosoma brucei gambiense, con il fatto che questo post sembra non avere né capo né coda, con le diverse ore che ho passato a giocare a Final Fantasy IX tra ieri e oggi e quelle che ho passato studiando nei giorni passati. Siamo tutti accomunati dalla sua presenza e la maggior parte di noi ha in comune la sua insufficienza, per alcuni è un trofeo e per altri è una seccante necessità, ma è comunque una cosa a cui tutti dedichiamo una quantità di tempo paragonabile solo a quella che passiamo respirando, ragionando o percependo (ufficialmente la parola più brutta della storia).

Giuro che pensavo a questo argomento da diversi mesi, ma è più che mai appropriato che lo sfrutti proprijjjjkkkkjkjkkkjkjkkkkkkkkkkkkjkòòòòòòòòòòòòòòòò

 

 

 

 

 

 

 

 

Tiramisù con il nuovo argomento del mese!

postato il 2 Ott 2011 in Main thread
da Nix

Eccolo! il buon vecchio Nix, a distanza di un anno (o quasi) dalla sua ultima pubblicazione sull’ iperspazio virtuale non andata a buon fine, tra l’altro (vorrei ricordare che nessuno ha avuto il coraggio di scrivere qualcosa sul “mio” würstel), torna alla riscossa con un nuovo, grintoso argomento che scuoterà gli animi… di tutti.

Imbuti. ” Li ‘mbutti fuori dalla finestra e rientrano dalla porta” Ecco ora senza stare qui ad analizzare la mia psiche.. insomma, perchè passare da Wurstel agli imbuti è quanto dire , “Imbut(er)o”.. ma va bene comunque…

L’ imbuto, questa volta,  metterà d’accordo tutti grazie al suo forte potere persuasivo. Usi e costumi degli imbuti sono ormai partimonio imprescindibile della nostra cultura, che lo si voglia ammettere o meno, gli imbuti fanno parte della nostra quotidianità ormai da secoli, giorni e decadi intere. Essi sono ovunque e basta solo saperli riconoscere ed accettare per ciò che sono. Sono creature sensibili ed il karma ti aiuterà se sarai amico loro.

Ma adesso, vorrei spingere la riflessione un pò più in là. Se ci pensate bene L’Imbuto è sfruttato solo, quasi al  50% delle sue potenzialità. Infatti la nostra struttura cerebrale essendo ben più limitata di un imbuto, essa ci permette di usarlo solo  per convogliare “tanta roba” attraverso un canale in uno spazio più piccolo, creando inevitabilmente un varco spaziotemporale di limitate dimensioni, come i più sanno, e apportando, tra l’altro, uno spreco di tempo che può rivelarsi micidiale per l’uomo della strada.

Tuttavia ben pochi fanno caso al fatto che, mentre prepariamo il nostro buon caffè mattutino, con gli occhi ancora abboffati dal sonno, in uno stato di semi coscienza e con tanta voglia di bestemmiare al nuovo giorno (di merda) che viene, stiamo utilizzando tra le varie cose (Rullo di tamburi) un Imbuto al contrario. Ebbene sì, Nix è un fottuto genio !! AH AH

pensate adesso a come sarebbe il mondo se gli imbuti potessero essere usati al contrario… eh!? Prima di tutto sarebbe scongiurato una volta  per tutte il rischio di caderci dentro, come il buon maestro Dante Alighieri insieme al suo compagno di avventure Manuto, ci insegnano. e quando finisci in un imbuto, è veramente un inferno, poi, uscirne… ok questa era pessima… ma alla fine cos’è l’inferno dantesco, se non un enorme imbuto nel quale cade il buon Manuto nel mezzo del cammin della sua vita.. forse Mc Fierli è un lontano discendente di Dante… e non lo sa, a quanto pare.

E con questo concludo la presentazione dell’ argomento e vi passo il sacro scettro a forma di imbuto che vi guiderà nel corso di questo lungo mese di ottobre!

 

Nix C’è

Gli imbuti, questi sconosciuti

postato il 2 Ott 2011 in Main thread
da Azazello

[Edit: sembra che questo post fosse prematuro! il succo rimane, ma con meno astio :*]

 

Visto chi ha scelto l’argomento, e che argomento, non mi sento di giurare che ci sarà mai un post introduttivo, per cui mi permetto di farlo io.

 

L’argomento di questo mese saranno gli Imbuti. L’argomento del mese prossimo, invece, sarà “Dovremmo cacciare a pedate gli autori che non scrivono mai, ma vogliono cambiare l’argomento, e che quando lo fanno non solo non lo introducono nemmeno, perché è così insulso che manco loro sanno cosa dire in proposito, ma lo scelgono in base a un pessimo video di un tizio che fa pessimo rap e non in base a un qualsivoglia criterio che non faccia ribrezzo?” e,  visto che voglio portarmi avanti col lavoro, anticipo il mio post del mese prossimo che sarà:

“Sì”

Che mondo sarebbe senza la carta? Aka, il nuovo argomento

postato il 1 Set 2011 in Main thread
da Iroquis`

Come i più arguti avranno potuto sicuramente notare, il nuovo argomento è la carta. Anche al plurale.
Pensateci: come potreste guadagnarvi il pane senza la carta? Come potreste impiegare la vostra terza età senza andare con i vostri amici vecchi e rincoglioni a giocare per strada? Come potreste pulirvi il culo? Cosa vi sareste lanciati durante le ore di lezione? (to be continued)

 

Solo per veri eroi: aggiungere, a fine post, una vostra personalissima interpretazione su come sarebbe la vostra vita senza la carta.

L’eccezione che comincia la regola

postato il 7 Ago 2011 in Main thread
da cupnudeln

Vista l’insopportabile assenza di autori del blog che possano decidere l’argomento di questo mese, abbiamo (ho) arbitrariamente deciso di mettere un argomento a caso (scelto dal Caso appunto, con le dovute limitazioni, tramite l’ottimo random word generator) per il mese di agosto, allo scopo di non penalizzare lo sfortunato autore estivo, da un lato, né gli sfortunati lettori estivi quando l’autore di cui sopra dovesse venire a mancare. E quale migliore argomento poteva scegliere il caso, con tutte le sue limitazioni, se non l’eccezione? A presto con numerose improbabilità!

And the winner is…

postato il 1 Lug 2011 in Main thread
da freeronin

Sono giunta alla conclusione che quella che stiamo vivendo non è più competizione se, alla vigilia del momento decisivo, cominciamo a sperare che l’avversario non sarà al massimo della forma e non che, invece, sarà al meglio delle sue possibilità per darci l’occasione di batterlo comunque.

Per festeggiare il raggiungimento di questa, pur incompleta, certezza (sto parlando del confine della competizione o della competizione “buona”? Le due cose coincidono?), ho deciso che voglio riprendere a farmi problemi leggendo un grosso quantitativo di spunti – idee, esperienze, ricordi, riflessioni, o altro – nei vostri post, i quali avranno in qualche modo a che fare con la competizione.

A cosa mi riferisco?
Ad animal spirits, duelli medievali, eristica, gare sportive, videogiochi, al compagno di classe che ad ogni singola verifica viene sempre a chiederti il voto… a tutto quello vi sentite di chiamare “competizione”.
Non sto certo qui a voler limitare la forza espansiva di un argomento che, esattamente al contrario degli elementi dell’elenco di Azazello, non fa che pormi una grossa quantità di interrogativi teorici e pratici a cui non saprò mai rispondere.
Qualche esempio. Che rapporto c’è tra competizione, rivalità e lotta? Che effetto ha la competizione  tra amici sul rapporto di amicizia? Sarebbe giusto ricoprire di fischi de Coubertin? È giusto gettare con disprezzo la medaglia di bronzo ai piedi del podio olimpico per protesta contro la giuria? Che rispetto merita il perdente? Il secondo ha “vinto” o ha “perso”? Quanto conta la non uguaglianza dei punti di partenza?
Per di più ho notato che, da quando siamo piccoli, siamo bombardati da indicazioni ambigue sul competere: vediamo benissimo che i genitori sono fieri e contenti quando siamo i primi della classe o vinciamo una gara, eppure poi ci sentiamo dire che non è una cosa buona mettersi a competere con i compagni, e tutta la storia cambia ancora quando dobbiamo vincere un concorso o prevalere sugli altri nell’accaparramento dei posti di lavoro….

Aggiungo un’ultima cosa: confidando nel valore della “buona” competizione, annuncio che alla fine del mese gli autori voteranno, commentando questo post, il post che ritengono migliore. Il premio sarà, naturalmente, la soddisfazione per una strabiliante vittoria (perché ovviamente la competizione sarà di altissimo livello).
Se non vi basta potete sempre non partecipare alla gara e scrivere un post sul valore del premio nella competizione. E, se pensate che le competizioni abbiano un effetto deleterio sulle amicizie e/o sulle collaborazioni editoriali, è concessa anche l’obiezione di coscienza.

No.

postato il 3 Giu 2011 in Main thread
da Deluded Wiseman

A dispetto di come sarebbe facile pensare, dato che sono in ignominioso ritardo nel cambiare thread, l’argomento di questo mese NON è la prima cagata che mi è venuta in mente all’ultimo all’ultimo. Magari è una cagata, sicuramente è vago(infatti se preferite c’è l’argomento di riserva, altrettanto stimolante: “Stocazzo”), ma non mi è esattamente venuta in mente a me medesimo, e non è tirata fuori all’ultimo, anzi, posso dire che sono vari giorni che rifletto sull’opportunità del droppare o meno questo argomento, che trovo interessante, ma come dicevo prima, forse un pò difficile da inquadrare. Ovviamente, nella mia riflessione è andato perso del tempo, e quindi, diciamo, che non avevo proprio deciso, però s’è fatto tardi e tant’è.

Allora, non avete capito? No, niet, nein, non, insomma, negazioni assortite. Concetto tanto rudimentale, eppure non semplice, mi pare; pensate, per fare un esempio d’attualità, alle tarantelle sul valore del no in un referendum, o cose del genere.

Vi piace? No? Ecco, bravi, è già un buon inizio.

Cólto alla sprovvista

postato il 3 Apr 2011 in Main thread
da Azazello

[Questo post inizia con tre brutte notizie: la prima è, come avrete potuto notare, l’infausto annuncio di una cattiva notizia; la seconda è che uno dei nostri autori ha deciso di ritirarsi; la terza è che tocca a me scegliere un argomento e che, essendo stato colto alla sprovvista, mi toccherà sceglierlo in fretta traendo ispirazione da quello che capita, cosa che non ha sempre funzionato granché (come ricorderete)]

Eccoci qui, all’alba di un nuovo argomento. Vi farò innanzi tutto una confessione: mentre scrivo queste righe non sono ancora a conoscenza di quale sarà, ma spero proprio che l’ispirazione mi raggiunga prima della fine di questo post oppure prima della nozione che scrivere un post senza sapere di cosa parlare è fuor di dubbio un’attività poco saggia. Dedichiamoci, dunque, alla scoperta di questo brillante argomento partendo dalle cose che sappiamo per certe:

  1. Esso sarà, fuor di dubbio, un argomento non inerente al cibo. La cosa si è rivelata inadeguata e problematica in più di un’occasione, per cui non mi pare intelligente commettere per la terza volta lo stesso errore (già due…);
  2. Esso non richiederà attività o attenzione aggiuntiva, intensificata o esterna, per i nostri autori, al di là della mera scrittura del post. L’idea, infatti, si è rivelata sempre interessante, ma spesso di difficile realizzazione e difficilmente ha dato i risultati sperati, con grande disappunto mio e di altri, e insomma stiamo ancora tutti aspettando che qualcuno scriva il seguito delle vicende del nostro buon Andrea;
  3. Esso non sarà, a dispetto delle aspettative, un argomento dalle infinite possibilità. Infatti sappiamo che quando si può dire troppo di qualcosa, quella cosa è poco interessante. In realtà NON lo sappiamo, ma ho pensato bene di addurre una motivazione che potesse apparire in qualche modo intelligente a un occhio poco attento;
  4. Esso avrà a che fare con le “I”, quelle che hanno i puntini quando sono scritte minuscole. Io penso che la “I” sia una lettera maestosa e più che degna di nota, ma che sia sottovalutata in favore di altre più rozze e tristi vocali quali potrebbero essere la “A” o la “O”;

Siete liberi di cercare di indovinare in quale momento del post ho deciso che l’argomento sarebbe stato:

Imagination au pouvoir!

postato il 16 Feb 2011 in Main thread
da Vobby

Triste arrivare a questo fatidico momento senza aver ancora deciso cosa scrivere.
Proviamo con questo:
In una grotta di Betlemme, intorno all’anno 753 ab urbe condita, non nacque proprio nessuno. Dietro i recinti del bue e dell’asinello, piuttosto, c’era una giovane coppia piacevolmente occupata a godersi la propria sterilità.
Intanto nel resto dell’Impero, raccoglieva sempre maggiori seguaci la religione del Mitraismo, una religione dualistica, con notevole carica di esoterismo, basata sul culto del luminoso dio Mitra, impegnato in un’eterna e ciclica lotta con il suo nemico Ahriman, l’uccisore del toro. Tale religione ebbe un notevole successo negli ambienti militari, per il fatto che i singoli legionari, abituati alla rigida gerarchia dell’esercito, si trovavano a loro agio con la gerarchia altrettanto rigorosa dei culti misterici, spesso celebratii da decurioni e centurioni, per non parlare del fatto che essi, impegnati nella difesa dell’impero da tutto ciò che era al di fuori di esso, non avevano particolari difficoltà concettuali a sentirsi investiti di un mistico compito di soldati in una guerra cosmica fra divinità benefiche e malefiche (fonte: quel che ricordo del mio libro di storia delle medie). Gli imperatori, nel caos religioso dovuto all’incontro di popoli e culture così lontani, eppure dotati di così tanti potenziali punti di contatto, cominciavano a trovare difficile affermare la maestà nonchè la divinità della propria persona, imponendo il loro culto personale all’Oriente come all’Occidente. Costantino, dopo aver trionfato nei conflitti interni con gli altri, fin troppo numerosi, aspiranti alla sua carica, pensò bene di sostenere l’ormai predominante culto mitraico e di improntare su di esso una religione popolare, accessibile non solo agli iniziati, mantenendo il lato misterico solo fra chi già apparteneva alla setta, cioè ormai oltre metà dell’esercito. Egli si pose a capo di questo nuovo culto, dichiarato religione di Stato nel noto editto di Milano. Riuscì a conquistare così un eccezionale controllo sull’esercito, maggiore di gran parte dei suoi più recenti predecessori, e ottenne anche un ulteriore beneficio: i popoli dell’Africa e dell’Asia, nonchè le infinite plebi cittadine dell’Occidente, convertiti al nuovo culto riconobbero del tutto l’autorità del potere costituito, poichè esso trovava la sua legittimità non solo nei detentori delle forze civili e militari, ma da iniziati, ministri del volere divino!
Così rifondato, l’Impero visse, crebbe e si espanse per altri mille anni.

Gnok e Bub erano due simpatici giovanotti appartenenti alla specie Homo Erectus. Erano da qualche parte in Sudafrica, poco meno di un milione di anni fa. Si trovavano in difficoltà: erano andati a caccia, molto lontani dai soliti sentieri, e si erano persi. Calava la notte, e si trovavano da soli in una caverna piena di rami secchi di diverse piante, e qualche pietra. Raccogliere tutte quelle cianfrusaglie era stata un’idea di Bub, che sembrava avere in mente qualcosa di molto importante. Avendo un vocabolario piuttosto limitato, aveva difficoltà a cominicarlo al suo compagno di sventura. Gnok era terrorizzato all’idea che qualche predatore potesse scovarli. Erano già stati fortunati a trovarsi in una caverna sgombra da orsi e leoni, ma quella zona pullulava di quegli animali, che se affamati non sarebbero di certo stati fermati dal buio. Quei rami secchi erano troppo fragili per essere usati come armi, e quelle pietre troppo morbide e difficili da lavorare. PERCHE’ Bub aveva raccolto proprio quella roba? D’un tratto, scorsero una sagoma avvicinarsi all’ingresso della grotta, accompagnata da un ringhio cupo. Un leone delle caverne! Erano spacciati! Gnok si nascose dietro un grosso macigno, impugnando disperato un ramo che gli sembrava più appuntito degli altri. Bub ebbe un guizzo, glielo strappoò di mano, e iniziò a sfregarlo con un altro, sicuro di sè. Gnok era troppo impaurito anche solo per muoversi, figurarsi capire che cosa stava combinando Bub. Il leone aveva varcato la soglia e si avvicinava, sicuro e inesorabile. Bub ormai non badava neppure a nascondersi, continuava a sfregare i rami fra loro, con il viso deformato da un’espressione folle, quasi vittoriosa! Continuò a sfregare e… non accadde nulla, il leone attaccò e sbranò i due sventurati cacciatori. Cosa doveva mai succedere? Si è mai visto accadere qualcosa dallo sfregamento di legnetti? Sono i fulmini e vulcani a fare quella roba della luce e del calore, nient’altro! Che sciocco che era Bub. Ucciso dal leone, non potè mai tornare al suo gruppo e accoppiarsi con Gina, Pip e Filomena, le uniche altre esponenti della nuovissima specie Homo erectus, che così si estinse.

….

Il 19 settembre del 1792, le forze della Prima Coalizione marciavano ordinate verso la battaglia che avrebbe dovuto abbattere quella pericoloso, insensata, empia rivoluzione operata dal debole popolo di Francia. Il giorno dopo, il cielo di Valmy era luminosoo e sgombro da nuvole. I soldati prussiani sbaragliarono il disorganizzato esercito di popolani che si erano trovati ad affrontare. Una settimana dopo erano a Parigi.Passò poco tempo, e il regno di francia venne restituito alla normale sovranità del re, come era giusto che fosse. Dopo la spietata repressione seguita alla rivolta, non vi fu popolo più placido di quello francese in tutto il mondo per i successivi 200 e passa anni. Oggi, 16 febbraio 2011, i reami d’europa sono ancora regolati dal diritto romano giustinianeo.

…..

“Un corpo permane nel suo stato di moto fino a che viene esercitata una forza su di esso”. La tecnologia dei trasporti ha rivoluzionato il mondo: i treni percorrono senza mai fermarsi i binari di tutto il globo, la gente scende dal finestrino, col mezzo ancora in corsa, tanto appena ci si stacca dal mezzo ci si ferma di colpo e si atterra placidamente. Le automobili sono velocissime, quindi ci sono spesso incidenti. Tuttavia essi sono si lieve entità: basta spegnere il motore con un apposito pulsante di emergenza e la machina si ferma all’istante! Tutti sono felici.

……

Qualcosa non vi torna? Avete per caso l’impressione che ci sia qualcosa di errato in quello che ho scritto?
Qualcosa di falso?
E’ giunta finalmente l’ora che io decida l’argomento delle prossime due settimane, e inaspettatamente (almeno per me) ne ho scelto uno con il quale ho ben poca familiarità: la menzogna!
E’ molto semplice: voglio che mentiate. Desidero che immaginiate come potrebbero essere andate le cose se fosse accaduto qualcosa di diverso,cosa accadrebbe se ci fosse qualcosa di differente nelle leggi fisiche, se il mondo fosse cubico, se avessimo 3 satelliti,se Giacobbo avesse ragione, quel che preferite. Le bugie che vi ho proposto avevano questo schema: introduzione->bugia->conseguenze più o meno logiche e coerenti. Vi consiglio di adottare anche voi questa forma. Ovviamente potete cambiarla, non voglio limitarvi in nessun modo, sarebbe contrario allo spirito dell’argomento, ma quello a cui dovrete dare davvero importanza sono le conseguenze della falsità che mi proporrete. Ho tanta voglia di assistere a mondi sconclusionati e lontani da quello che conosco, oppure perfettamente ordinati e sensati, altrettanto lontani da quello presente. Storia, chimica, fisica, filosofia, etologia, geografia, potete trattare qualunque campo del sapere, purchè sia falso! A voi!

P.S.: Non è necessario che le conseguenze siano del tutto, precisamente, sensatamente, logiche e coerenti. Insomma, lo so che quella storia dell’inerzia non sta in piedi, si fa per divertirsi! Ovviamente chi di voi conosce particolari campi meglio di me, può davvero rivoluzionare il mondo anche con una bugia minuscola o apparentemente insignificante. Non vedo davvero l’ora di essere sbalordito!

Il tempo (secondo voi)

postato il 2 Feb 2011 in Main thread
da Viandante Solitario

Cari colleghi scrittori ed amici lettori, questa volta tocca a me stabilire ‘l’argomento di queste due settimane, o meglio, come lo definisco io, uno spunto di riflessione che io reputo interessante e che spero possiate gradire anche voi. Non è stato semplice scegliere l’argomento, a dire il vero. Tutti i miei predecessori hanno scelto degli argomenti molto interessanti, e gli scritti che ne sono derivati sono stati altrettanto interessanti. Per questo motivo ho deciso di mettervi dinnanzi ad un argomento di un certo spessore (secondo il mio parere): il tempo.

Qualcuno potrebbe pensare che un filosofo ami porre questioni di un certo spessore, che possono risultare pesanti e noiose, per il mero gusto di vedere il proprio interlocutore sbiancare dinnanzi allo schermo. Non mi aspetto che qualcuno mi riporti la visione del tempo in Agostino o Descartes, anzi, è ciò che non voglio. Vorrei che ognuno dei miei colleghi autori parlasse del tempo in modo personale. Mi spiego meglio. Vorrei vedere il vostro approccio verso questo argomento, come si concilia con la vostra esistenza e con i vostri gusti, con le vostre passioni, con i vostri ricordi, con ciò che è inscindibile da voi. Naturalmente sarò ben lieto di leggere interventi di natura prettamente filosofica riguardo tale argomento, ma non è un obbligo, anzi è una possibilità che vi offro.

Detto ciò, non mi resta che augurarvi buona scrittura. Attenderò con ansia i vostri scritti.

Così parlò il viandante solitario

 

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