Chi era?

postato il 16 Mar 2011 in Main thread
da Vobby
Comincio dicendovi che ho già scritto due post in merito a questo argomento, solamente che sono invisibili ai nostri occhi. No, non sono nascosti e non si possono trovare ed ora vi spiego il perché. Il primo partiva da una premessa semplicissima (diciamo…): il mondo è perfettamente simmetrico. Sarebbe un simpaticissimo gioco di specchi? Ci sarebbe un altro sistema solare e tante altre cose assolutamente uguali a noi dall’altra parte di questa immaginaria linea di simmetria? Eh, no. La risposta è: proprio NULLA. O meglio nulla di gradevole o di sensibile. Se il mondo fosse perfettamente simmetrico, all’inizio le uguali quantità di particelle ed anti-particelle si sarebbero vicendevolmente annichilite, lasciando tutto l’universo ridotto ad un numero incredibile di fotoni che viaggiano in tutte le direzioni, memori di tanta massa che ormai è energia pura. (Tutto per gentile concessione di chi sta sviluppando queste teorie che teorie rimangono ancora, per l’appunto). Da cui la mia impossibilità a scrivere.
La seconda sarebbe sicuramente iniziata con “il mondo, nel suo caotico procedere, quel giorno non mi generò né, d’altronde, lo fece mai” se mai fossi nato per scriverla. Ma sono tristi mezzi per scrivere di meno in meno tempo.
Così ecco che inizio il post (e Dio mi maledica se mi ricorda qualcosa) e lo finisco con una sola simpatica storiella, breve quanto mi permette di rispettare i tempi e ancora più breve, data la coscienza dell’incompletezza di qualunque altra trattazione di qualsivoglia lunghezza.


Ecco quindi l’abbozzo di una rinuncia
Klara era nella modesta casa di Weitra e come ogni ragazza di quindici anni che si rispetti, in un paesino tanto modesto, cardava la lana seduta su uno sgabello. Il giorno volgeva quasi al tramonto e Klara aspettava con la solita discrezione che la madre terminasse la semina, per quel giorno, e che il padre, assieme ai fratelli di lei, riconducesse le poche pecore che possedevano nell’ovile, per tornare finalmente in casa. Ma, stranamente, tardavano entrambi e la cosa ebbe parziale spiegazione allorché fecero il loro ingresso entrambi i genitori che, con movenze goffe e gentili, imbarazzate e felici, facevano accomodare nel migliore dei modi un signore composto e ben vestito, tanto più rispetto al semplice vestiario contadino. “Entra, entra pure! È un po’ stretta, soprattutto per te che sei uno di città, ma accomodati pure! Questa è Klara, te la ricordi? Sì, sì, era piccolissima e adesso è cresciuta, eh? Che fai lì, Klara? Non ti ricordi di zio Alois? No, ma era piccola. Su, saluta!”. Klara si alzò in fretta e furia, pur senza perdere il giusto contegno e lo salutò a modo. Non ricordava molto di lui, anzi, assolutamente nulla. Una volta che furono scambiati i convenevoli e quando si fu riunita tutta la famiglia si sedettero attorno al tavolo, più piccolo che mai, e mangiarono una cena vistosamente più abbondante del solito, in onore dell’ospite. Una volta terminata, dopo aver discusso come sempre si fa in queste occasioni del più e del meno, ecco che Alois pronunciò la frase che avrebbe potuto cambiare il mondo: “Sapete, la questione è… avrei tanto bisogno di una domestica, lì a Braunau, e così era questo che volevo proporvi”. Il padre di Klara pensò un attimo e capì che la figlia era sicuramente la più adatta ad un mestiere del genere, in casa di un parente, giovane ed abile com’era. Chi sa quali possibilità aveva visto in quella proposta, per sua figlia o forse per la famiglia. “Klara ne sarà lietissima, cugino, ne sono convinto”, disse con malcelata enfasi. “Per me andrebbe assolutamente bene: è pur sempre tua figlia!” Così l’accordo era praticamente preso e alla ragazza, in effetti, non sarebbe dispiaciuto nemmeno più di tanto, se non fosse stato per l’immenso attaccamento che da sempre aveva avuto a quella casa e a quella famiglia, per non parlare della paura che le provocava il solo pensiero della città, della vita frenetica, della vita. Si nascose il volto tra le mani, ma non disse niente. Ed ecco, bizzarria dell’animo umano, che ciò che non viene detto nemmeno in silenzio a parole viene urlato a gran voce dal corpo che, nel caso della povera ragazza, non tardò ad ammalarsi di un’inspiegabile febbre. Alois, con tutta la buona volontà, aveva una certa fretta di trovare un’insierviente che badasse un po’ alla casa un po’ alla nuova moglie cagionevole di salute e così, un po’ a malincuore, decise di chiedere ad altri parenti, augurando, ad ogni modo, nel commiato, una pronta guarigione alla nostra Klara Pölzl.


E poi una breve storiella mendace e verissima
È il 15 marzo ed un uomo in toga non si sente al massimo delle forze, la moglie, quella notte, ha fatto sogni terribili e sconsiglia vivamente al marito di andare al lavoro. L’uomo è lì, davanti all’ingresso della curia, e non è mai stato così serio, triste e determinato. Nota, con un ultimo moto di misuratissima desolazione, che Marco Antonio, che lo accompagnava, viene stranamente trattenuto fuori da Gaio Trebonio: adesso è certo che quella voce che egli avrebbe castigato con le sue stesse mani era vera. Entra così nella curia e, ad un suo gesto, i soldati irrompono da ogni dove, bloccando i senatori accusati di complotto. Ecco le armi. Quoque tu, Brute, fili mi!
Questo l’inizio dell’Impero, fondato sulla fondata invincibilità di un solo uomo. La sua storia inizia col tradimento, con la stabilizzazione e con la spedizione contro i Parti, vittoriosa da ogni punto di vista, col ritorno nella gloria e con l’annessione “spontanea” e sincera dell’Egitto. Da allora la Storia scorre come scorrono tutte le Storie: è un susseguirsi di tiranni e di re illuminati, di sicurezza e di invasioni, di religioni e di scienza, di rivoluzioni e di restaurazioni, di progresso e di progresso. È così che l’uomo arriva, dopo secoli e secoli, a conquistare il cielo, la luna e i pianeti; è così che l’uomo comprende i propri limiti, pur decidendo di non accettarli; è così che l’uomo non sarà più uomo e vi arriverà, con le migliaia di migliaia di anni, verso orizzonti che più non si configurano nella Storia. Ed ora eccoci qui, dopo 6 miliardi di anni:
Vega: “Guarda il Sole come si sta espandendo, ormai”
Deneb: “Sì, anche lui. Il terzo pianeta vi si è appena schiantato. E pensare che un tempo era così strano”
Vega: “Già, non molto attivo (quasi per nulla a dire il vero) ma tanto particolare”
Deneb: “Sì. Certo ce ne sono stati altri, ma il terzo pianeta del Sole…”
Vega: “Tra l’altro… sei sicura che fosse il terzo?”
Deneb: “…o che non fosse il Sole…”
Vega: “Già, chi ricorda più, se davanti a noi è tanto il tempo!”
Deneb: “Però che bello che è, così rosso, il Sole”

Ti posso dire questo…

postato il 15 Mar 2011 in Main thread
da Cerbs

In realtà in questo post non mento io, ma vorrei illustrare a  tutti voi le straordinarie qualità profetiche di un mio simpatico collega di università, che chiameremo qui per comodità G. Moltobene.
“Ma cosa c’entra con l’argomento? Si dovrebbe mentire!”, direte voi. Abbiate pazienza.

“Ti posso dire che il fumo di sigaretta non crea dipendenza”
Veramente c’è una intera comunità scientifica che la pensa così!

Mio padre prese 30 all’esame di anatomia e si lamentò di non aver preso anche la lode, quindi diffuse la voce che il professore fosse gay”
In questo aneddoto c’è a prescindere qualcosa che non va. Se ha raccontato una palla, come cazzo ha fatto a pensarla? E se è vero, che razza di persona è il padre? C’è un coglione di troppo in questa storia.

“Non riesco a fare l’esame di istologia…sarei raccomandato, ma non ce la faccio ad andare là ed usufruirne”
Per tre volte?

“Ti posso dire questo: Emanuela e Renato stanno insieme solo perchè lui la abboffa di soldi”
“Ma che prove hai?”
“La mia ragazza ha iniziato a parlare seriamente con Emanuela, ed ha avuto questa impressione…e quando ha queste impressioni, è sempre vero!”
Ma che razza di prova è?

“Ti posso dire questo: le uniche prove intercorso obbligatorie sono quelle di anatomia”
Ovviamente quelle erano le uniche facoltative, mentre tutte le altre erano obbligatorie.

“Ti posso dire questo: bisogna sapere benissimo il muscolo erettore della colonna vertebrale”
E’ chiaro che questo muscolo non si dovesse assolutamente sapere.

Io mi sono fatto un conto: poichè per la mia ragazza abita lontano, è meglio risparmiare sui preservativi”
“Ma l’alternativa è molto più costosa!”
“In realtà sono diventato molto bravo nel salto della quaglia”
“Ma possono esserci perdite, è un rischio!”
“Comunque tengo da parte un 300€ per un biglietto di sola andata per il Messico”
“Ahahah buona questa!”
“No, dico davvero!
Se davvero hai questi soldi da parte, perchè non li spendi in preservativi, stronzo?

“Il sushi è molto meglio del cibo di Nennella”
Va bene, magari ti piace di più, ma perchè una affermazione così perentoria?

“Ti posso dire questo: Renato ha a casa delle papere. Sono passato con la macchina e facevano “qua qua qua”! ”
Eh? Cosa? Che?

“Dovevo fare l’esame di anatomia I e biochimica, ma non ce l’ho fatta a preparare entrambi…ho avuto un colpo di febbre ed ho dimenticato tutto”
Ma come puoi pretendere che io ti creda?

“Sono andato ad un porchettaro ad Ercolano, sembrava di stare in Tanzania, c’era gente terribile e questo si insultava con i clienti”
Ci sono stato anche io, e mi sembrava la persona più gentile del mondo.

“La mia ragazza studia ingegneria èdile”
Anche questa apre scenari terribili: o lui non ha mai sentito parlare lei della sua facoltà (cazzo, sei il fidanzato, ti sarà capitato!), oppure anche lei dice ingegneria èdile, il che è ancora più orripilante.

“Questo mio amico è un fallito, non fa progetti nella vita, prende la pensione di invalidità civile…”
“Perchè?”
“Ha la leucemia”
Cristo, ma grazie che non ha progetti nella vita! Potrebbe morire! La cosa più bella è che poi ci ha raccontato della sua guarigione e di come lui ed un altro lo andassero a trovare in ospedale,siccome “Eravamo gli amici seri”. Alla faccia della serietà!

“Sono in pròcinto di fare 5 anni con la mia ragazza”
“In pròcinto…?”
“Sì, di 5 anni!”
Non era quello il punto, cazzo! Tra l’altro poco dopo disse di esserci insieme da 6 anni.

“Io a carnevale lancio gli uovi marci”
E basta, porca troia!

“Potevo farmi convalidare l’esame di chimica, provenendo dalla favoltà di Biologia, avevo preso 28, ma mi avevano consigliato di rifarlo da 0 e così ho fatto”
E infatti ci ha messo 2 sessioni a prenderlo. Ma come potevi pensare che non approfittare di un 28 già preso NON fosse un vantaggio???

“Ti posso dire questo: le mucche sono animali cattivi. Una volta eravamo in macchina e ci hanno preso ad incornate”
Ahahaha! Ma che cosa gli avete fatto per farvi aggredire così?!?!

“L’esame di biochimica era facilissimo, si può fare tranquillamente in poco tempo”
“Ah, quindi sei andato bene!”
“No, sono stato bocciato, non sapevo che si dovessero portare le formule!”
Oh mio Dio, ma dal PRIMO FOTTUTO giorno ci hanno detto che era importante saperle!

“Non ho capito solo questo: quindi il cervello destro è sensitivo ed il sinistro è motorio?”
Questa la disse dopo che il corso sul sistema nervoso era già iniziato. Non hai capito SOLO questo? Vuol dire che non hai capito nulla, cazzo! Non c’era alcunchè che facesse soltato presagire una conclusione del genere, come ha fatto a venirti in mente?

“All’esame di biologia sono andato male, mi hanno chiesto il ciclo cellulare. La professoressa mi ha rimproverato affermando che io l’avessi detto al contrario, quindi gliel’ho ripetuto al contrario, ma ha detto che non andava ancora bene e mi ha messo 20”
Questa me l’ha raccontata due volte, ed il voto finale cambiava in 18 la seconda volta. Ora, il ciclo cellulare ha delle fasi che si chiamano G1, S, G2. Come si fa a dirlo al contrario? Le proteine sono anche abbastanza corrispondenti! Dovresti solo aver letto il libro dalla fine! Non è una cosa umanamente possibile!

“Tu, se cadi dalla moto, cadi da sinistra”
“Ma scusa, se la curva è a destra?”
“Eh,no, tu sculettando cadi a sinistra, e poi a destra c’è la marmitta”
Meno male, adesso posso finalmente fare tutte le curve a destra come un pazzo, tanto non si cade!

“Quando mi sono accorto di pesare 95 chili, ho capito di aver perso 5 chili di massa magra e di averne messi 12 di massa grassa”
Ah sì? E da cosa lo avresti capito?

Cerbs: “Non so perchè gli articolo 31 si chiamino così: credevo fosse un articolo della Costituzione, ma poi andai a controllare e vidi che era qualcosa di stupido,tipo il diritto di famiglia…sarà qualcosa tipo del codice penale”
“Ma è comunque impossibile, gli articoli della costituzione sono 30”
Veramente sono 139.

“Ho comprato il Thompson, perchè 4 su  7 professori di genetica vogliono sentirsi dire le cose da là”
Ma se a questo esame non c’è manco l’orale! ( In realtà c’è, ma si può non fare, quindi in realtà non c’è).

Distopie e newco

postato il 15 Mar 2011 in Main thread
da freeronin

L’articolo 39 della Costituzione Italiana si compone di un unico comma: L’organizzazione sindacale è libera.

Non si può dire che i Costituenti non abbiano pensato a porre un pur minimo controllo dello Stato sull’attività dei sindacati. Qualcuno parlò di vigilare sull’effettiva rappresentatività dell’associazione sindacale che firma il contratto collettivo a nome dei lavoratori, qualcuno voleva che la contrattazione collettiva tutelasse anche il lavoratore non iscritto a nessun sindacato.

Ma la pressione dei sindacati, che di controlli non volevano sentir parlare, fu insostenibile, e si dovette desistere.

Sicché sin dal 1948 il contratto collettivo tra associazioni di datori di lavoro e sindacati equivale a un contratto tra privati che, da un lato, come tutti i privati, possono autonomamente decidere dove come e quando contrattare, dall’altro, proprio per questo motivo, non possono vincolare chi non ha negoziato e firmato il contratto stesso.

Questo presupposto ha sollevato un’infinità di problemi: basti pensare che si è dovuta fare quasi una forzatura per affermare che il contratto collettivo vincoli anche solo gli iscritti alle associazioni.

Mentre dottori e giudici si arrabattano con i vuoti normativi, il brillante manager di una delle maggiori industrie italiane decide di far produrre le sue auto da un paio di compagnie, appositamente create, che non sono associate a CONFINDUSTRIA e quindi non sono vincolate dai contratti collettivi nazionali da essa stipulati.

Questo vuol dire che in quelle imprese la tutela dei diritti dei lavoratori è lasciata alla contrattazione tra un capo e relativamente pochi dipendenti, e si aggiunga che, nel caso specifico, il capo farebbe volentieri a meno dello stabilimento in questione e non aspetta altro che chiuderlo per trasferirlo dove la manodopera costa meno.

Parlando di contratti, il potere di negoziazione dei lavoratori sarebbe più o meno quello che avrebbe il negozietto di computer dietro casa mia se volesse contrattare con la Apple i prezzi dei suoi PC…

Potrebbe sembrare che io non abbia mentito, eppure vi assicuro che l’articolo 39 ha dei bellissimi commi 2, 3 e 4…

“Mamma quanti dischi venderanno se mi spengo..”

postato il 15 Mar 2011 in Main thread
da VaMina

Vi voglio parlare, oggi, di un personaggio che ci ha rotto le palle: Ringo Starr. Diciamoci la verità, non è possibile che morire ti porti tanta fama, insomma, è solo morto! Stamattina mi stava venendo una crisi quando ho visto l’ennesimo ragazzo con la maglietta di questo tizio! Trovano un musicista morto con un fucile al fianco, una lettera di addio e subito diventa Gesù. Ok è triste, ma se fosse stato il mio idraulico nessuno se ne sarebbe fregato!
Va bene, dato che questo post non avrebbe dovuto essere uno sfogo, torniamo indietro.
Tutti conoscete Ringo Starr, giusto? E chi potrebbe ignorarlo, anche volendo? Chiunque entri in un bagno pubblico di un qualsiasi liceo trova scritti una valanga di aforismi che portano tutti il suo nome, non è nemmeno umanamente possibile che li abbia detti o scritti tutti lui, dato che è morto da tipo quarant’anni. Oltretutto la maggior parte di quelli è stata scritta dall’anonimo dei Baci Perugina.. “Se la mattina ti alzi e non vedi il sole, o sei morto, o sei tu il sole”.. ma che idiozia è? La prossima volta che vedo su un muro una frase di Don’t pass me by o di Octopus’s garden mi sparo. E poi tutti ignorano gli altri membri dei Beatles! Non è giusto! Sarò di parte perché suono il basso, ma a nessuno importa mai del bassista! Quello tiene la sua faccia tu tutte le magliette e gli altri niente. Per di più pover’uomo simile ha condizionato tutta la moda dagli anni ’70 in poi.. gente con giacche fuxia e giacche a righe e quei capelli tremendi! Che poi ora nessuno vuole suonare tipo il basso o la chitarra, vogliono fare tutti i Ringo Starr del cazzo e si mettono a suonare la batteria.
Ora molti di voi mi diranno “Non è possibile che non ti piaccia Ringo Starr!” oppure “Stai zitta era bellissimo!”, ma nessuno mi farà cambiare idea, mi sta sul culo. Mi sta sul culo anche che OGNI gruppo alle prime armi debba PER FORZA suonare Octopus’s garden, diavolo, nessuno può liberarsi di quello stupido riff!
Per concludere, ancora una volta possiamo affermare che niente ti può rendere più famoso della morte.. muori, e venderai più dischi! Fanculo!

Ecco, il post è breve, è finito.

Le solite due (?) parole per voi (!):
1)DOVEVO pubblicarlo, anche se è un post stupido;
2)Scusa Ringo, non hai fatto niente di male;
3)Il fatto che Ringo abbia scritto solo due canzoni per i Beatles ha reso il tutto più difficile;
4)Io adoro Octopus’s Garden!
5)Sì, il titolo viene da Iodellavitanonhocapitouncazzo.

Una storia breve ma intensa

postato il 4 Mar 2011 in Main thread
da Azazello

Erano le dieci di un venerdì sera particolarmente anonimo quando Luca si decise, dopo un lungo periodo di silenzio mediatico, a postare il suo lavoro. Nelle settimane precedenti aveva dedicato ampio spazio alla riflessione, traendo ispirazione da un’infinità di fonti diverse per onorare a dovere l’argomento del mese, così in quel momento, seduto finalmente davanti alla tastiera, si dedicò alla produzione di uno dei post più coerenti, originali e ben fatti della sua vita. Aveva deciso di raccontare una storia, tanto per cominciare, e per darle il massimo della qualità possibile aveva deciso di basarsi su una menzogna scientifica: voleva modificare un’importantissima legge della chimica e descrivere come sarebbe stato il mondo senza di essa. La produzione del testo non fu priva di difficoltà, ma Luca risolse brillantemente problemi come l’impossibilità dell’esistenza di alcunché senza la legge che aveva scelto, o la totale mancanza di interesse nella descrizione di un mondo senza cose (vive o morte che siano), adottando dei brillanti artifizi che rendevano la lettura, oltre che molto piacevole, estremamente interessante e di grande ispirazione dal punto di vista intellettuale. Ogni cosa, nella storia, era al suo posto: aveva un protagonista intelligente e affascinante, dal pungente senso dell’umorismo che non scadeva mai nello sgradevole, una trama scoppiettante, al contempo intrigante e leggera, un’ambientazione fantastica descritta alla perfezione, senza lesinare sui dettagli, eppure con grande fluidità. La cosa più straordinaria del pezzo, forse, era proprio quanto esaustività e scorrevolezza si mescolassero nel racconto di un universo al di là della fantascienza, in cui l’impossibile era all’ordine del giorno (al contrario, possiamo dirlo, del giorno stesso) e il probabile risultava così banale da non meritare descrizione. L’abilità con cui era riuscito a mettere ogni parola al proprio posto, probabilmente, trovava il suo picco proprio nel finale, propriamente introdotto da un brillante quesito filosofico, conciso e di grande effetto.

Proroga

postato il 1 Mar 2011 in Main thread
da Vobby

E’ stata avanzata la proposta (non da me, giuro) di prolungare il periodo di validità dell’argomento corrente, causa esami e altre nefandezze. Per me ovviamente va bene, ditemi un po’ voi.

Imagination au pouvoir!

postato il 16 Feb 2011 in Main thread
da Vobby

Triste arrivare a questo fatidico momento senza aver ancora deciso cosa scrivere.
Proviamo con questo:
In una grotta di Betlemme, intorno all’anno 753 ab urbe condita, non nacque proprio nessuno. Dietro i recinti del bue e dell’asinello, piuttosto, c’era una giovane coppia piacevolmente occupata a godersi la propria sterilità.
Intanto nel resto dell’Impero, raccoglieva sempre maggiori seguaci la religione del Mitraismo, una religione dualistica, con notevole carica di esoterismo, basata sul culto del luminoso dio Mitra, impegnato in un’eterna e ciclica lotta con il suo nemico Ahriman, l’uccisore del toro. Tale religione ebbe un notevole successo negli ambienti militari, per il fatto che i singoli legionari, abituati alla rigida gerarchia dell’esercito, si trovavano a loro agio con la gerarchia altrettanto rigorosa dei culti misterici, spesso celebratii da decurioni e centurioni, per non parlare del fatto che essi, impegnati nella difesa dell’impero da tutto ciò che era al di fuori di esso, non avevano particolari difficoltà concettuali a sentirsi investiti di un mistico compito di soldati in una guerra cosmica fra divinità benefiche e malefiche (fonte: quel che ricordo del mio libro di storia delle medie). Gli imperatori, nel caos religioso dovuto all’incontro di popoli e culture così lontani, eppure dotati di così tanti potenziali punti di contatto, cominciavano a trovare difficile affermare la maestà nonchè la divinità della propria persona, imponendo il loro culto personale all’Oriente come all’Occidente. Costantino, dopo aver trionfato nei conflitti interni con gli altri, fin troppo numerosi, aspiranti alla sua carica, pensò bene di sostenere l’ormai predominante culto mitraico e di improntare su di esso una religione popolare, accessibile non solo agli iniziati, mantenendo il lato misterico solo fra chi già apparteneva alla setta, cioè ormai oltre metà dell’esercito. Egli si pose a capo di questo nuovo culto, dichiarato religione di Stato nel noto editto di Milano. Riuscì a conquistare così un eccezionale controllo sull’esercito, maggiore di gran parte dei suoi più recenti predecessori, e ottenne anche un ulteriore beneficio: i popoli dell’Africa e dell’Asia, nonchè le infinite plebi cittadine dell’Occidente, convertiti al nuovo culto riconobbero del tutto l’autorità del potere costituito, poichè esso trovava la sua legittimità non solo nei detentori delle forze civili e militari, ma da iniziati, ministri del volere divino!
Così rifondato, l’Impero visse, crebbe e si espanse per altri mille anni.

Gnok e Bub erano due simpatici giovanotti appartenenti alla specie Homo Erectus. Erano da qualche parte in Sudafrica, poco meno di un milione di anni fa. Si trovavano in difficoltà: erano andati a caccia, molto lontani dai soliti sentieri, e si erano persi. Calava la notte, e si trovavano da soli in una caverna piena di rami secchi di diverse piante, e qualche pietra. Raccogliere tutte quelle cianfrusaglie era stata un’idea di Bub, che sembrava avere in mente qualcosa di molto importante. Avendo un vocabolario piuttosto limitato, aveva difficoltà a cominicarlo al suo compagno di sventura. Gnok era terrorizzato all’idea che qualche predatore potesse scovarli. Erano già stati fortunati a trovarsi in una caverna sgombra da orsi e leoni, ma quella zona pullulava di quegli animali, che se affamati non sarebbero di certo stati fermati dal buio. Quei rami secchi erano troppo fragili per essere usati come armi, e quelle pietre troppo morbide e difficili da lavorare. PERCHE’ Bub aveva raccolto proprio quella roba? D’un tratto, scorsero una sagoma avvicinarsi all’ingresso della grotta, accompagnata da un ringhio cupo. Un leone delle caverne! Erano spacciati! Gnok si nascose dietro un grosso macigno, impugnando disperato un ramo che gli sembrava più appuntito degli altri. Bub ebbe un guizzo, glielo strappoò di mano, e iniziò a sfregarlo con un altro, sicuro di sè. Gnok era troppo impaurito anche solo per muoversi, figurarsi capire che cosa stava combinando Bub. Il leone aveva varcato la soglia e si avvicinava, sicuro e inesorabile. Bub ormai non badava neppure a nascondersi, continuava a sfregare i rami fra loro, con il viso deformato da un’espressione folle, quasi vittoriosa! Continuò a sfregare e… non accadde nulla, il leone attaccò e sbranò i due sventurati cacciatori. Cosa doveva mai succedere? Si è mai visto accadere qualcosa dallo sfregamento di legnetti? Sono i fulmini e vulcani a fare quella roba della luce e del calore, nient’altro! Che sciocco che era Bub. Ucciso dal leone, non potè mai tornare al suo gruppo e accoppiarsi con Gina, Pip e Filomena, le uniche altre esponenti della nuovissima specie Homo erectus, che così si estinse.

….

Il 19 settembre del 1792, le forze della Prima Coalizione marciavano ordinate verso la battaglia che avrebbe dovuto abbattere quella pericoloso, insensata, empia rivoluzione operata dal debole popolo di Francia. Il giorno dopo, il cielo di Valmy era luminosoo e sgombro da nuvole. I soldati prussiani sbaragliarono il disorganizzato esercito di popolani che si erano trovati ad affrontare. Una settimana dopo erano a Parigi.Passò poco tempo, e il regno di francia venne restituito alla normale sovranità del re, come era giusto che fosse. Dopo la spietata repressione seguita alla rivolta, non vi fu popolo più placido di quello francese in tutto il mondo per i successivi 200 e passa anni. Oggi, 16 febbraio 2011, i reami d’europa sono ancora regolati dal diritto romano giustinianeo.

…..

“Un corpo permane nel suo stato di moto fino a che viene esercitata una forza su di esso”. La tecnologia dei trasporti ha rivoluzionato il mondo: i treni percorrono senza mai fermarsi i binari di tutto il globo, la gente scende dal finestrino, col mezzo ancora in corsa, tanto appena ci si stacca dal mezzo ci si ferma di colpo e si atterra placidamente. Le automobili sono velocissime, quindi ci sono spesso incidenti. Tuttavia essi sono si lieve entità: basta spegnere il motore con un apposito pulsante di emergenza e la machina si ferma all’istante! Tutti sono felici.

……

Qualcosa non vi torna? Avete per caso l’impressione che ci sia qualcosa di errato in quello che ho scritto?
Qualcosa di falso?
E’ giunta finalmente l’ora che io decida l’argomento delle prossime due settimane, e inaspettatamente (almeno per me) ne ho scelto uno con il quale ho ben poca familiarità: la menzogna!
E’ molto semplice: voglio che mentiate. Desidero che immaginiate come potrebbero essere andate le cose se fosse accaduto qualcosa di diverso,cosa accadrebbe se ci fosse qualcosa di differente nelle leggi fisiche, se il mondo fosse cubico, se avessimo 3 satelliti,se Giacobbo avesse ragione, quel che preferite. Le bugie che vi ho proposto avevano questo schema: introduzione->bugia->conseguenze più o meno logiche e coerenti. Vi consiglio di adottare anche voi questa forma. Ovviamente potete cambiarla, non voglio limitarvi in nessun modo, sarebbe contrario allo spirito dell’argomento, ma quello a cui dovrete dare davvero importanza sono le conseguenze della falsità che mi proporrete. Ho tanta voglia di assistere a mondi sconclusionati e lontani da quello che conosco, oppure perfettamente ordinati e sensati, altrettanto lontani da quello presente. Storia, chimica, fisica, filosofia, etologia, geografia, potete trattare qualunque campo del sapere, purchè sia falso! A voi!

P.S.: Non è necessario che le conseguenze siano del tutto, precisamente, sensatamente, logiche e coerenti. Insomma, lo so che quella storia dell’inerzia non sta in piedi, si fa per divertirsi! Ovviamente chi di voi conosce particolari campi meglio di me, può davvero rivoluzionare il mondo anche con una bugia minuscola o apparentemente insignificante. Non vedo davvero l’ora di essere sbalordito!

 

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