Imagination au pouvoir!

postato il 16 Feb 2011 in Main thread
da Vobby

Triste arrivare a questo fatidico momento senza aver ancora deciso cosa scrivere.
Proviamo con questo:
In una grotta di Betlemme, intorno all’anno 753 ab urbe condita, non nacque proprio nessuno. Dietro i recinti del bue e dell’asinello, piuttosto, c’era una giovane coppia piacevolmente occupata a godersi la propria sterilità.
Intanto nel resto dell’Impero, raccoglieva sempre maggiori seguaci la religione del Mitraismo, una religione dualistica, con notevole carica di esoterismo, basata sul culto del luminoso dio Mitra, impegnato in un’eterna e ciclica lotta con il suo nemico Ahriman, l’uccisore del toro. Tale religione ebbe un notevole successo negli ambienti militari, per il fatto che i singoli legionari, abituati alla rigida gerarchia dell’esercito, si trovavano a loro agio con la gerarchia altrettanto rigorosa dei culti misterici, spesso celebratii da decurioni e centurioni, per non parlare del fatto che essi, impegnati nella difesa dell’impero da tutto ciò che era al di fuori di esso, non avevano particolari difficoltà concettuali a sentirsi investiti di un mistico compito di soldati in una guerra cosmica fra divinità benefiche e malefiche (fonte: quel che ricordo del mio libro di storia delle medie). Gli imperatori, nel caos religioso dovuto all’incontro di popoli e culture così lontani, eppure dotati di così tanti potenziali punti di contatto, cominciavano a trovare difficile affermare la maestà nonchè la divinità della propria persona, imponendo il loro culto personale all’Oriente come all’Occidente. Costantino, dopo aver trionfato nei conflitti interni con gli altri, fin troppo numerosi, aspiranti alla sua carica, pensò bene di sostenere l’ormai predominante culto mitraico e di improntare su di esso una religione popolare, accessibile non solo agli iniziati, mantenendo il lato misterico solo fra chi già apparteneva alla setta, cioè ormai oltre metà dell’esercito. Egli si pose a capo di questo nuovo culto, dichiarato religione di Stato nel noto editto di Milano. Riuscì a conquistare così un eccezionale controllo sull’esercito, maggiore di gran parte dei suoi più recenti predecessori, e ottenne anche un ulteriore beneficio: i popoli dell’Africa e dell’Asia, nonchè le infinite plebi cittadine dell’Occidente, convertiti al nuovo culto riconobbero del tutto l’autorità del potere costituito, poichè esso trovava la sua legittimità non solo nei detentori delle forze civili e militari, ma da iniziati, ministri del volere divino!
Così rifondato, l’Impero visse, crebbe e si espanse per altri mille anni.

Gnok e Bub erano due simpatici giovanotti appartenenti alla specie Homo Erectus. Erano da qualche parte in Sudafrica, poco meno di un milione di anni fa. Si trovavano in difficoltà: erano andati a caccia, molto lontani dai soliti sentieri, e si erano persi. Calava la notte, e si trovavano da soli in una caverna piena di rami secchi di diverse piante, e qualche pietra. Raccogliere tutte quelle cianfrusaglie era stata un’idea di Bub, che sembrava avere in mente qualcosa di molto importante. Avendo un vocabolario piuttosto limitato, aveva difficoltà a cominicarlo al suo compagno di sventura. Gnok era terrorizzato all’idea che qualche predatore potesse scovarli. Erano già stati fortunati a trovarsi in una caverna sgombra da orsi e leoni, ma quella zona pullulava di quegli animali, che se affamati non sarebbero di certo stati fermati dal buio. Quei rami secchi erano troppo fragili per essere usati come armi, e quelle pietre troppo morbide e difficili da lavorare. PERCHE’ Bub aveva raccolto proprio quella roba? D’un tratto, scorsero una sagoma avvicinarsi all’ingresso della grotta, accompagnata da un ringhio cupo. Un leone delle caverne! Erano spacciati! Gnok si nascose dietro un grosso macigno, impugnando disperato un ramo che gli sembrava più appuntito degli altri. Bub ebbe un guizzo, glielo strappoò di mano, e iniziò a sfregarlo con un altro, sicuro di sè. Gnok era troppo impaurito anche solo per muoversi, figurarsi capire che cosa stava combinando Bub. Il leone aveva varcato la soglia e si avvicinava, sicuro e inesorabile. Bub ormai non badava neppure a nascondersi, continuava a sfregare i rami fra loro, con il viso deformato da un’espressione folle, quasi vittoriosa! Continuò a sfregare e… non accadde nulla, il leone attaccò e sbranò i due sventurati cacciatori. Cosa doveva mai succedere? Si è mai visto accadere qualcosa dallo sfregamento di legnetti? Sono i fulmini e vulcani a fare quella roba della luce e del calore, nient’altro! Che sciocco che era Bub. Ucciso dal leone, non potè mai tornare al suo gruppo e accoppiarsi con Gina, Pip e Filomena, le uniche altre esponenti della nuovissima specie Homo erectus, che così si estinse.

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Il 19 settembre del 1792, le forze della Prima Coalizione marciavano ordinate verso la battaglia che avrebbe dovuto abbattere quella pericoloso, insensata, empia rivoluzione operata dal debole popolo di Francia. Il giorno dopo, il cielo di Valmy era luminosoo e sgombro da nuvole. I soldati prussiani sbaragliarono il disorganizzato esercito di popolani che si erano trovati ad affrontare. Una settimana dopo erano a Parigi.Passò poco tempo, e il regno di francia venne restituito alla normale sovranità del re, come era giusto che fosse. Dopo la spietata repressione seguita alla rivolta, non vi fu popolo più placido di quello francese in tutto il mondo per i successivi 200 e passa anni. Oggi, 16 febbraio 2011, i reami d’europa sono ancora regolati dal diritto romano giustinianeo.

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“Un corpo permane nel suo stato di moto fino a che viene esercitata una forza su di esso”. La tecnologia dei trasporti ha rivoluzionato il mondo: i treni percorrono senza mai fermarsi i binari di tutto il globo, la gente scende dal finestrino, col mezzo ancora in corsa, tanto appena ci si stacca dal mezzo ci si ferma di colpo e si atterra placidamente. Le automobili sono velocissime, quindi ci sono spesso incidenti. Tuttavia essi sono si lieve entità: basta spegnere il motore con un apposito pulsante di emergenza e la machina si ferma all’istante! Tutti sono felici.

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Qualcosa non vi torna? Avete per caso l’impressione che ci sia qualcosa di errato in quello che ho scritto?
Qualcosa di falso?
E’ giunta finalmente l’ora che io decida l’argomento delle prossime due settimane, e inaspettatamente (almeno per me) ne ho scelto uno con il quale ho ben poca familiarità: la menzogna!
E’ molto semplice: voglio che mentiate. Desidero che immaginiate come potrebbero essere andate le cose se fosse accaduto qualcosa di diverso,cosa accadrebbe se ci fosse qualcosa di differente nelle leggi fisiche, se il mondo fosse cubico, se avessimo 3 satelliti,se Giacobbo avesse ragione, quel che preferite. Le bugie che vi ho proposto avevano questo schema: introduzione->bugia->conseguenze più o meno logiche e coerenti. Vi consiglio di adottare anche voi questa forma. Ovviamente potete cambiarla, non voglio limitarvi in nessun modo, sarebbe contrario allo spirito dell’argomento, ma quello a cui dovrete dare davvero importanza sono le conseguenze della falsità che mi proporrete. Ho tanta voglia di assistere a mondi sconclusionati e lontani da quello che conosco, oppure perfettamente ordinati e sensati, altrettanto lontani da quello presente. Storia, chimica, fisica, filosofia, etologia, geografia, potete trattare qualunque campo del sapere, purchè sia falso! A voi!

P.S.: Non è necessario che le conseguenze siano del tutto, precisamente, sensatamente, logiche e coerenti. Insomma, lo so che quella storia dell’inerzia non sta in piedi, si fa per divertirsi! Ovviamente chi di voi conosce particolari campi meglio di me, può davvero rivoluzionare il mondo anche con una bugia minuscola o apparentemente insignificante. Non vedo davvero l’ora di essere sbalordito!

 

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