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Fine di…?

postato il 4 Mag 2012 in Main thread
da Cerbs

Ho postato con 3 giorni di buffer perchè, visto il ritardo con cui era stato introdotto il precedente argomento, ho preferito concedere qualche altra possibilità ad eventuali impavidi eroi di dire la loro. Almeno un altro post è uscito, a dispetto della svogliatezza e della pigrizia che han di solito prevalso sui buoni propositi.
Davanti la seguente situazione, è con amarezza che ho deciso di scegliere quale prossimo argomento la “Fine”.
A voi le interpretazioni.

E no, non sono stato ispirato dalla celebre “sorpresa”! :P

Topoi letterari

postato il 20 Apr 2012 in Main thread
da Cerbs

Auspicando che non sia il mio unico post sull’argomento mensile, colgo l’occasione per pubblicare le mie due opere. Esse sono infatti accomunate dal fatto che si parla di persone segregate dalla terra natia e trascinate in luoghi orribili. So che le volevate!

Dalla Toscana con fuvove

Fiero sguardo ed altera sicumera
legati saldi a poderosa stazza
tradisce evve alla gallica maniera
caro Vobby, hai moscia anche la mazza.

Fulgide vittorie e spartana gloria
in cuor persegue, ma con gran smacco
lo scherza ogni avversario nella storia:
dalla tuta traspare il suo bel pacco¹.

Vorace suino è nomea che mai monda
ma in dolorosi frantumi smantella
un ego deriso che infin s’affonda
nel brodo di pollo² di una scodella.

Così all’ombra della pendente torre
dignità canaglia schiva meschino
straziasi allor mentre lacrima scorre:
Della mia donna sono uno zevbino!

Note:
1) Il poeta si riferisce ad un avvenimento accaduto nel corso di una competizione di arti marziali.
2) Anche qui, un riferimento alla realtà: nella fattispecie, ad una squallida pietanza che il pesce si fece servire in Grecia.

Ed ora, alla seconda opera.

Sul ponte di A(vi)gnone

Un viso ornato da chioma assai aulente¹
l’estatica iride d’ambra colora
ma di lì donde il mio sguardo è gaudente
emerge il naso, incoercibile prora.

Ortofrutticoli dilemmi pone
chi le agresti messi astiosa dileggia²:
nelle amene terre di quel di Agnone
sciambrica banana forse si assaggia.

Riso giulivo coerente col nome
rimbomba acuto tra fulmini e tuoni³
sublima il fanciullo d’adriana prole*
maglio marmoreo dei nostri maroni.

Traendo conforto dal suo braccio pingue
di aride lande l’idioma ella apprende**
ma offesa si cela e, addio madrelingua,
a me, poeta, chiude in faccia le ténde.

Note:
1) Il maestro intende evidenziare l’utilizzo da parte della perculata di una particolare lozione per capelli dall’odore piuttosto caratteristico.
2) Trattasi di una pungente osservazione sul fatto che alla donna in questione non piace la frutta (da cui la domanda che si pone).
3) Il compositore si riferisce al celebre luogo di ritrovo Skizy Kea, discutibile bar di periferia, fra i cui panini figura anche un tale ” O’ tuono”.
* Il bambino della Fischer, fonte di ingiustificata ilarità (!) .
** L’arabo.

Un post senza pretese

postato il 7 Mar 2012 in Main thread
da Cerbs

Nei miei passati interventi in questo blog ho sempre cercato di insaporire i miei post con una vena burlesca, per dilettare il pubblico e rendere più accette le mie stronzate (celando spesso evidenti mancanze di contenuti di fondo).
Questa volta però voglio semplicemente porvi una domanda.

Vi siete accorti che non sapete perchè si dorme?

Non si sa con certezza perchè il sonno esista e che funzione abbia di preciso. E’ un meccanismo universale, di cui l’evoluzione non sembra essere riuscita a fare a meno, tanto da servirsi di buffi espedienti pur di garantirlo: ad esempio, i delfini ed alcuni uccelli migratori dormono con metà cervello alla volta perchè necessitano di essere continuamente vigili mentre nuotano o volano.
Certo,voi direte: “Il sonno serve a riposarsi”. Bene, ma allora, cos’è che si riposa?

Per quanto riguarda l’attività muscolare, si sarebbe potuto ugualmente riposare in una veglia quieta. Il sonno è un apparente controsenso evoluzionistico, perchè ci rende inermi ed esposti ai pericoli, per cui sarebbe stata molto più saggia la seconda scelta: riposare le membra restando pur vigili. Forse allora il sonno serve a proteggerci da eccessive fatiche: ma anche in questo caso, sonno e veglia quieta non differiscono molto in termini di consumo energetico. Sarebbe bastata lei.

Tutto ciò induce a pensare che il sonno sia importante per il cervello. Ma le cellule neuronali non si “disattivano” affatto: al contrario, si instaurano particolari attività elettriche, così particolari che hanno permesso di dividere il sonno in fasi (ma non è mia intenzione annoiarvi con la loro descrizione specifica). Si potrebbe pensare che il sonno allora serva a ricostituire le riserve di alcuni metaboliti cerebrali, cioè, per dirla in modo più semplice, a ridare gli zuccheri, ad esempio, alle cellule, per farle funzionare di nuovo una volta svegli. Questo però succede solo in alcune specie animali e solo in alcune zone cerebrali. Altre ipotesi secondo cui esso potrebbe favorire il recupero dell’attività mitocondriale (i mitocondri, se non lo ricordate, sono organelli delle cellule), la sintesi proteica e rimaneggiamenti delle membrane cellulari sono suffragate solo da dati correlativi.

In una fase del sonno, la famosa fase REM, le cellule del cervello intraprendono una attività elettrica tale da essere estremamente simile a quella della veglia! Da qui il soprannome dato al sonno REM di “sonno paradossale”. Ciò ha qualche significato?
L’alternanza, quando si dorme, delle varie fasi del sonno (cioè,quando dormite, dormite prima in fase Non REM, poi in fase REM, poi di nuovo Non Rem e così via per 4-5 volte), ha significato? La risposta della scienza per ora è “Boh!”.

Il tempo trascorso a dormire cambia nel corso della vita, così come la sua composizione (le fasi del sonno, cioè, variano di durata nel corso della vita). Ciò ha significato? La risposta è nuovamente “Boh!”.

Sicuramente invece il sonno è associato con la memoria, ma non si sa bene se favorisca il consolidamento di ricordi nuovi (appena acquisiti) o dei ricordi vecchi. Una recente ipotesi sostiene che la funzione principale del sonno sarebbe quella di “mantenere sotto controllo” il numero e l’efficacia totale delle sinapsi (cioè le connessioni fra i neuroni), che si potenzierebbero durante la veglia. Per poter sempre funzionare, il nostro cervello non può potenziare le proprie sinapsi a suo piacimento: la funzione del sonno sarebbe dunque quella di “depotenziarle” per evitare una saturazione.

Ovviamente non vi ho detto tutto quello che si sa e che non si sa sul sonno, però spero di aver generato in voi una sana curiosità intellettuale riguardo questo misterioso sonno.

Vi lascio intendere che sono stato aiutato nello scrivere questo post dall’aver fatto da poco Fisiologia II.

Apologia della pigrizia

postato il 1 Feb 2012 in Main thread
da Cerbs

Io penso che la forza sia decisamente sopravvalutata. C’è troppa concitazione nell’esaltare una qualità che con eccessiva facilità viene offuscata da altre doti ben più rimarchevoli: per dimostrare ciò voglio che prendiate visione del seguente video.

Wimpy the Moocher

Ora, analizziamo con freddezza la situazione. Mi sembra evidente che il premio di personaggio più fico vada a Poldo, il quale dimostra un’astuzia comparabile a quella del servus callidus plautino; e tutto ciò a discapito di Braccio di Ferro, elemento a dir poco irrilevante in questa epica avventura che perde quindi l’occasione per esibirsi in tutta la sua fanfarona vanagloria, relegando dunque la sua forza nei confini dell’insignificanza, ad essa sicuramente più consoni.
Signori, per guadagnarsi un bell’hamburger non sono necessari muscoli d’acciaio: una buona verve di cazzimma e un pacioso atteggiamento di menefreghismo possono facilmente supplire alla funzione, ancorchè corredati da un tondo cocomero per pancia e da un buffo cappellino.

Qualcuno doveva pur farlo.

postato il 28 Ott 2011 in Main thread
da Cerbs

” Quella è una troia, c’ha la fica che è un imbuto!”   [Gianmarco Cerotto]

Questa citazione sui massimi sistemi proviene da una conversazione avuta il giorno 18 ottobre 2011 mentre io ed alcuni casi umani che rispondono ai nomi di Aldo Natale, Fabrizio Todisco, e, per l’appunto, Cerotto, attendevamo davanti allo Stadio San Paolo che gli steward aprissero i cancelli per l’epico match Napoli – Bayern Monaco. L’argomento in questione era il video a luci rosse di Belen Rodriguez, seguito da approfondimenti, commenti e discussione. Al di là delle mie impressioni sulla pellicola in questione (che giudico abbastanza una delusione, poichè fredda, asettica e troppo piena del culo del tizio nella seconda metà), questo episodio mi ha fornito l’ispirazione per il presente post, che risulterà sicuramente discutibile, ma tant’è: visto l’argomento mensile e la coincidenza con la citazione, non potevo lasciarmi scappare l’occasione.

Parlare di queste esperienze con la pornografia mi ricorda sempre di una grande teoria formulata dal mio fedele amico e compagno di studi Luigi Giuliani: gli uomini si dividono in tre categorie, ossia gli ipocriti, i mezzi ipocriti ed i non-ipocriti.
Ecco un ipocrita: “Io? Pornografia? Ma per favore, queste cose non le faccio più!” . Falsi! Bugiardi! Non ci crede nessuno! Ho sentito anche alcuni dire: “Non conosco youporn, non ci sono mai andato!”.
Un mezzo ipocrita ragiona così: “Beh, sai, qualche volta capita….” . Ne ho conosciuti molti.
Il non-ipocrita è quello che ammette l’inconfutabile verità. Poichè io mi fregio di appartenere a quest’ultima categoria, mi propongo con questo post di raccontarvi alcuni buffi episodi relazionati al mio vissuto personale con la zozzeriegrafia; vi avviso per tempo, così potete cliccare sulla X rossa in alto alla pagina se non siete interessati (cosa che immagino e comprendo).

Il mio primo approccio al nudo femminile televisivo mi fu garantito da un ingenuo errore. In giovine età, solevo guardare Disney Channel con mia sorella su Sky, canale 15. Un giorno, sbagliando a digitare, composi per errore il numero 515 sul telecomando…mi si aprì il mondo della perdizione. Ricordo ancora la leggiadria della tizia che correva tette al vento in una specie di strada di campagna, mentre apparivano in sovraimpressione numeri da telefonare con delle bandiere di varie nazionalità (tutt’ora non capisco come mai); come scusa per continuare a vedere quella meraviglia, dissi a mia sorella che era giusto non cambiare canale perchè si trattava di un format educativo, in cui si insegnava ai bambini non solo a riconoscere le bandiere, ma anche ad avere maggior dimistichezza con i numeri. Credo che non mi vergognerò mai abbastanza!

Successivamente, venne il periodo glorioso dei giornaletti. Il nostro fornitore ufficiale era il sopracitato Fabrizio Todisco, il quale, vergognandosi di acquistarli dal giornalaio, pensava bene di rubarli per evitare la figuraccia di apparire come un libidinoso zozzone. Ci si vedeva a casa mia in gruppi di 4-5 persone, ognuno con la propria rivista, avendo cura di nasconderla fra un fumetto di Lupo Alberto (proprio lo stereotipo insegna); altre volte uno leggeva le storie e gli altri seguivano divertiti. Vi lascio intendere quanto potessero essere divertenti quelle avventure (ne ricordo una particolarmente intrigante ambientata in una caserma, piena di sotterfugi, guardoni paganti, tradimenti!) e quanto affascinanti potessero essere invece i testi (“Il postino le consegnò sberle cazzute“, oppure “Ed ecco uscire la sua crema di maschio“).
Com’è chiaro, una siffatta mole di impudicizia non poteva passare inosservata, e la nostra preziosa mercanzia fu scoperta in casa del Todisco (il coglione manco si era curato di nasconderla per bene), e sequestrata dalla di lui madre al grido di “Con queste cose si diventa pervertiti!“. Tra l’altro l’infame diede la colpa a me, sostendendo che mi appartenessero e che fossero lì per caso. Vigliacco.

La mia esperienza con Sky (o quel che era all’epoca) non si era affatto conclusa. Dopo accurate ricerche, scoprii che era trasmesso sul canale 825 il mitico “Superpippa Channel”, i cui strabilianti contenuti hanno incantato intere schiere di giovinotti: tra essi, figuravano delle istruttive “Lezioni per principianti” a cartoni animati ( protagonista era un simpatico pene, chiaramente), nonchè le appassionanti avventure cartoonose di “Superdick”, un supereroe le cui capacità saprete acutamente arguire, che però si concludevano sempre in maniera tragica (cioè col suo membro schiacciato da un masso, o roba del simile). Ad essi erano intercalati anche spezzoni di film porni davvero veri (anche se edulcorati, poichè come avrete capito l’impronta del canale era più sul pariare, ma si vedevano comunque le zinne!), con tanto di commenti scritti sotto dai programmatori, sicchè fu d’uopo invitare gli amici a casa. Lì un mio fraterno compare, tale Damiano Improta, forte della sua (ma anche mia) ignoranza, non solo in materia di anatomia ma anche del buonsenso in generale, iniziò ad espormi le sue sublimi e profonde teorie: Ad esempio, che per avere un figlio maschio era necessaria la penetrazione vaginale e per una femmina quella anale, oppure che se qualcuno ti fa una sega devi dire che ti ha “automasturbato”, perchè il termine “masturbarsi” è già riflessivo e dunque andava contrastato.
Un giorno cliccai su 825 e ci trovai “Senato della Repubblica”. E’ annoverato fra i giorni più brutti della mia vita.

Mi lanciai ben oltre i ristretti confini mediatici televisivi, espandendo la mia conoscenza anche al campo delle porcellinate telefoniche: tuttavia fui ben presto costretto a rinunciarvi a causa degli alti costi. Dopo aver scartato l’ipotesi della telefonata con la tizia live (“Pronto, sono Eva!” Tuu…Tuu…Tuu…) per l’eccessivo disagio che la cosa mi causava, mi orientai verso i numeri del tipo “ascolta in silenzio”. Evidentemente dovevo aver sbagliato qualcosa, perchè il risultato che ottenni fu: “Ciao…. (io nel frattempo ero già lì licezioso a congratularmi per la mia pensata) … Io sono la tua padrona! Tu sarai il mio schiavo!” Doh!
Oltre alla telefonia, anche internet fa incappare accidentalmente in episodi ragguardevolmente ridicoli legati al mondo delle oscenità. Un amico di Giuliani giura di aver voluto scaricare un porno e di aver scoperto invece che era “Guerre Stellari” rinominato da qualche burlone.
E, come dice Guido Coma Cuomo, chi non ha mai pensato di cliccare sulle icone “Click Here To Enlarge Your Penis”?

L’ultimo paragrafo di questa mia Parata dell’Esecrabile non posso non dedicarlo a Telecapri, col suo programma record di ascolti “Cattivi Pensieri”, che era tra l’ altro preceduto da i discutibili film pseudo-erotici italiani con Lino Banfi, che ora sono stati addirittura elevati al rango di “cult”. A saperlo, avrei potuto dire che mentre aspettavo la roba forte mi stavo formando come esperto cinefilo.La realtà è che l’unica cosa effettivamente cattiva di quei film erano esclusivamente i pensieri, perchè le pellicole erano tipo censurate, o girate in modo particolarmente casto, non so, fattostà che ogni tanto si vedeva che questi facevano sesso in mutande. Il pendolo non era mai inquadrato, e gli amplessi erano di durata decisamente troppo breve per essere verosimili e soddisfacenti le mie esigenze, ma, come si suol dire, occorre fare di necessità virtù ed accontentarsi: rimanevo sveglio, dopodichè, quando ritenevo che l’orario fosse giusto, accendevo la tivvù e mi gustavo le proiezioni. Una volta fui scoperto e, siccome fui colto di sorpresa, usai come giustificazione la prima cosa che mi venne in mente: “Mi sono svegliato perchè ho fatto un incubo! Ero mangiato dai leoni!”. Chissà cosa ha pensato di me mia madre, se ero più un pervertito lestofante oppure un deficiente colossale. A giudicare dal resto della mia vita, forse la seconda è più verosimile.
Una sera eravamo io, Luigi Natale, mi pare anche il fratello Aldo, Fabrizio Todisco e Cerotto; dopo aver trascorso molte ore nei bagordi, ci ritirammo tutti a dormire in casa Natale, pratica che nei periodi in cui la mia vita non era così triste come lo è ora era sufficientemente frequente da dar sapore alle nostre esistenze piccolo-borghesi. Ognuno si stava preparando: Luigi faceva il letto, Todisco si cambiava, io armeggiavo col mio zaino; solo Cerotto non aveva un cazzo da fare, e, dunque, decise di agire in modo tale da concludere la serata in modo ancora più indegno di come era stata trascorsa. D’altronde noi siamo persone serie, e non ci piace lasciare le cose a metà, anche se si tratta della nostra dignità: era disdicevole che ce ne fosse rimasto un briciolo, ed andava polverizzata con quanto avessimo di più pesante. Il lercio individuo pensò bene di accendere la tivvù e, “facendo zapping”, finì su Telecapri. Io credo di non aver mai visto un film più assurdo di quello: una tizia aveva disegnate sulle chiappe due palloni da calcio ed un tizio agghindato tipo menbro da banda di motociclisti americani la percuoteva vigorosamente sul tafanario, somministrandole successivamente la dovuta punizione per un comportamente evidentemente riprovevole che lei doveva avere assunto nella prima parte del film che (purtroppo) avevamo perso.
Entrò a salutarci, aprendo la porta di scatto, la sorella maggiore dei fratelli Natale, nonostante fosse notte fonda.
Da qui l’aneddoto viene raccontato in due modi diversi: Cerotto sostiene di aver premuto il telecomando al momento topico evitando a tutti una figuraccia e autoproclamandosi quindi un eroe, salvatore della situazione; la realtà fu invece che la sorella vide TUTTO, Luigi si gettò sul letto in preda allo scuorno più totale ed il giorno dopo diede la colpa dell’accaduto (questo era vero) a quel pesce integrale.

Penso di avervi tediato abbastanza, per cui vi saluto e vi chiedo perdono per la meschinità strabordante di questo post.

P.S. : Avrei voluto allegare un video di Pippo Franco che dice “Mamma mia quant’è bbona!“, ma non lo trovo. Peccato!

Infruttuosi scambi di carta

postato il 20 Set 2011 in Main thread
da Cerbs

La carta che tutti noi usiamo più frequentemente è sicuramente (no, basta, le battute sulla carta igienica hanno smesso di fare ridere! Zitti!) il danaro. Con esso mi è capitato di pagare le cose più disparate: occhiali con naso e baffi finti, strani futti messicani rossi con degli aculei, un cappellino con l’elica, un chilo di ghiande da Gay Odin, una puttana, e via così: l’elenco comprende anche libri, cioè altra carta.
Vi parlo oggi delle 5 volte che più ho rimpianto di aver effettuato un siffatto scambio cartaceo.

Partiamo dal basso:

NUMERO 5: HARRY POTTER E I DONI DELLA MORTE


So già che fra voi si annidano alcuni fan, e che storceranno il naso davanti a tanta novità: ma invece io lo dico, questo è proprio un libro di merda. Quando conclusi la lettura del sesto episodio della saga, ero pieno di aspettative: “Accipicchia, che tenZione! Quanta suspance! Che accadrà? Piton è dunque un gaglioffo di infima levatura?” Ed invece mi ritrovo un libro dove -SPOILER ALERT!- nel primo capitolo muore la civetta (che bisogno c’era?!? Perchè?!), successivamente crepa una media di 2 personaggi/capitolo, ed alla fine c’è un super massacro dove tira le cuoia persino uno dei gemelli Weasley, Harry Potter si improvvisa Gesù e torna dal mondo dei morti mentre si apprende che Silente aveva chiesto l’eutanasia. Cribbio che bruttume! Alla fine Harry non ha manco la decenza di chiamare il figlio Sirius. Però, almeno, dopo 7 anni qualcuno si cucca Hermione.

NUMERO 4: WIZARDS OF MICKEY II, L’ETA’ OSCURA


Che copertina fica,eh? Non è errato dire che lo comprai quasi solo per questo motivo. E BENE AVREI FATTO AD ASTIPARMI I SOLDI! La prima serie di questa tanto pubblicizzata (dalla Disney,eh) saga era stata, come gran parte delle storie che il Topolino sta purtroppo sfornando negli ultimi anni, una delusione. Tuttavia, ecco la novità! Ecco finalmente l’elemento che conferisce sapore alla vicenda, rendendola accattivante anche per un pubblico maturo (?) come me! TOPOLINO DIVENTA CATTIVO. Guardate quanta fighitudine, mentre siede su quel trono con quell’ascia minacciosa! E poi il mantello nero, lo sguardo! Questo sì che poteva essere un grande spunto, questo sì che poteva rendere il tutto interessante!
Topolino tornava buono al terzo numero.
Cielo, quanto dolore vedere una così buona idea sprofondare nella tristezza e nello squallore della banalità dopo tre soli numeri.

NUMERO 3: QUALCUNO CON CUI CORRERE


“Un libro eccezionale!”
“Una storia bellissima sull’amore fraterno!”
“Che autore!”
“Io l’ho divorato!”
Queste sono solo alcune delle recensioni che mi avevano illuso che questo fosse un buon libro. Vi dico solo qualcosina.
1) La trama: un ragazzo di Gerusalemme deve salvare la sorella, mi pare, dal racket dei suonatori ambulanti.
2) Il modo in cui è scritto: le scene si susseguono senza alcun senso, o forse è impaginato male, non so, comunque fattostà che ogni tanto controllavo se per caso non ci mancasse qualche pagina.
3) Le scene nonsense: ad un certo punto lui va col suo amato cane nel deserto e trova una villa privata (???) con piscina. Cosa più saggia da fare, si getta in acqua, sicchè arrivano dei tizi e lo picchiano. Si risveglia altrove, senza cane (mi pare di ricordare). La domande è: “COSA? Ma perchè?”. Boh.

NUMERO 2: QUANDO AI VENEZIANI CREBBE LA CODA


Questo piccolo (per fortuna) capolavoro ce lo diedero da leggere alle medie. Mi hanno costretto a leggerlo, ma va comunque nella classifica perchè ho dovuto spendere soldi per comprarlo. Credo che la descrizione sul retro valga più di qualsiasi mio commento: “…un romanzo fiabesco pieno di invenzioni e di sorprese, i cui protagonisti sono due bambini di diversa religione (uno ebreo e l’altro cristiano), i loro eccentrici angeli custodi e una Befana un po’ brilla, che si lascia scappare un incantesimo destinato a mutare la vita della città. Per colpa di quell’incauta magia, infatti, a tutti i veneziani crescono code d’ogni specie: a chi di porcello, a chi di puzzola, a chi di gatto o di caimano… Le conseguenze saranno divertenti, ma anche pericolose, visto che qualcuno cerca di dare agli ebrei del Ghetto la colpa dell’accaduto. Ed è una fortuna che bambini e angeli stiano all’erta, decisi a risolvere il mistero delle code una volta per tutte…
Gli angioletti si chiamavano Pissi e Pussu. Ci diedero da leggere, a noi che eravamo alle medie, che parlavamo di tette e fica ogni minuto della nostra vita, una storia con degli angioletti che si chiamavano Pissi e Pussu. Ma vaffanculo, va’. La cosa peggiore fra tutte fu che metà della classe si beccò questo (indovinate chi c’era fra gli sfigati?), mentre l’altra metà ebbe da leggere un giallo BELLISSIMO che solo a sentire la trama mi venne un moto di invidia. Triste destino.

ED INFINE IL NUMERO 1: PENSIERO CRITICO NELLE SCIENZE DELLA SALUTE

Di questa pietra miliare nella storia dello squallore voi vedete qui nell’immagine l’edizione fica: io manco questa c’avevo, perchè per risparmiare comprai quella schifosa in carta rosa (con stampati su i miei dati personali) in modo da evitare che ci si potessero fare le fotocopie.
Ovviamente il numero 1 della mia classifica non poteva che essere lui, il libro di Giani. Per una esauriente quanto soddisfacente escursione nel meraviglioso mondo che il professor Umberto G. (così si firma e così difatti mi ha firmato il libretto) ha creato per gli studenti dovreste leggere tutto il libro, per una esperienza ai limiti della conoscenza e della tolleranza. Vi riuscirò a dare solo una piccola impressione di tutto ciò che questo libro cela dietro la sua elegante copertina brossurata (che manco avevo, come vi ho già detto).
1) Il libro è un romanzo, e per di più un giallo, in cui lui è il protagonista/detective geniale che risponde al fantasioso nome di Professor Stat, in quanto insegnante di Stat-istica (come lui stesso dice). Il romanzo finisce e non dice nemmeno chi è il colpevole.
2) Si da’grande peso al critical thinking nella nursing diagnosis della post modern society illness narrative sickness evidence based cutpoint randomized trial disease. Mio dio, quanto inglese inutile in quel libro! Quante sigle inutili!
3) C’è un personaggio che si chiama Gionatan. Scritto così. Per di più cambia sesso da maschio a femmina, perchè, essendo tra l’altro il libro infarcito di errori di grammatica, non c’è stata evidentemente revisione delle bozze. Per di più, tutte le parole greche, di cui il libro è infarcito essendo culturalmente così elevato da permettersi di attingere alla classicità per spiegare gli arcani del mondo moderno, sono scritte male e/o con/senza accenti e/o spiriti sbagliati/assenti.
4) La parola “allorquando” viene usata almeno una volta a pagina.
5) E’ impaginato male. Nel 4° capitolo compaiono i personaggi di Mariella e Sor Pampuri (facce conseguenti–> O__O ), che saranno presentati solamente nel 6° capitolo.
6) Le parti inutili. Nel capitolo 3 passa un numero di pagine indicibile a parlare di nazisti, e di come (qui cito) “…forse, senza la statistica, il regime nazista avrebbe avuto difficoltà ad affermarsi.” E poi Gesù, pagine piene di esperimenti di cui non c’è traccia su internet, episodi e personaggi sconosciuti al mondo intero.
7) Mentre i personaggi parlano fra di loro nell’ambito della storia, citano grafici. Da dove li hanno cacciati? Li hanno proiettati? E scrivi almeno che avevano carta e penna!
8) C’è un personaggio che si chiama Garibaldi. Arrossisce ogni pagina in cui compare, sulle 3 volte.
9) C’è un personaggio laureato in chimica, in teologia e adesso anche medicina. Ma chi è, superman? (no,non è manco vecchio).
10) “Mi sono rimaste impresse quelle lezioni così diverse dal normale”      “Solo ora comprendo la profondità di quei capitoli”     I personaggi nel libro elogiano Stat, che sarebbe lui. Triste.

Non ho postato sul “no”!

postato il 2 Lug 2011 in Main thread
da Cerbs

Doh!

Un post duplice

postato il 2 Mag 2011 in Main thread
da Cerbs

Innanzitutto voglio scusarmi per non essere riuscito a postare in tempo sull’eccellente argomento di Bread, ma tanto avrei parlato di Cerotto, grande eroi dei nostri tempi, uomo di soverchio stile e fonte di infinito interesse.

Un individuo a cui ho sempre portato il pensiero nei momenti di afflizione, e che ho sempre ammirato per il suo vivere così, alla giornata, fuori dagli schemi. Egli rappresenta ciò che tutti noi desideriamo, ossia la vera libertà: vivere senza dogmi, senza affanni, slanciarsi senza remore nel rendere la propria esistenza un palcoscenico con effetti pirotecnici coi controfiocchi rivestendo il ruolo di protagonista narrastorie.
Questa mente così superiore ha capito come si deve tirare avanti a campare: con ironia, in modo amorale, confacendosi alla “filosofia dell’aneddoto”: ogni episodio, ancorchè spiacevole od imbarazzante, ogni esperienza, è degna di essere raccontata, perchè ci sarà sempre qualcuno che ne riderà; qualcuno, insomma, che si trovi dalla parte giusta dell’aneddoto, e cioè quella in cui ci si diverte.
Certo, bisogna vivere le assurdità prima di raccontarle: ma anche in questo egli non si tira indietro, circondandosi di personaggi discutibili ed adottando di volta in volta atteggiamenti dubbi.
Tali sono stati gli insegnamenti di Cerotto per me, e li conserverò per sempre nel cuore.

Ma veniamo ora all’argomento del mese: addolorato per la dipartita di un altro dei nostri sublimi autori, sono stato colto alla sprovvista per la scelta. Una rapida carrellata di idee ha attraversato la mia mente, senza che nessuna di esse vi stazionasse e si dichiarasse dominante, finchè non ho pensato: “Perchè non chiedere cosa i nostri mitici scrittori componevano PRIMA dell’inaugurazione di questo blog?” :P
Vorrei vedervi postare dei componimenti (poesie, racconti, poemi, filastrocche…) della vostra giovinezza, prima che nascesse questo blog e li rendesse quindi disponibili al mondo intero.
Se non ne avete di vostri, potreste gioiosamente postare qualcosa di qualcun altro, che so, tipo qualche amico vostro, che vi ha particolarmente colpito ed a cui, magari, guardate come modello.

Io avrei potuto postare l’incipit del Signore dei Pons, il celeberrimo romanzo scritto a quattro mani con la collaborazione di Dario Oropallo, ma preferisco invece che lo leggiate in un altro momento e che vi gustiate, per il momento, una poesia non mia ma di Giuliani, che si intitola:

MARCIA ALLA TURCA, ODE ALLA BELGA

Sempre ebbro di luppolo alieno
sebbene corretto di mitto sospetti,
costretto, tenero, il petto scateno
belga, mi frantumasti i cosiddetti.

Seco recando numero atomico
domina l’aere nobil profumo
divino rigoglio, dono di villico
sempre diletta Gioddano, non bruno.

Bucolico tramonto tergo al colle
d’ombre la novella reco amaro
per l’orme pastorali sorte volle
alcun squagliò la targa: via Vaccaro.

Poichè giammai s’intende come auspicio
pei diluvi del maltempo che sarà,
speme a liquefarsi il mio artificio,
maledico: sciolto bello sciolto fra’.

luppolo alieno= birra UFO
cosiddetti= maroni, palle
numero atomico, nobil profumo= il poeta si riferisce ad Elio, gestore della birreria
divino rigoglio= cannabis
dono di villico= il Sommo si riferisce a P. Villa, un noto fattone
Gioddano= L.Luise, un altro noto fattone
squagliò= espressione gergale per indicare lo sbarazzarsi di possedimenti propri per comperare la droga sostanze stupefacenti
sciolto bello sciolto fra’= espressione gergale per “rilassato bello, rilassato fratello”

???

postato il 31 Mar 2011 in Main thread
da Cerbs

Il giorno 31/03/2011 si verifica, nella città di Napoli, un avvenimento che cambiò per sempre la storia mondiale: un anonimo individuo di nome Cerbs pubblica su internet un articolo di rilevanza immane che genera immediatamente scalpore nella comunità globale. Si tratta del suo post sull’argomento mensile, ma…c’è qualcosa che non quadra: perchè si è ridotto all’ultimo giorno? E di che parla esattamente questo fantomatico post?

Ci sono testimoni da ascoltare, prove da esaminare, e ipotesi da valutare; e tutto ciò che deve essere visto sarà mostrato, a Blognudeln! Adesso!

Un alone di mistero avvolge la sera di quel dì fatale, in cui venne alla luce la suddetta pubblicazione: troppe sono le domande senza riposte, ma pur tuttavia noi di Blognudeln cercheremo di trovarne per la gioia di voi lettori!
Le dichiarazioni ufficiali in merito da parte dell’interessato sono sempre state vaghe ed insoddisfacenti: egli faceva ricondurre il ritardo a “contrattempi” ed indicava il contenuto come “varie banalità”. Dice la verità? O qualcuno gli ha tappato la bocca? Forse egli aveva visto qualcosa che non doveva vedere, ed è stata corrotto o minacciato dalle lobby dei potenti, e tacitato.
I nostri esperti hanno escogitato tre teorie alternative.

La prima è che egli abbia vissuto un’esperienza ai limiti del paranormale e che volesse parlare di questa, svelando al mondo ogni verità, ma che sia stato intercettato dalle forze governative che lo avrebbero, per così dire, dissuaso. Questa ipotesi è di gran lunga la più verosimile, come confermano le inequivocabilmente autentiche foto rinvenute nel suo PC di essere alieni provenienti da un altro pianeta:


Incredibile, amici lettori! Senza dubbio una ipotesi suggestiva.

La seconda è che Cerbs abbia subìto un ritardo, essendo in realtà egli un massone: ci sono infatti evidenze acclarate che lo identificherebbero membro onorario della Gran Loggia dei Càzzoni ( quelli che utilizzano le cazzuole). E’ quindi palese che l’argomento riguardasse conoscenze arcane che aveva intenzione di diffondere per fare proselitismo, e che la decisione abbia richiesto tempo.

La terza ipotesi è quella che lo vede invischiato in loschi affari: il ritardo sarebbe stato organizzato a tavolino per distogliere l’attenzione pubblica dal complotto riguardante l’attentato alle Torri Gemelle dell’ 11 settembre 2001.

Ancora una volta il nostro ardimentoso coraggio ci ha spinti alla ricerca della verità, in un viaggio ai confini della conoscenza…ma forse certe cose è bene che rimangano un mistero.

Ti posso dire questo…

postato il 15 Mar 2011 in Main thread
da Cerbs

In realtà in questo post non mento io, ma vorrei illustrare a  tutti voi le straordinarie qualità profetiche di un mio simpatico collega di università, che chiameremo qui per comodità G. Moltobene.
“Ma cosa c’entra con l’argomento? Si dovrebbe mentire!”, direte voi. Abbiate pazienza.

“Ti posso dire che il fumo di sigaretta non crea dipendenza”
Veramente c’è una intera comunità scientifica che la pensa così!

Mio padre prese 30 all’esame di anatomia e si lamentò di non aver preso anche la lode, quindi diffuse la voce che il professore fosse gay”
In questo aneddoto c’è a prescindere qualcosa che non va. Se ha raccontato una palla, come cazzo ha fatto a pensarla? E se è vero, che razza di persona è il padre? C’è un coglione di troppo in questa storia.

“Non riesco a fare l’esame di istologia…sarei raccomandato, ma non ce la faccio ad andare là ed usufruirne”
Per tre volte?

“Ti posso dire questo: Emanuela e Renato stanno insieme solo perchè lui la abboffa di soldi”
“Ma che prove hai?”
“La mia ragazza ha iniziato a parlare seriamente con Emanuela, ed ha avuto questa impressione…e quando ha queste impressioni, è sempre vero!”
Ma che razza di prova è?

“Ti posso dire questo: le uniche prove intercorso obbligatorie sono quelle di anatomia”
Ovviamente quelle erano le uniche facoltative, mentre tutte le altre erano obbligatorie.

“Ti posso dire questo: bisogna sapere benissimo il muscolo erettore della colonna vertebrale”
E’ chiaro che questo muscolo non si dovesse assolutamente sapere.

Io mi sono fatto un conto: poichè per la mia ragazza abita lontano, è meglio risparmiare sui preservativi”
“Ma l’alternativa è molto più costosa!”
“In realtà sono diventato molto bravo nel salto della quaglia”
“Ma possono esserci perdite, è un rischio!”
“Comunque tengo da parte un 300€ per un biglietto di sola andata per il Messico”
“Ahahah buona questa!”
“No, dico davvero!
Se davvero hai questi soldi da parte, perchè non li spendi in preservativi, stronzo?

“Il sushi è molto meglio del cibo di Nennella”
Va bene, magari ti piace di più, ma perchè una affermazione così perentoria?

“Ti posso dire questo: Renato ha a casa delle papere. Sono passato con la macchina e facevano “qua qua qua”! ”
Eh? Cosa? Che?

“Dovevo fare l’esame di anatomia I e biochimica, ma non ce l’ho fatta a preparare entrambi…ho avuto un colpo di febbre ed ho dimenticato tutto”
Ma come puoi pretendere che io ti creda?

“Sono andato ad un porchettaro ad Ercolano, sembrava di stare in Tanzania, c’era gente terribile e questo si insultava con i clienti”
Ci sono stato anche io, e mi sembrava la persona più gentile del mondo.

“La mia ragazza studia ingegneria èdile”
Anche questa apre scenari terribili: o lui non ha mai sentito parlare lei della sua facoltà (cazzo, sei il fidanzato, ti sarà capitato!), oppure anche lei dice ingegneria èdile, il che è ancora più orripilante.

“Questo mio amico è un fallito, non fa progetti nella vita, prende la pensione di invalidità civile…”
“Perchè?”
“Ha la leucemia”
Cristo, ma grazie che non ha progetti nella vita! Potrebbe morire! La cosa più bella è che poi ci ha raccontato della sua guarigione e di come lui ed un altro lo andassero a trovare in ospedale,siccome “Eravamo gli amici seri”. Alla faccia della serietà!

“Sono in pròcinto di fare 5 anni con la mia ragazza”
“In pròcinto…?”
“Sì, di 5 anni!”
Non era quello il punto, cazzo! Tra l’altro poco dopo disse di esserci insieme da 6 anni.

“Io a carnevale lancio gli uovi marci”
E basta, porca troia!

“Potevo farmi convalidare l’esame di chimica, provenendo dalla favoltà di Biologia, avevo preso 28, ma mi avevano consigliato di rifarlo da 0 e così ho fatto”
E infatti ci ha messo 2 sessioni a prenderlo. Ma come potevi pensare che non approfittare di un 28 già preso NON fosse un vantaggio???

“Ti posso dire questo: le mucche sono animali cattivi. Una volta eravamo in macchina e ci hanno preso ad incornate”
Ahahaha! Ma che cosa gli avete fatto per farvi aggredire così?!?!

“L’esame di biochimica era facilissimo, si può fare tranquillamente in poco tempo”
“Ah, quindi sei andato bene!”
“No, sono stato bocciato, non sapevo che si dovessero portare le formule!”
Oh mio Dio, ma dal PRIMO FOTTUTO giorno ci hanno detto che era importante saperle!

“Non ho capito solo questo: quindi il cervello destro è sensitivo ed il sinistro è motorio?”
Questa la disse dopo che il corso sul sistema nervoso era già iniziato. Non hai capito SOLO questo? Vuol dire che non hai capito nulla, cazzo! Non c’era alcunchè che facesse soltato presagire una conclusione del genere, come ha fatto a venirti in mente?

“All’esame di biologia sono andato male, mi hanno chiesto il ciclo cellulare. La professoressa mi ha rimproverato affermando che io l’avessi detto al contrario, quindi gliel’ho ripetuto al contrario, ma ha detto che non andava ancora bene e mi ha messo 20”
Questa me l’ha raccontata due volte, ed il voto finale cambiava in 18 la seconda volta. Ora, il ciclo cellulare ha delle fasi che si chiamano G1, S, G2. Come si fa a dirlo al contrario? Le proteine sono anche abbastanza corrispondenti! Dovresti solo aver letto il libro dalla fine! Non è una cosa umanamente possibile!

“Tu, se cadi dalla moto, cadi da sinistra”
“Ma scusa, se la curva è a destra?”
“Eh,no, tu sculettando cadi a sinistra, e poi a destra c’è la marmitta”
Meno male, adesso posso finalmente fare tutte le curve a destra come un pazzo, tanto non si cade!

“Quando mi sono accorto di pesare 95 chili, ho capito di aver perso 5 chili di massa magra e di averne messi 12 di massa grassa”
Ah sì? E da cosa lo avresti capito?

Cerbs: “Non so perchè gli articolo 31 si chiamino così: credevo fosse un articolo della Costituzione, ma poi andai a controllare e vidi che era qualcosa di stupido,tipo il diritto di famiglia…sarà qualcosa tipo del codice penale”
“Ma è comunque impossibile, gli articoli della costituzione sono 30”
Veramente sono 139.

“Ho comprato il Thompson, perchè 4 su  7 professori di genetica vogliono sentirsi dire le cose da là”
Ma se a questo esame non c’è manco l’orale! ( In realtà c’è, ma si può non fare, quindi in realtà non c’è).

 

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