Infruttuosi scambi di carta

postato il 20 Set 2011 in Main thread
da Cerbs

La carta che tutti noi usiamo più frequentemente è sicuramente (no, basta, le battute sulla carta igienica hanno smesso di fare ridere! Zitti!) il danaro. Con esso mi è capitato di pagare le cose più disparate: occhiali con naso e baffi finti, strani futti messicani rossi con degli aculei, un cappellino con l’elica, un chilo di ghiande da Gay Odin, una puttana, e via così: l’elenco comprende anche libri, cioè altra carta.
Vi parlo oggi delle 5 volte che più ho rimpianto di aver effettuato un siffatto scambio cartaceo.

Partiamo dal basso:

NUMERO 5: HARRY POTTER E I DONI DELLA MORTE


So già che fra voi si annidano alcuni fan, e che storceranno il naso davanti a tanta novità: ma invece io lo dico, questo è proprio un libro di merda. Quando conclusi la lettura del sesto episodio della saga, ero pieno di aspettative: “Accipicchia, che tenZione! Quanta suspance! Che accadrà? Piton è dunque un gaglioffo di infima levatura?” Ed invece mi ritrovo un libro dove -SPOILER ALERT!- nel primo capitolo muore la civetta (che bisogno c’era?!? Perchè?!), successivamente crepa una media di 2 personaggi/capitolo, ed alla fine c’è un super massacro dove tira le cuoia persino uno dei gemelli Weasley, Harry Potter si improvvisa Gesù e torna dal mondo dei morti mentre si apprende che Silente aveva chiesto l’eutanasia. Cribbio che bruttume! Alla fine Harry non ha manco la decenza di chiamare il figlio Sirius. Però, almeno, dopo 7 anni qualcuno si cucca Hermione.

NUMERO 4: WIZARDS OF MICKEY II, L’ETA’ OSCURA


Che copertina fica,eh? Non è errato dire che lo comprai quasi solo per questo motivo. E BENE AVREI FATTO AD ASTIPARMI I SOLDI! La prima serie di questa tanto pubblicizzata (dalla Disney,eh) saga era stata, come gran parte delle storie che il Topolino sta purtroppo sfornando negli ultimi anni, una delusione. Tuttavia, ecco la novità! Ecco finalmente l’elemento che conferisce sapore alla vicenda, rendendola accattivante anche per un pubblico maturo (?) come me! TOPOLINO DIVENTA CATTIVO. Guardate quanta fighitudine, mentre siede su quel trono con quell’ascia minacciosa! E poi il mantello nero, lo sguardo! Questo sì che poteva essere un grande spunto, questo sì che poteva rendere il tutto interessante!
Topolino tornava buono al terzo numero.
Cielo, quanto dolore vedere una così buona idea sprofondare nella tristezza e nello squallore della banalità dopo tre soli numeri.

NUMERO 3: QUALCUNO CON CUI CORRERE


“Un libro eccezionale!”
“Una storia bellissima sull’amore fraterno!”
“Che autore!”
“Io l’ho divorato!”
Queste sono solo alcune delle recensioni che mi avevano illuso che questo fosse un buon libro. Vi dico solo qualcosina.
1) La trama: un ragazzo di Gerusalemme deve salvare la sorella, mi pare, dal racket dei suonatori ambulanti.
2) Il modo in cui è scritto: le scene si susseguono senza alcun senso, o forse è impaginato male, non so, comunque fattostà che ogni tanto controllavo se per caso non ci mancasse qualche pagina.
3) Le scene nonsense: ad un certo punto lui va col suo amato cane nel deserto e trova una villa privata (???) con piscina. Cosa più saggia da fare, si getta in acqua, sicchè arrivano dei tizi e lo picchiano. Si risveglia altrove, senza cane (mi pare di ricordare). La domande è: “COSA? Ma perchè?”. Boh.

NUMERO 2: QUANDO AI VENEZIANI CREBBE LA CODA


Questo piccolo (per fortuna) capolavoro ce lo diedero da leggere alle medie. Mi hanno costretto a leggerlo, ma va comunque nella classifica perchè ho dovuto spendere soldi per comprarlo. Credo che la descrizione sul retro valga più di qualsiasi mio commento: “…un romanzo fiabesco pieno di invenzioni e di sorprese, i cui protagonisti sono due bambini di diversa religione (uno ebreo e l’altro cristiano), i loro eccentrici angeli custodi e una Befana un po’ brilla, che si lascia scappare un incantesimo destinato a mutare la vita della città. Per colpa di quell’incauta magia, infatti, a tutti i veneziani crescono code d’ogni specie: a chi di porcello, a chi di puzzola, a chi di gatto o di caimano… Le conseguenze saranno divertenti, ma anche pericolose, visto che qualcuno cerca di dare agli ebrei del Ghetto la colpa dell’accaduto. Ed è una fortuna che bambini e angeli stiano all’erta, decisi a risolvere il mistero delle code una volta per tutte…
Gli angioletti si chiamavano Pissi e Pussu. Ci diedero da leggere, a noi che eravamo alle medie, che parlavamo di tette e fica ogni minuto della nostra vita, una storia con degli angioletti che si chiamavano Pissi e Pussu. Ma vaffanculo, va’. La cosa peggiore fra tutte fu che metà della classe si beccò questo (indovinate chi c’era fra gli sfigati?), mentre l’altra metà ebbe da leggere un giallo BELLISSIMO che solo a sentire la trama mi venne un moto di invidia. Triste destino.

ED INFINE IL NUMERO 1: PENSIERO CRITICO NELLE SCIENZE DELLA SALUTE

Di questa pietra miliare nella storia dello squallore voi vedete qui nell’immagine l’edizione fica: io manco questa c’avevo, perchè per risparmiare comprai quella schifosa in carta rosa (con stampati su i miei dati personali) in modo da evitare che ci si potessero fare le fotocopie.
Ovviamente il numero 1 della mia classifica non poteva che essere lui, il libro di Giani. Per una esauriente quanto soddisfacente escursione nel meraviglioso mondo che il professor Umberto G. (così si firma e così difatti mi ha firmato il libretto) ha creato per gli studenti dovreste leggere tutto il libro, per una esperienza ai limiti della conoscenza e della tolleranza. Vi riuscirò a dare solo una piccola impressione di tutto ciò che questo libro cela dietro la sua elegante copertina brossurata (che manco avevo, come vi ho già detto).
1) Il libro è un romanzo, e per di più un giallo, in cui lui è il protagonista/detective geniale che risponde al fantasioso nome di Professor Stat, in quanto insegnante di Stat-istica (come lui stesso dice). Il romanzo finisce e non dice nemmeno chi è il colpevole.
2) Si da’grande peso al critical thinking nella nursing diagnosis della post modern society illness narrative sickness evidence based cutpoint randomized trial disease. Mio dio, quanto inglese inutile in quel libro! Quante sigle inutili!
3) C’è un personaggio che si chiama Gionatan. Scritto così. Per di più cambia sesso da maschio a femmina, perchè, essendo tra l’altro il libro infarcito di errori di grammatica, non c’è stata evidentemente revisione delle bozze. Per di più, tutte le parole greche, di cui il libro è infarcito essendo culturalmente così elevato da permettersi di attingere alla classicità per spiegare gli arcani del mondo moderno, sono scritte male e/o con/senza accenti e/o spiriti sbagliati/assenti.
4) La parola “allorquando” viene usata almeno una volta a pagina.
5) E’ impaginato male. Nel 4° capitolo compaiono i personaggi di Mariella e Sor Pampuri (facce conseguenti–> O__O ), che saranno presentati solamente nel 6° capitolo.
6) Le parti inutili. Nel capitolo 3 passa un numero di pagine indicibile a parlare di nazisti, e di come (qui cito) “…forse, senza la statistica, il regime nazista avrebbe avuto difficoltà ad affermarsi.” E poi Gesù, pagine piene di esperimenti di cui non c’è traccia su internet, episodi e personaggi sconosciuti al mondo intero.
7) Mentre i personaggi parlano fra di loro nell’ambito della storia, citano grafici. Da dove li hanno cacciati? Li hanno proiettati? E scrivi almeno che avevano carta e penna!
8) C’è un personaggio che si chiama Garibaldi. Arrossisce ogni pagina in cui compare, sulle 3 volte.
9) C’è un personaggio laureato in chimica, in teologia e adesso anche medicina. Ma chi è, superman? (no,non è manco vecchio).
10) “Mi sono rimaste impresse quelle lezioni così diverse dal normale”      “Solo ora comprendo la profondità di quei capitoli”     I personaggi nel libro elogiano Stat, che sarebbe lui. Triste.

 

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