Non è geniale?

postato il 16 Set 2010 in Cazzi e mazzi personali
da Lellida

Assurdo!

postato il 16 Set 2010 in Main thread
da Lellida

C’è, raga, ma e assurdo!

Avete mai pensato a quante volte si ripetono delle parole mentre parliamo, a mo’ di intercalare? Ci sono alcuni intercalari che vanno a fasi, per esempio, quando ero alle medie era usuale sentire “ma c’è-tti prego”, o altri come “cioè/c’è” o “totally” (cit.) Tuttavia, non avevo mai fatto caso alla ricorrenza così frequente della parola “assurdo”. Viene usata in ogni genere di contesto, ed alle volte ho avuto modo di sentirla usata come intercalare. “Wa, assurdo!” con annessa espressione facciale con bocca a pesce lesso xD. Comunque, ritornando all’assurdità dell’assurdo, è assurdo pensare a quante volte viene usata la parola assurdo per esprimere quanto sia illogica ed incoerente una situazione. Assurdo, no?

:D

Assurdo, assurdo, assurdo, assurdo,assurdo, assurdo, è divertente ripeterlo, più lo si ripete più è assurdo…. a…s…s…u…r…d…o….

Siffolìppo

postato il 16 Set 2010 in Main thread
da Adrio

Afrgj, main Hador aoflei, lakfdiejnfi eo aittù, zamgei leadno nofnenrri! Lombone aorge lenm ie leorne leifn…Operna alkeo lfnejna, leir ecmi ie oilfe lkeazdo. Manferico! Andericco laneri eo zipeoinf…Logna ndjn io eiril aofne!!! Ma loeirj, eofmjero ei lioeno! Adeièllo elnfgni ai, oiejeo lnckdjo? Ascriton, otnrj, hfidfh eistorei ma, coei oleo nionoste! Efiroi lol eonfgregn, leor ei; eloirng oi loegmi…Orgli lenro lcnidun. Longni ogidiglo osfimmì.

Non vi sembra appropriato come inizio? Sostituendo ad ogni lettera con quella dalla parte opposta della tastiera ne ricaverete un imbarazzante ed insensato episodio della vita di Davk, che sarà sicuramente un esempio di vita per tutto coloro che si daranno la pena di farlo.

Questo è l’assurdo, è uno zwiiiing, un woooosh, un’arietta di marzo che ti sollazza e refrigera al contempo. Dopotutto, citando lo stesso Samuel Beckett che il buon Cerbs ha deciso di mettere in mezzo a ragion veduta: “Chi va a Roma, perde la poltrona!”, quindi direi di farsene una ragione in ogni caso. Oltre all’orrendo racconto già esposto, di aneddoti assurdi ed omosessualità varie penso che, essendocene a bizzeffe, in due settimane ce ne si riempirà le palle. Questa era solo un’anteprima e ho voluto assicurarmi l’onore di dare il via alla follia. Ergo, tornerò…

Che argomento assurdo!

postato il 15 Set 2010 in Main thread
da Cerbs

Questa volta tocca a me scegliere l’argomento del mese, che, come i più arguti fra voi avranno potuto evincere dal titolo, è “L’ assurdo”.
Ho optato per questa scelta in quanto l’assurdo è materia di facile discorrimento: chiunque potrà postare su qualsiasi cosa assurda. Infatti, c’è chi potrebbe, in modo serio e profondo, parlare del Teatro dell’Assurdo di Samuel Beckett, il famoso gestore del pub di piazza Arenella, così come qualcuno potrebbe narrarci qualche aneddoto assurdo della sua vita, o magari tentare di spiegare alcune assurdità già preesistenti in natura, come quella che sottende il mondo dei pokemon, un paese dove nessuno va a scuola, e dove il Team Rocket viene perseguito perchè sfrutta i tanto amati animaletti quando lo sport nazionale è farli massacrare in duello fino allo stremo.

Spero che apprezziate l’argomento in virtù della vasta scelta che esso offre!

Buona postata a tutti!

La congiura dei Gobbi.

postato il 15 Set 2010 in Main thread
da Nigredo

Anche se sono in ritardo, mi sarà permesso di parlare di Gobbi, argomento su cui ho dovuto riflettere fin troppo per esprimere qualcosa di sensato. Mi mantengo sulla falsariga di Lindo, trattando l’argomento sotto la prospettiva del razzismo che identifica con essi il male del mondo, nonché il capro espiatorio ultimo da eliminare perché i propri problemi trovino soluzione. Tuttavia, come in ogni corrente razzista che si rispetti, dopo che qualche idiota ha sufficientemente inneggiato allo sterminio della razza in questione, arriva qualche altro idiota che, per dare validità e corpo alle sue illazioni e convincere anche gli ultimi indecisi ad aderire alla causa, cerca di trovare una motivazione storico-scientifica che motivi in maniera oggettiva le illazioni stesse, e le renda “accettabili” e assolutamente giustificate. Bene, in questi termini, io scelgo il filone storico, e vi mostrerò come è in atto una congiura di portata epica dei Gobbi ai danni del mondo.

Ho condotto molte ricerche in queste settimane, e sono riuscito a racimolare un discreto numero di prove in favore della mia tesi. Ma andiamo con ordine.

L’Evo antico: La smorfia e la cabala.

Il primo passo perpetuato dai Gobbi per giungere al dominio del mondo strumentalizzando le menti, è stato quello di inoculare nelle menti dei “normali” l’idea che il “Gobbo” in se fosse una figura positiva, a cui anelare: Il gobbo è diventato sinonimo di portafortuna, di creatura che dona un destino migliore a chi la frequenta. Col tempo tuttavia, è nata anche l’idea che la Gobba invece sia portatrice di sciagure: Secondo le mie ricerche, questo fatto è da imputare a due possibili cause: La prima, del tutto casuale, presuppone una coesione tra Gobbi e Gobbe e ha voluto un fallimento della congiura facendo sì che la credenza popolare si evolvesse in maniera inaspettata, rendendo le Gobbe dei portasfortuna senza che nessuno dei nostri malefici e arcuati amici lo avesse previsto. La seconda, presuppone una guerra ancestrale tra Gobbe e Gobbi in cui questi ultimi, volendo preservare la Casta in maniera sessista, hanno previsto nella loro congiura l’idea che le loro nemiche fossero malefiche. Intanto, si diffondeva il sistema di studio che ancora oggi rimane, ideato dai migliori strateghi Gobbi, che porta inevitabilmente ogni anno una moltitudine di personaggi (alcuni anche illustri!) tra le loro file. Inoltre, essi hanno provveduto a creare delle favole e delle storie in cui il Gobbo assume una connotazione positiva, favole e storie purtroppo ancora di pubblica fruizione che raccolgono fin troppi entusiasti (vedi il Gobbo di Notre Dame).

Il Medio Evo: La Juventus.

Ai Gobbi serviva una motivazione più forte per essere accettati, per abituare le persone all’idea di accettare i loro futuri dominatori. Con l’esordio della squadra di calcio “Juventus”, i Gobbi hanno avuto un’opportunità irripetibile: Hanno infatti provveduto a rendere la figura del “Gobbo” e l’idea del “Gobbo” stesso lo stemma portante della Juve, tant’è che ancora oggi gli Juventini dono chiamati “Gobbi”. Questo avvenimento ha di fatti dato ai Gobbi una squadra tutta loro, e una visibilità mai sperimentata prima. Fortunatamente per noi però, essi sono stati traditi dalla loro ambizione, dal loro stesso voler osare troppo: La squadra non poteva permettersi di andare male, così essi hanno cominciato a truccare le partite perché la Juve vincesse. Tuttavia, con l’inchiesta “Moggiopoli” queste magagne sono venute alla luce e oggi la squadra-serpe gode di pessima visibilità. Ancora una volta, il piano malefico degli Arcuati è naufragato.

L’Evo Moderno: La comunicazione digitale.

Oggi, i Gobbi hanno adottato una strategia vincente per poter dominare il mondo: Il messaggio subliminale. Immagini che richiamano i Gobbi sono oramai diffuse su tutta la rete, e stanno facendo sì che molti dimentichino quanto in realtà brutti siano gli Arcuati, quanto essi siano pericolosi. Basta fare un giro su Pown.it per vedere quanti riferimenti ai gobbi si possono trovare, ecco un esempio:

http://www.pown.it/2409

Fortunatamente per noi, ci sono personaggi del calibro di Lindo che lavorano alacremente perché anche questa nuova faccia della Congiura abbia un termine. Il lavoro di Lindo infatti è un saggio tentativo di “bilanciamento”, che si palesa nell’introiettare nelle giovani menti l’idea di “Gobbo” come fusa all’idea di “Vecchio”. I Vecchi infatti sono il male totale del mondo, ma fortunatamente questo è un fatto di dominio pubblico e nessuno mai si sognerebbe di bollare un Vecchio con qualche epiteto positivo, dato che – come tutti sappiamo – egli è e resta nient’altro che un Vecchio di merda. Quindi (ed è qui che si palesa il piano geniale!) se le persone cominciano ad associare l’idea di “Gobbo” a quella di “Vecchio”, va di suo che i Gobbi ricadranno in un periodo nero in cui la loro reputazione mai sarà positiva, e noi avremo aria per respirare, un lungo periodo di pace in cui Amare le nostre donne e far crescere i nostri figli lontani dalle zanne degli Arcuati.

Il lavoro è ancora lungo, e voi stessi, con i vostri commenti, avete dimostrato quanto la battaglia contro i Gobbi sia strenua, difficile. Non avete infatti carpito l’invito di lindo a scrivere su questi schifosi esseri, così che altri inconsapevoli potessero aprire gli occhi. Tuttavia, noto con piacere che molti post sui Gobbi contengono riferimenti negativi. Avete inconsciamente dato manforte alla nostra Campagna. Bisogna sposare la Causa e andare avanti, pena permettere agli Arcuati di avere il dominio assoluto, di schiavizzare noi e le nostre famiglie per i loro schifosi fini.

Damme o’cane!

postato il 15 Set 2010 in Senza categoria
da Cerbs

Tutto m’avev’ a fa’
Tranne ‘e te purta’  pure o’ cane
Stu’ cane m’ha voluto tropp’ bene
E nun è stat’ fals’ comme a te

Damme o’ cane
Tieniti tutt’ cose e damme o’ cane
Damme o’ cane
Fernisc’ malamente
Damme o’ cane

Fa’ chell’ ca vuo’ tu
Statte cu’ chi vuo’ tu
Cà nun ce veni’ cchiù
Ma damme o’ cane

Sta casa pare proprio nu’ deserto
Si veg’ stu’ guinzaglio e sta’ cuperta
Ma o’ cane nun o’ veg’  attuorno a me

Damme o’ cane
Tieniti tutt’ cose e damme o’ cane
Damme o’ cane
Io voglio o’ cane
E nun m’importa e’ te

[ Bau! Bau! Wof!]

Nun me fa’ niente cchiù
Si veg’ l’armadio senza a’ rroba toia
Si attuorno tutt’ cose parl’ e’ nuie
Me manc’ o’ cane
E nun mi manchi tu

Damme o’ cane
Voglio o’ cane
Damme o’ cane

Fa’ chell’ ca vuo’ tu
Statte cu’ chi vuo’ tu
Cà nun ce veni’ cchiù
Ma damme o’ cane

Sta casa pare proprio nu’ deserto
Si veg’ stu’ guinzaglio e sta’ cuperta
Ma o’ cane nun o’ veg’  attuorno a me

Damme o’ cane
Tieniti tutt’ cose e damme o’ cane
Damme o’ cane
Io voglio o’ cane
E nun m’importa e’ te

A volte, succede…

postato il 15 Set 2010 in Cazzi e mazzi personali
da Vobby

Proprio su questo blog avevo scritto che io, dal momento che mi conosco, sapevo già che me la sarei cavata di fronte ad ogni problema. 
Questo mi dava una certo sicurezza, prima.
In questi ultimi giorni però (in particolare, oggi alle 9.44, sul FOTTUTO sito di quella MERDA della scuola superiore sant’anna) ho scoperto che , a volte, succede che la sicurezza delle proprie capacità può infrangersi contro qualcosa di più grande.
A volte, succede che nonostante ci si sforzi molto, e nonostante ci sia sempre sforzati di studiare e di capire bene ogni cosa  ci interessi, quella conoscenza e quello studio vengono giudicati insufficienti.
A volte, succede che neanche il sostegno di tutti i tuoi amici, della tua famiglia, della tua amata ragazza, bastino a togliere l’ansia, e quest’ansia è stata (credetemi) un terribile avversario. Che, a volte, vince.
A volte, succede che nonostante si metta in gioco tutto ciò a cui si tiene, nonostante si sia disposti ad abbandonare le proprie radici e il proprio ambiente, ad allontanarsi dai propri affetti, pur di inseguire un’aspirazione (un sogno?), quest’ultima può non realizzarsi.
Succede che non si riesca a realizzarla perchè non ci si è sforzati abbastanza, perchè gli sforzi sono stati incanalati in direzioni sbagliate, per eccessiva distrazione, ma soprattutto per stupidità e ignoranza, miste ad ansia e trepidazione.
Quanta stupida presunzione. Credevo che tutto questo non potesse accadere. Eppure succede. A volte, succede…

Chi sa cosa si prova? Certo, essersi qualificati 8° nel settore di scienze sociali e solo secondo in scienze politiche è una gran brutta cosa (insomma, ho avuto 86 quando c’è gente che ha avuto 95! che schifo!), ma non credo che riuscirò a qualificare questa come delusione. Che bello vincere!

Il pianto di Zambo

postato il 14 Set 2010 in Cazzi e mazzi personali
da VaMina

Dopo aver parlato, nella sezione apposita, de “La famiglia dei gobbon”, ho deciso di rallegrarvi con un’altra canzone presa dal repertorio della mia genitrice. Anche questa, come quella sulla felice famiglia dove nascono veramente tutti gobbi, mi veniva cantata prima di fare la nanna. Ho scoperto, cercandone il testo, che mia madre, com’è sua abitudine, l’aveva cambiato praticamente tutto  (abitudine che aveva mia nonna e che ha causato a sua figlia tristi vicende, ma questa è un’altra storia). Tuttavia, la sostanza, sfortunatamente, è la stessa. Spero che leggendola non biasimerete troppo la mia mamma, che, giudicandola divertente, e probabilmente pensando che io non capissi nulla (e aveva ragione, infatti mi sono accorta dello scempio anni dopo), pensava fosse adatta a una bambina di circa cinque anni. Ad alcuni di voi già l’ho cantata, ma vi farà certo (CERTO) solo piacere rileggerla. Ovviamente scriverò la versione che mi cantava lei. Eccola qui:

Tucul è una capanna dove Zambo fa la nanna,
Tucul è un antro nero dove si entra dal didietro,
Non c’è sede non c’è letto per il povero negretto,
L’uccellino fa cucù all’ingresso del tuculala tuculala, tucultucultulero.

Una sera a Mozambico si è  fatto male al grosso dito,
Sopraggiunta infezione, necessaria amputazione,
La negretta dice a Zambo non ti voglio senza gambo,
Non ti far vedere più all’ingresso del tuculala tuculala tucultucultulero.

Tradito dall’amata Zambo si allea alla quinta armata,
Tra bombe e mitraglie Zambo scende in Italia,
Là le donne sono belle sol se chiedon caramelle,
Ma se chiedono di più Zambo le manda a fan Tuculala tuculala tucul tucultulero!

Gobbintesi

postato il 14 Set 2010 in Main thread
da Azazello

[L’argomento corrente sono i gobbi, quindi parlerò dei malintesi. Ma non temete, non sarà una cosa campata in aria e casuale, no: spiegherò per bene come si arrivi dai gobbi ai malintesi, dai malintesi alla cosa di cui voglio parlare e anche la strada del ritorno (prevedendo una fermata in quell’autogrill che vi piace tanto per prendere un camoglio), in caso non abbiate il gps e vi risulti difficile muovervi nelle strade intricate del senso.]

La prima cosa a venirmi in mente (ma anche l’unica) quando si parla di gobbi è un particolare episodio che ha avuto grande rilevanza per la mia formazione personale e culturale. Nigredo era solito (è solito) frequentare un canale IRC sulla matematica (azzurra->#matematica), dove ha potuto conoscere e apprezzare una grande varietà di persone, nella fattispecie un certo brnocrist, il cui principale (se non unico) elemento caratterizzante ai miei occhi, almeno fino a qualche tempo dopo, è stato il suo viscerale (e inspiegabile) odio per i gobbi (visto? siamo in tema). L’idea che qualcuno potesse odiare i gobbi così, per partito preso, era davvero divertente: “brnocrist, ma perché odi i gobbi?” “Perché fanno schifo: puzzano” eccetera, così ci ha accompagnato in molte delle nostre scorribande ed è diventata un piccolo meme. Purtroppo, in seguito, siamo venuti a sapere che “i gobbi” tanto odiati da brnocrist non erano gli individui affetti da malformazione, ma una categoria molto più vasta di persone, molto più detestabili secondo qualsiasi logica¹, che corrisponde ai tifosi della Juventus.

Questo ci spinge a riflettere sulla natura dei malintesi, che in quanto tali presuppongono che almeno una delle due parti capisca una cosa diversa da quella detta. Precisiamo: concettualmente non c’è “la cosa detta”, visto che ciascuna parte è convinta di aver detto una cosa diversa, ma praticamente si tratta più spesso di due persone che si accordano sulla stessa cosa quando una delle due non ha tutti gli elementi per comprendere la cosa detta, mancanza di elementi che in ultima analisi può essere ricondotta a una di queste tre caratteristiche:

  1. Ignoranza, come nell’esempio sopracitato, madre di tutte le incomprensioni in buona fede: le persone sono convinte di sapere di cosa si sta parlando e si lasciano trascinare nel baratro del malinteso, finché i nodi non vengono al pettine e devono pagare per la loro insipienza con una pena che va dalla figuraccia alla MORTE ORRENDA E INCOMMENSURABILE (“Ah, quando dicevi ‘Ti sparo’ intendevi che sparavi un proiettile dentro di me e non me come proiettile. Vabe’, mi spiace per il malinteso… In fondo potevo immaginare che non si può infilare una persona intera nella canna di una pistola”)
  2. Disattenzione, capro espiatorio di tutte le incomprensioni giustificabili e inconsciamente in malafede², nonché causa più frequente di malinteso, che in fondo si può riassumere col concetto chiave di “io dico A, tu dici B, ma siccome io non ti ascolto perché penso che dici solo stronzate o perché sono troppo concentrato su una qualsiasi cosa che mi riguarda e che (giustamente, per carità) considero più importante delle cose che dici, capisco A, che in fondo è comunque molto più ragionevole di B essendo la cosa che fa comodo a me”.
  3. Disinteresse, che può sembrare la stessa cosa del punto di prima (e in effetti lo è), ma è più grave perché avviene a livello razionale e cosciente. Avete presente quando fate appuntamento il venerdì sera con qualcuno per le dieci di sabato, lui non si presenta ed è irraggiungibile fino a mezzogiorno, poi finalmente risponde a telefono e vi dice: “No, ma io sono a Tijuana”? sì, bravi, quello che poi voi dite “Scusa, ma non avevamo appuntamento oggi alle 10?” e lui vi risponde “Ma io pensavo che ci dovessimo sentire per una conferma”, esatto. Che poi non vi chiede nemmeno scusa (perché era un malinteso e non chiedendovi scusa ci tiene a evidenziarlo)

Insomma, i gobbi e i malintesi sono strettamente correlati. Ma ci sono tante altre cose da dire sui gobbi: ad esempio potremmo passare da una malformazione a un’altra e arrivare agli zoppi, pure molto bistrattati, al punto che la parola inglese per identificarli (“lame”) corrisponde anche ad un’argomentazione poco convincente, logicamente poco stabile. Un po’ come il filo conduttore che tiene insieme questo post, per capirci. Ma avevo promesso una sosta all’autogrill, quindi concluderò questo post parlandovi di un sogno che ho fatto l’altroieri, molto singolare e secondo me degno di essere riportato in un post meravigliosamente coerente come questo, soprattutto perché i gobbi sono un punto nodale della vicenda:

Sono in un albergo, dove alloggio in vacanza coi miei genitori, e sto fuggendo da una persona (col suo entourage) che io-protagonista ho ben presente, ma io-osservatore ne ignoro ancora l’identità. Per qualche ragione, ho le chiavi di ogni stanza e accesso a passaggi segreti, porte nascoste e vie traverse, che percorro puntualmente durante la mia fuga, sicuro di poter seminare i miei inseguitori. Una volta terminato il percorso che avevo stabilito, prendo l’ascensore ed esco all’ultimo piano (15, forse), sereno perché li ho seminati, quando vedo in fondo al corridoio (10, 15 metri al massimo) il mio inseguitore: un omino basso, magro, dal volto un po’ deformato, ingobbito dall’età e con dei grandi occhiali. Io-personaggio, per niente sorpreso, ma con un po’ di rassegnazione, gli vado incontro mentre io-osservatore noto (non senza stupore) che si tratta di Andreotti (o_O). Mentre cammino lo sento dire “Pensava davvero di sfuggirci?”, con aria quasi bonaria, per poi continuare con lo stesso tono “Sa, siamo molto delusi: il suo blog è pieno di riferimenti al nazismo. È caduto in basso”. Gli rispondo: “No, presidente (ricordo che non sapevo se chiamarlo presidente o onorevole), non dica così. Sa bene che io, anzi, sono una persona molto schierata e dalle idee precise. Quella è mera goliardia” e lui ha ben saputo confermare, cambiando atteggiamento e facendosi serio: “Certo, certo, lo sappiamo. È proprio per questo che siamo qui: Lei deve svolgere un compito per conto nostro…”

Poi mio padre mi ha svegliato, dopo tipo 4 ore di sonno, proponendomi di andare a fare colazione insieme. Mannaggia!

¹ Tanto per cominciare, è molto più probabile che si sviluppi l’odio per una squadra avversa in un contesto triviale ed emotivo, come può essere la tifoseria, piuttosto che nella quotidianità per delle creature che non hanno nessuna ragione di essere viste come avverse. Ma soprattutto, in generale ha molto più senso che si possa sviluppare l’odio verso qualcuno che ha scelto la propria condizione ripugnante (se tifare per la Juventus vi risulta ripugnante) piuttosto che per una creatura che non ha nessuna colpa se non quella di aver scelto i genitori, il momento e lo spermatozoo sbagliati da cui nascere. Anche se immagino che il soprannome derivi comunque da una sorta di insofferenza dell’inventore verso gli individui affetti dalla malformazione di cui sopra che lo avrà spinto a sovrapporli all’altrettanto odiata figura dei tifosi della Juventus. Ma non mi aspetto un particolare background culturale o un’educazione impeccabile dal fantomatico soggetto in questione, quindi siamo contenti così

² Non necessariamente: ad.6 saprà ben raccontarvi di mirabili dialoghi del tipo “Giovedì puoi?” “No” “Allora venerdì?” “No” “E sabato?” “Ma sabato devo fare x” “Ah, allora giovedì?” “No!” “Ok, allora restiamo per sabato, perfetto. Ciao!” (indovinate quale dei due è ad.6?), in cui è evidente che il motivo dell’incomprensione non sia da ricercarsi nella malafede (incosciente) dell’altro, ma solo nella sua idiozia

FFVII Crisis Core-The price of freedom

postato il 13 Set 2010 in Senza categoria
da Viandante Solitario

 

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