Elenco

postato il 24 Giu 2011 in Main thread
da Azazello

Delle cose a cui, pur considerandole in qualche modo rilevanti, ho deciso di negare in modo pressoché totale la mia attenzione, almeno finché non dovesse esserci una svolta di entità tale da farmi cambiare idea forzatamente:

  • La questione mediorientale
  • Lo strapotere (e il relativo boicottaggio) delle grandi multinazionali
  • Il fatto che non vincerò mai il premio nobel
  • La possibilità che un asteroide colpisca la terra uccidendoci tutti
  • Il riscaldamento globale
  • La camorra
  • La condizione editoriale di Excel Saga
  • La discografia dei Modena City Ramblers
  • La morte (sperando di riuscire a mantenere il proposito)
  • L’impatto della situazione giapponese sulla sanità mondiale
  • La continua comparsa di ceppi batterici cattivissimi resistenti a qualsiasi cosa
  • Il totale controllo che Facebook ha sui miei dati personali
  • La Cina
  • I Genesis
  • Qualsiasi cosa abbia a che fare con l’universo di .hack
  • La discriminazione sessuale
  • Anatomia II
  • Le 10 pagine sulle sinapsi del mio (indegno) libro di istologia
  • La pericolosa curvatura che assume la mia schiena ogni volta che uso il pc sul divano poggiandomi sul bracciolo destro
  • L’improbabilità che Guccini scriva altre canzoni prima di morire

La lista ovviamente è in continuo aggiornamento. Ma visto che ci sono voglio elencarvi anche una piccola frazione delle cose che prima erano sulla lista e che recentemente sono tornate tra le mie preoccupazioni grazie a/per colpa di una svolta nella loro (o nella mia) condizione:

  • Le condizioni fisiche del mio computer
  • L’imprescindibilità dello studio come mezzo per l’acquisizione di conoscenze atte al superamento di esami
  • La mia condizione atletica
  • I Green Day
  • Halo

Sperando di avervi ispirato, vi auguro una buona notte. Anche se doveste leggere questo post di mattina.

Tempo: futuro. Modo: pessimo (Post sul tempo fuori tempo massimo).

postato il 17 Feb 2011 in Main thread
da Deluded Wiseman

Oggi pensavo di suicidarmi. Non perchè provi particolare disgusto per la mia vita o cose così, no. Più che altro, mi attirava l’idea di fottere il Futuro, questo gufaccio appollaiato sulle nostre fragili e leopardiane spalle,  già provate dall studio e, meno leopardianamente, dall’ingobbimento videoludico. Intendo, pensate a quanti sfizi e desideri giovanili sacrifichiamo sull’altare del fetido Futuro:

-“Ho X soldi, e voglio spenderli tutti per comprare una maschera da Darth Vader, e poi andare, così conciato, a vedere gli Airon Meiden @Vladivostok.”
“Ma come e poi come fai senza più soldi?”

-“Vorrei passare i giorni a giocare con i Lego, interrompendo solo per fare sesso e giocare ad Halo.Insieme.”
“E non studi?Non pensi al tuo futuro?” (qua c’è tanta roba: pensate solo a tutto quello che sacrificate allo studio!)

-“Ho sempre desiderato confessarmi sotto effetto di Lsd.”
” Eh, quella roba non ti si leva più dalla testa, per tutta la vita!”

-“Vorrei recapitare, di persona, un campione omaggio di sterco al mio Presidente del consiglio.”
“E che avvenire puoi aspettarti poi, con la fedina penale sporca di merda?”

Oh, ma che palle! Questo peso del domani incombente, che pretende di essere accudito e di dettar legge prima ancora di presentarsi! Come  un creaturo, prima ancora di cacciare la testa dalla vagina della madre già ha culle, passegini e menate varie! Che poi manco c’è qualcosa di assicurato, dopo tutti sti sforzi..finisce che rimani pure appeso.E allora vaffanculo, il tempo è ora, non domani: spendi, spandi, fatti, fotti, recapita sterco, investi in coriandoli di ghisa e po dopo un pò, falla finita. Come? perchè il suicidio? Bè effettivamente certe cose proprio non te le puoi permettere. A meno che tu non decida di farla finita dopo un certo numero di  giorni da leone che, com’è noto, valgono cento volte tanto gli equivalenti ovini. E poi, quando sarai ricercato, povero,  scomunicato, deperito nel corpo e nella mente(più per Halo che per l’Lsd, in verità), insomma quando sarai un uomo senza futuro, e avrai esaurito il tuo presente, zacchete, un bel piatto di barbiturici e, oplà! Ecco che il tuo funesto futuro, ormai assicurato, è solo un ricordo, per altro non tuo, visto che sei morto. Bello eh? Uno scambio equo: un incerto domani per un tangibile e festoso presente. Scherzi a parte, anche avendo aspirazioni, passioni, stile di vita più cristiani, è difficile, a meno che la vostra unica ragione di vita sia ciò che studiate, che possiate vivere  felici e spensierati per molto tempo..vivendo di meno, paradossalmente, potreste essere, in quel breve intervallo fra la fessa e la fossa,  più gai di Signorini.

Bene, e si può dire che questa è la mia malata visione del tempo: il presente viene rosicchiato e deturpato in nome di questo sasiccio oscuro che incombe, peraltro senza che qualunque cosa io faccia mi dia una qualche minima assicurazione sull’effettiva soddisfazione che ricaverò dal suddetto  sasiccio . Sono sicuro che se tutti si stabilisse, con calma e serenità, la data della propria morte,  più o meno distante nel tempo a seconda di quanto ci si vuole assumere qualche seppur minima responsabilità, si sarebbe tutti più felici.  La domanda sorge, ora spontanea. Che ci faccio ancora qui, invece di pariarmela in giro in vista del mio decesso,  che dovrei già aver programmato per il 5 maggio(la classe non è acqua)? Ci sono vari motivi, e se anche solo per una volta avete desiderato darvi al cazzeggio full-time, lo sapete anche voi perchè alla fine non lo si fa..per esempio, si potrebbe argomentare che la vita non è solo svago al cubo e felicità a buon mercato, ma anche cercare di raggiungere, a costo di ingenti sforzi, qualche obiettivo per..boh, ambizione, senso di responsabilità verso dio sa cosa, alti ideali, cose così. Poi c’è sta cosa che, incomprensibilmente, per quanto “domani è un altro giorno” suoni più che altro come una minaccia, per quanto tutto indichi che i millemila giorni  che ci aspettano siano non solo da pecora, ma a pecora, tutti ci ostiniamo a riporre insensate speranze nell’avvenire,  sacrificando buona fetta della nostra serenità psicofisica augurandoci di essere, un giorno, ripagati (Più o meno quando saremo vecchi e penseremo che ci siamo fatti il mazzo a tarallo quando eravamo vigorosi per polleggiarcela nel deperimento! Ok, scusate, era arrivato il momento “moralechegiustificalatuasofferenza”, la smetto di essere disfattista). C’è sta cosa di dover tirare dritto invece di sbattersene e vivere al momento. Che forse è pure giusto.  O forse è solo che sappiamo di non poter vivere a lungo spassandocela, e visto che non abbiamo le palle di farla finita ci rassegniamo!Eh? Può essere(potevo mica finire con la morale, scusate).

PS:non sono in grado di capire se questo post è degno o no. Ma credo che, per quanto banali, scrivere gli ultimi righi mi sia servito a trovare la grinta per studiare mille ore al giorno perlomeno fino a marzo. Quindi siatene comunque felici, perchè buttare giù sta merda ha preservato la mia sanità mentale.

 

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