Ch-ch-ch-ch-changes!

postato il 2 Dic 2011 in Main thread
da VaMina

Buongiorno cari lettori e autori (facciamo finta che non coincidano le due categorie), buongiorno e scusate il ritardo! Ieri Azazello mi ha richiamato dal limbo nebuloso in cui ero finita e mi ha ricordato che avrei dovuto decidere il nuovo argomento. Allora ho pensato, qual è una cosa presente nella mia vita in questo momento? La birra. E no, la birra non va bene. L’ampliamento delle mie conoscenze musicali. No. Poi il mio sguardo si è posato sul libro più vicino a me, in questo caso il libro che era accanto alla tastiera, le Metamorfosi di Apuleio. In quello stesso momento, una luce è entrata dalla finestra illuminando me e le Metamorfosi, e l’aria si è riempita di una musica celestiale: Ch-ch-ch-ch-changes!
Ok no, mi è venuta in mente la canzone di Bowie, e ho pensato, dai, il cambiamento va benone. Che poi è una cosa abbastanza presente nella mia esistenza ultimamente, e almeno non c’entra la birra.
Quindi eccolo, l’argomento del mese: metamorfosi, cambiamento, trasformazione. Con buona pace della birra o dell’album dei Wombats.

La Donna dell’Apocalisse

postato il 29 Dic 2010 in Cazzi e mazzi personali
da Vobby

Io sono particolarmente ignorante in materia di esegesi biblica, quindi non oso scrivere alcuna osservazione, però mi sembra che ci siano delle somiglianze fra questo:

“Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle.”
(la donna sta anche partorendo e c’è un serpente che vuole mangiare il bambino)

Che è la descrizione della donna dell’Apocalisse, e questo:

“Una corona di fiori variopinti le cingeva in
alto la testa e proprio in mezzo alla fronte un disco piatto, a guisa di
specchio ma che rappresentava la luna, mandava candidi barbagli di luce.
Ai lati, a destra e a sinistra, lo stringevano le spire irte e guizzanti
di serpenti e […] Quei lembi e tutto il tessuto erano disseminati di stelle scintillanti e
in mezzo ad esse una luna piena diffondeva la sua vivida luce”

Che invece è una piccola parte della descrizione di Iside Regine, nell’Asino d’oro di Apuleio.
Fra i due testi non dovrebbe correre più di un secolo di distanza, ed entrambi gli autori hanno scritto e sono vissuti principalmente nel Mediterraneo Orientale (Giovanni o chi per lui scrive di trovarsi a Patmos, nell’Egeo, mentre Apuleio scrisse il romanzo probabilmente a Cartagine, dopo essere stato iniziato a Rome ai misteri di Iside e Osiride), e chiaramente entrambi i testi sono influenzati da produzioni letterarie e non ben più antiche. Non vorrei fare il solito discorso banale per cui la madonna è un personaggio che deriva da divinità femminili ecc., magari qualcuno di voi ne sa più di me e ci dice qualcosa.

 

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