Piccolo dibattito interiore.

postato il 13 Ott 2010 in Cazzi e mazzi personali
da Vobby

“Avanti! Mettiti davanti a uno specchio e dici:’voglio tornare perchè mi mancano i compagni miei’. Dai, vediamo se hai il coraggio!”

Ecco, l’ho appena fatto, e non me la sento di recriminarmi molto. E poi non è solo per gli amici… mi mancano tantissimo anche Mirb e la mia famiglia, mi manca avere sempre vicino le persone a cui voglio bene, e forse mi manca addirittura Napoli, o almeno quel pezzo di città che amo frequentare, il centro storico, e alcuni pezzi del vomero, per la familiarità che ho ormai acquisito con loro…

E sei impazzito. Bravo, alla fine è successo: passare ore delle tue giornate appresso a pokémon,onepiece,videogiochi,fumetti, facebook, non è bastato a farti perdere il concorso, ma a farti perdere la ragione sì.

Perchè dici queste cose?

Tu ODI napoli! Profondamente! Quando cammini per strada passi il tempo a smadonnare sottovoce per gli stronzi che ti tagliano la strada in motorino, per le merde per terra, per la folla assurda, per i tamarri che la abitano, per i truzzi che vivono nel tuo quartiere, tutto! Cos’è adesso questa passione per napoli?

Ma sai, è proprio vero che uno non apprezza cosa possiede finchè non vi si separa. Cioè, non ho smesso di riconoscere che Napoli sia piena di difetti, che se ci tornassi a vivere la troverei presto, di nuovo, insopportabile, però sta di fatto che ci avevo trovato dentro una certa mia dimensione, un equilibrio… Lo sai benissimo che frequentando solo certe zone, certe persone, facendo sport in determinate palestre, andando ad alcuni concerti, insomma vivendo in un certo ambiente, ho vissuto gli ultimi anni in uno stato di gioia e serenità quasi perpetuo.

Va bene, te ne do atto… Però tu non negare che negli ultimi 2 mesi e mezzo non hai desiderato altro che finire dove sei ora! Hai bramato Pisa! Ora hai scoperto che stare da soli è stancante, che ambientarsi può richiedere del tempo, e ti è venuta la nostalgia? Questo è un atto di debolezza, e lo sai benissimo.

Ma metti caso che io non VOGLIA ambientarmi! Qui, sia le matricole che gli allievi sembrano tutti simpatici e intelligenti, va bene, ma forse io non sento il bisogno di farmi una nuova vita! Forse non sento il bisogno di trovare un nuovo gruppo di amici, una nuova grande famiglia, perchè magari sto GIA’ bene con quello che mi sono conquistato a Napoli!

Tutti gli allievi sono perfettamente ambientati. Sono tutti felici qui a Pisa. Non lo vedi? Anche le matricole stanno facendo amicizia fra loro, sono tutti felici e contenti! Ti è stato detto oggi no? Si perde la voglia di tornare. Datti tempo..

Ma col cazzo che mi do tempo! Come puoi concepire che io smetta di voler tornare da Mirb, dalle pagine sparse, dai miei compagni di classe??? Io sto vivendo ogni giorno qui contando quanto manca al treno che mi riporta a Napoli!  E questo succede perchè io la voglia di tornare non voglio perderla mai! Lo vedo bene anche io che le altre matricole passano più tempo fra loro di quanto non stia facendo io, non lo so perchè è così, non so un cazzo delle loro vite, ma so che l’intensità della nostalgia dipende da ciò che ti lasci alle spalle, e quello che rischio di lasciare io è davvero troppo.

Ma non lasceresti niente! Non smetterai di voler tornare, e non smetteranno di volerti con te la tua ragazza e tuoi amici! Si tratta di passare un po’ di tempo in meno con loro, e non è che comunque ne passeresti tanto, l’università comincia anche a napoli, cosa credi?

Passare meno tempo con loro in nome di cosa? Immaginiamo anche che uscito di qui, grazie a questa scuola, io diventi presidente della Repubblica. Bene, neppure questa carica è tale da compensarmi del tempo che avrei passato con Mirb.

E lo pensi davvero, lo so. Ho capito questo. Ma ti ripeto…

Per non parlare del fatto che l’attuale presidente è napoletano. Come il presidente della corte costituzionale, e metà della corte stessa.

…Ma ti ripeto che passeresti solo poco tempo in meno con lei. Dai, puoi tornare ogni week-end! Ci sono allievi che lo fanno no? E poi tu a napoli non faresti giurisprudenza, quindi smetti di riempirti la bocca di nomi importanti, perchè è la federico II che li ha sfornati.. tu faresti scienze politiche all’Orientale.

E con ciò? Chi ha deciso che l’Orientale fa schifo? Forse è anche migliore dell’università di Pisa. E poi lo sai che più che all’università crescerei iscrivendomi a Sel e Libera.

Questa è la tua ultima trovata per dare un senso a un eventuale ritorno. Non puoi iscriverti a Sel e Libera anche a Pisa?

Non avrei il tempo, per il sant’anna..

Bugiardo! Giorgio Malet è nel pd!

E non riuscirei a fare sport..

Quindi vuoi tornare giù per avere più tempo da dedicare al cazzeggio. Alla fine è questo il punto, hai scoperto delle difficoltà e non sai far altro che sbatterci contro la testa.

No, se proprio c’è un punto, quello è la nostalgia. E poi, non dirmi che non ricordi di quanto mi sono emozionato, e trovato d’accordo, leggendo Ciampi che invitava i giovani a restare a Napoli, per continuare ad amarla cercando di renderla migliore.

Ancora, sono solo scuse.

E’ la verità! E comunque, che siano scuse o meno, a Sel e Libera mi ci iscriverei lo stesso, qualcosa di buono lo farei in ogni caso.

Non faresti una mazza. Al massimo ti piangeresti addosso per aver abbandonato l’occasione della tua vita.

Io non mi piango mai addosso. Non ho mai nè rimorsi nè rimpianti, perchè ci metto secoli a decidere, ma alla fine sono sempre convinto.

Sarà… tanto non torni.

Vedremo.

Ritorno.

postato il 30 Lug 2010 in Cazzi e mazzi personali
da Lellida

Ecco, sto scrivendo da una postazione un po’ inconsueta… sono in una casa nella quale non entravo da circa tre anni. Una casa di sempre, di vacanze, dove sono cresciuta passando le mie estati con i nonni al mare mentre mia madre lavorava e tornava la sera del venerdì. Per cause non piacevoli, ovviamente, esterne, motivi di astio intrafamiliare dovuto a sconosciute donne che vogliono impossessarsi dell’equilibrio (già precario) di una famiglia.* Dicevo, da quando il mio nucleo familiare ha costruito una casetta ad Alfedena, ad Ischia non siamo più venuti. Ho provato una strana sensazione nel rientrare e sapere che quella non era più anche la mia casa. Quando abbiamo fatto il trasloco delle cose che solitamente venivano lasciate, già sapevo che non sarei più tornata, che quella non era mai stata “casa” mia, e nonostante ogni anno vi ritornassi da un lato con piacere e curiosità di ritrovare le cose lasciate l’estate precedente, cose che odorano di chiuso, di abitudine, di riciclo, e dall’altro con noia, poichè sapevo che alla spiaggia dove andavamo sempre, dove ormai la mia nonna aveva gli amici con i quali fare partite a carte non avrei trovato divertimento. Ma ogni estate mi inventavo qualcosa di nuovo da fare e la passavo così come sempre avevo fatto. Ora ho provato una sensazione diversa; non era come quando abbiamo “traslocato”, in quel momento stai abbandonando un luogo di sempre, stai togliendo i tuoi ricordi materiali e mettondoli da un’altra parte. Era strano, non c’era più la scrivania nella mia stanzetta, il mobile con lo specchio nella stanza da letto di mia mamma… alcuni dettagli erano modificati. Appena entrata nella stanza per posare la valigia e la borsa ho provato un senso di vuoto, mancava una pezzo grosso da lì dentro… (era una semplice tavola di compensato poggiata su dei piedi di ferro pieghevoli, ma era molto grande). Una cosa insignificante di nessun valore, almeno monetario, non c’era.

E’ strano vedere il declino. Le cose non spariscono semplicemente dalla tua vita, se ne vanno piano piano, un pezzetto alla volta, pensando che tu non te ne accorga. Ma se ti fermi un istante ti rendi conto di quanto sia strano ritornare in un luogo che è in pratica abbandonato dai tempi di felicità, di infanzia, non avendone più alcun legame. Sentirsi estranei in un luogo che da quando si è nati si è sempre sentito proprio.

*mi riferisco ad una donna in particolare che però fa’ talmente ribrezzo dal punto di vista umano che non merita nemmeno di essere menzionata…

 

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