Qualcuno avrà notato…

postato il 1 Dic 2010 in Main thread
da Azazello

…che c’è un nuovo argomento (anche questo lascia grande spazio all’immaginazione e ha molteplici interpretazioni possibili). Che argomento del [inserire interpretazione fantasiosa dell’argomento corrente]!

Simboli dentro altri simboli

postato il 15 Ago 2010 in Main thread
da ad.6

L’argomento di questo mese, in effetti, è stato abbastanza sfortunato: tante illustri assenze, incomprensioni e carenza. Lo stesso Bread, autore dell’argomento dirà a breve: “argomento che ha avuto un esito alquanto infelice, e che io stesso avrei dovuto trattare più approfonditamente”! Come biasimarlo? D’altra parte, subito dopo, scriverà un post interessante ed originale, quindi possiamo ben dire che il suo l’abbia fatto.
Ecco che mi trovo qui, davanti ad un argomento tanto vasto, denso di spunti, di significato, molto a proposito e ci sarebbe l’ermeneutica (eh!), l’esegesi biblica, l’esegesi e basta, la Logica, la Matematica, il linguaggio e tanto altro. Troppo. Così ho pensato di scrivere un post informativo su una tale cosa, poi pensando di farmi trascinare dall’inerzia e di trattare un argomento più personale e forse simpatico.
Adesso, per comodità del lettore ansioso, metto questa linea, che indica l’inizio del post sull’argomento:
Puoi iniziare a leggere da qui, ———————————————————– o lettore ansioso
Avevo quindi pensato, come dicevo, alle lettere dell’alfabeto, che in loro stesse non sono più simboli, ma che all’origine lo erano: l’aleph era un bue, il beth una casa, il gimel un cammello (?), il daleth una porta, disegnini tutti dovutamente ruotati in senso spesso antiorario, dato che i fenici così usavano. Avevo pensato questo, quando ho abbandonato l’idea in favore di una breve trattazione sulle mie più o meno fantasiose interpretazioni di quello che c’è nei kanji, senza però alcuna pretesa di verità. Sappiate solamente che ci sono dei kanji, degli ideogrammi basilari, che si ripetono in tutti gli altri, perché attinenti nel senso o nel suono o in nessuno dei due. Facile.
Ecco qualche esempio: c’è per esempio il sole (日) che è, in buona approssimazione, proprio un sole e poi c’è la luna (月) che, in effetti, può sembrarvi una luna crescente; allora mettiamoli insieme in 明 e vedrete che abbiamo proprio il kanji di “luminoso”, che ha proprio senso, visto che la nostra luce viene praticamente solo da lì.
Così, assieme a cose molto sensate come la precedente, ci sono tante altre cose! Mettiamo insieme il 日, la bocca (口), chiaro, e la spada (刀) avremo 昭 che vuol dire brillante o, come posso dire io, “il linguaggio solare della spada” di quando ci sono due nemici e lo scontro inizia nel momento in cui il sole si riflette sulla lama. Immagino che non c’entri niente con la realtà, ma al minimo aiuta a ricordare.
Se 木 è l’albero (e si vede), allora 本, col trattino alla base, è proprio “base, origine”, ma anche “libro”, in vari sensi, mentre 末, col trattino in alto, è chiaramente “fine, cima, futuro”
Capito il meccanismo eccovi un piccolo elenco:
女 (donna) + 子 (bambino) = 好 (amicizia, intimità), il rapporto tra la donna e il bambino
人 (uomo; tizio con due gambe) + 本 (base) = 体 (corpo) ossia alla base dell’uomo
日 (sole) + 木 (albero) = 東 (Est), il sole che sorge dietro l’albero. Se poi mi chiedete perché sorge dietro l’albero e non tramonta, vi risponderò che il sole tramonta dietro i monti, come dice la parola, e non dietro gli alberi!
木 (albero)+ 目 (occhio; ben visibile la pupilla, come spazio di mezzo, forse)+ 心 (cuore, mente, spirito) = 想 (pensiero, sentimento), un albero visto con gli occhi del cuore
穴 (buco, carenza, apertura; si vede che sotto è aperto, no?) + 工 (abilità, costruzione; schematico come l’architettura comandava) = 空 (cielo, vuoto), la costruzione sull’aperto, la grande volta mancante
立 (stare in piedi; omino con le gambe a terra) + 日 (sole) = 音 (suono), qui niente di quello che ho pensato era plausibile…
音 (suono) + 日 (sole, ma anche l’essere nel tempo) = 暗 (oscurità, scomparire) ovvero l’unico suono degli eventi (Triste)
Poi qualcosa più complesso come
手 (mano; stilizzata, forse qualche dito) + 己 (serpente; evidente) + 勹 (avvolgere, racchiudere; una mano che incombe dall’alto?) = 抱 (tenere in braccio, abbracciare), quello che chiunque farebbe una volta preso con la mano un serpente
馬 (cavallo; troppo stilizzato per capirci qualcosa, oltre le zampe) + 夂 (inverno) + 勹 (avvolgere, ecc.) + 口 (bocca) + 艹 (erba) = 驚 (essere sorpreso, sbalordito), perché, in effetti, vedere un cavallo che d’inverno prende dell’erba con la bocca non può che lasciare stupiti. Insomma, è inverno!
Poi qualche classico come
木 (albero) + 木 (albero) = 林 (bosco) senza spiegazione
木 (albero) + 林 (bosco)= 森 (foresta) immaginate un po’

Ce ne sarebbero tanti altri, ma io devo partire tra 10 minuti, così vi lascio con uno dei migliori: con il bambino-melone!
子 (bambino) + 瓜 (melone) = 孤 (orfano), il leggendario bambino-melone!. Boh!

 

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