Compilation random vol.2 : Inizi.

postato il 14 Gen 2012 in Il rubricone musicone rotolone
da Azazello

[Volevo postare qualcosa qui dentro, in particolare volevo postare QUESTA cosa qui dentro, quindi sono felice di essermi deciso a farlo. Ascoltando Death dei White Lies mi sono detto varie volte: questo è uno dei modi migliori in assoluto di iniziare un album. Dopodiché mi sono detto che probabilmente questa sarebbe stata l’unica occasione per i White Lies di finire in qualche classifica “assoluta” come “I migliori 10 qualcosa della musica”, per cui ho deciso di dar loro questa soddisfazione stilando una lista di migliori inizi di album della storia. Purtroppo, vista la scarsità di materiale su cui lavorare, la lista è prima diventata “I migliori 10 inizi di album della mia libreria di iTunes” (o anche “Tutti gli inizi di album particolarmente fighi della mia libreria di iTunes, che non sono molti più di 10”); poi, viste un po’ l’ambiguità dei criteri in base a cui scegliere e un po’ la grande distanza del mio gusto personale dall’opinione comune, è diventata “I 10 inizi di album che mi piacciono di più nella mia libreria di iTunes”; poi, visto che mi sono accorto di non avere alcune canzoni molto famose e molto belle che non potevano non essere perlomeno prese in considerazione in quanto oggettivamente troppo fighe, è diventata “I 10 inizi di album che mi piacciono di più nella mia libreria di iTunes dopo aver confermato che alcune canzoni che mi mancavano erano la traccia 1 del proprio disco e averle scaricate”; mi sono anche sentito molto in colpa a eliminare certe canzoni importantissime in base a criteri assolutamente inventati, per cui mi sento in dovere di dire che è una lista de “I 10 inizi di album che mi piacciono di più nella mia libreria di iTunes dopo aver confermato che alcune canzoni che mi mancavano erano la traccia 1 del proprio disco e averle scaricate, esclusi alcuni pezzi veramente importantissimi che ho tolto per far spazio ad altri meno importanti in base a criteri che non saprei definire bene, ma giuro che dopo ci scrivo anche quelle che ho omesso perché sono troppo importanti”. Godetevela!]

I 10 inizi di album che mi piacciono di più nella mia libreria di iTunes dopo aver confermato che alcune canzoni che mi mancavano erano la traccia 1 del proprio disco e averle scaricate, esclusi alcuni pezzi veramente importantissimi che ho tolto per far spazio ad altri meno importanti in base a criteri che non saprei definire bene, ma giuro che dopo ci scrivo anche quelle che ho omesso perché sono troppo importanti

 

Prima di iniziare devo metterci la numero 11, una canzone veramente fighissima e con un inizio spettacolare che NON SONO RIUSCITO A METTERE IN CLASSIFICA sebbene abbia deciso di farla solo per potercela infilare:

 

11. White Lies – Death (To Lose My Life) (link)

Sì, è ridicolo. La cosa triste è che se dovessi davvero fare una classifica con più di 10 posti probabilmente non sarebbe nemmeno in top 15 o top 20, viste le cose che ho escluso, ma vabbe’. L’importante è che il mondo sappia quanto è bella e che inizia un ottimo album con la giusta grinta <3

 

10. Litfiba – El Diablo (El Diablo) (link)

Ok, lo so, lo so. È una bellissima canzone, ma forse metterla tra i 10 inizi più belli della storia è troppo, soprattutto considerato che non sono un grande fan dei Litfiba e che il resto del disco l’ho sentito molto approssimativamente, avete ragione. È così. Però inizia con quella specie di rutto/ruggito/rantolo di morte estrema e poi si apre subito… parlando di atmosfera i Litfiba, per il poco che li tratto, sono maestri, e questa canzone ti mette subito nell’ottica giusta. E poi è un tributo a un certo saggio deluso che ci sta tanto simpatico.

 

9. White Stripes – Seven Nation Army (Elephant) (link)

Dai, ci sta! è uno dei riff più famosi dell’universo, anche o soprattutto grazie ai mondiali del 2006, è una bella canzone anche se non si apre subitissimo, loro mi stanno simpaticissimi, e un cd che inizia così, soprattutto dopo il 2006, non può che catturarti subito.

 

8. The Who – Baba o’ Riley (Who’s Next) (link)

Ok, sì, sto mettendo tutte canzoni di gruppi che mi piacciono poco e conosco pochissimo, ma non c’è bisogno di conoscere a memoria la discografia degli Who per innamorarsi di qualsiasi pezzo di plastica tiri fuori questo brano come prima cosa quando lo infili in uno stereo. Potrebbe tranquillamente essere una delle canzoni più belle della storia! Ma prometto di non stilare una classifica per dimostrarlo, ho paura che finirei per non potercela mettere! xD

 

7. Guns N’ Roses – Welcome to the Jungle (Appetite for Destruction) (link)

Premesso che per quanto sia una canzone eccezionale non mi ha mai entusiasmato in modo particolare e che avevo deciso di escluderla dalla lista, ho scoperto ricontrollando che quella che volevo mettere qui non è in nessun album, quindi non sapendo bene cosa infilarci delle altre opzioni possibili ho optato per questa, che se non altro è (sempre ricordando le parole di un certo saggio deluso) con ogni probabilità il miglior inizio di disco & discografia della storia.

(se fossi una persona leggermente più coraggiosa qui ci sarebbe IN UN GIORNO DI PIOGGIA per la stessa ragione :X:X:X)

 

6. Foo Fighters – Bridge Burning (Wasting Light) (link)

Questa canzone inizia con un bel riff malaticcio che pian piano si apre e svela una batteria cattivissima. Già così sarebbe un inizio fantastico per un cd. Poi all’improvviso compare quel pazzo di Dave Grohl che ti sbraita con tutte le sue forze: “THESE ARE MY FAMOUS LAST WOOOOOOOOOOOOOOORDS”. Cavolo, mi viene voglia di alzarmi, dimenarmi e urlare come un pazzo solo a scriverlo!

 

5. AC/DC – Hells Bells (Back in Black) (link)

Campane. Questa canzone inizia con dei rintocchi di campane. Gli strumenti, la chitarra per prima, si aggiungono piano e ordinati in quello che, a mio avviso (almeno in questo preciso istante) costituisce il miglior crescendo della musica moderna (sìsì blabla iperbole blabla). Dopo 13 rintocchi la canzone ormai è avviata e a completare quest’intro spettacolare c’è il primo RAUCHISSIMO verso che, non per dire, recita: “I’m rolling thunder, pouring rain”.

 

4. The Prodigy- Invaders Must Die (Invaders Must Die) (link)

Quando inizi a sentire questo disco, e quindi questa canzone, soprattutto se già conosci i Prodigy, hai appena il tempo di chiederti: “Vediamo dove vanno a parare con questo basso” che già ti si presenta un pezzo con un bel riff e un sottofondo di suoni cattivissimi. Poi c’è un negro pazzo e dall’aria criminale che ti ricorda: “We are THE PRODIGY”. E scopri che non avevi capito niente. E il resto del disco si tiene assolutamente all’altezza. NESSUNO mi convincerà che non dovrebbe stare qui, esattamente a questo posto in classifica.

 

3. Queen – We Will Rock You (News of the World) (link)

Non mi vergogno di dire che il disco non l’ho mai ascoltato e anzi, a dire il vero non sapevo nemmeno che esistesse. Non mi ero neanche mai posto il problema di quale fosse la provenienza di questa canzone, che tanto è molto più un’icona che un brano musicale, come possono esserlo Yellow Submarine o Knockin’ on Heaven’s Door. Detto ciò, trovatemi un posto nell’universo dove sia arrivato la musica moderna in cui, date le giuste condizioni di atmosfera e possibilmente disinibizione, se un povero diavolo comincia a battere le mani al ritmo di questa canzone non gli vanno tutti dietro. Se l’avete trovato, è un posto di merda.

 

2. AC/DC – Thunderstruck (The Razor’s Edge) (link)

Confesso di avere un debole tutto folkeggiante per le canzoni in cui il pubblico costituisce una componente rilevante degli strumenti, per cui forse mi sto facendo influenzare, ma prendete un pezzo con un’intro già fighissima di suo per velocità, suono e melodia (e forse anche difficoltà tecnica di esecuzione?), aggiungeteci un crescendo di batteria e una folla di scalmanati che gridano “AaaAaaAA – THUNDER!” ogni tanto, continuando come supporto a una voce che trascende l’umano per quanto è sporca e graffiante. Fate questo, mettete il tutto all’inizio di un cd e ditemi quale pazzo non sarebbe ansioso di sentire il resto (se solo non fosse troppo impegnato a riascoltare la prima canzone in loop!)

(tra l’altro gli AC/DC sono delle merde, perché anche Highway to Hell meriterebbe un posto in questa classifica, ma non posso occupare 3 posti su 10 con loro! drogati!)

 

1. Led Zeppelin – Whole Lotta Love (Led Zeppelin II) (link)

Ti svegli il 23 ottobre 1969. Un tuo amico si presenta a casa tua con un vinile comprato il giorno prima, tutto euforico e ansioso di condividere il suo entusiasmo. Tu lo prendi non con diffidenza, per carità, ma con una sorta di apatica idea che, in fondo, è comunque solo un disco. Abbassi la testina del giradischi e inizi l’ascolto dei 41 minuti e 21 secondi più influenti del rock¹ senza sapere che stai ascoltando la storia prendere forma. Ma ti bastano 14 secondi per rendertene conto. Non è nemmeno la mia preferita di queste in classifica, ma è troppo la prima!

 

¹Sì, ok, forse non sono I QUARANTUNO MINUTI PIÙ INFLUENTI, ma sono sicuramente nei 400 più influenti. Devo fare una classifica anche per questo? Mi piace parlare per iperboli, affanculo!

 

In ordine sparso le canzoni che non ce l’hanno fatta (miste a quelle che invece ce l’hanno fatta), ovvero

Lista delle canzoni che a) sono bellissime, b) sono la prima del loro disco secondo il tag che hanno sul mio iTunes e c) sono state notate da un me che a occhio cercava dei piccolissimi ‘1’ accanto ai titoli delle canzoni alle due di notte e che pertanto d) sono state prese in considerazione per la classifica qui sopra

Whole lotta love

Death

New Born

Uprising

Take a Bow

Sunburn (sì, i Muse hanno fatto 5 cd di cui 4 iniziano con pezzi fenomenali. Manco fossero gli AC/DC, un po’ di contegno!)

In un giorno di pioggia

Dark Chest of Wonders

Invaders Must Die

Bridge Burning

Doctor Online

Dancing with the moonlight knight

El Diablo

Seven Nation Army

Welcome to the Jungle

London Calling

Hells Bells

Highway to hell

Thunderstruck

House of the rising sun (non sono riuscito a capire se è davvero la prima di un disco)

VI Sitter I Ventrilo Och Spelar Dota

Rain Wizard

Blowin’ in the wind

Your spirit’s alive

The Pretender

Becoming Insane

L’ombelico del mondo

Enter Sandman

Can you forgive her?

Dark side of the moon

We will rock you

Sympathy for the devil

Paint it black

The sound of silence

Tubthumping

Sunday Morning

Bittersweet Symphony

Baba O’ Riley

postato il 27 Set 2010 in Main thread
da ad.6

INIZIO
Il fatto che questo post non inizi parlandovi di se stesso potrà in principio sembrarvi strano, singolare, ma vi assicuro che non è come credete. L’autoreferenzialità è stata infatti da me più volte bollata come assolutamente coerente con se stessa e col mondo, cosa per cui mi risulterebbe come minimo svantaggioso il parlarne ed ancora maggiormente il non parlarne, per cui:
INIZIO
che a sua volta non inizierà come inizia, sono costretto a dire. Inizierà quindi col dire, parliamo sempre dell’Inizio, cosa ne pensa del concetto che dà gaiezza a questo mese! (D’altra parte non credo sia giusto o coerente far parlare altri al mio posto, ma tante sono state le richieste dei lettori che visto il post e trovatolo bello mi hanno scongiurato di scriverlo per come essi lo avevano letto, che davvero non me la sono sentita di deluderli! Questo certamente tralasciando il fatto che si sarebbero di sicuro seccati di non aver letto ciò che avevano letto, rovinando così la loro preziosa giornata.
INIZIO
link-reale-dall-inizio-del-post-fino-esattamente-alla-i-di-questo-qui-qui-qui¹.
Adesso, una volta letto per intero l’Inizio di questo post, nota acclusa, possiamo finalmente dare la parola all’Inizio come in esso ci prefiggevamo.
Inizio: “Eccomi! Essendo io l’inizio del post è inequivocabile che qui il post abbia
INIZIO
quindi potete agevolmente leggerlo partendo da qui, cosa che io stesso ho fatto, compiacendomene. Diciamo che, giusto a titolo informativo, mi è venuta presto l’idea di non scrivere un post informativo sull’assurdo, ma di entrarci dentro quanto potevo, benché abbia spesso scambiato l’assurdo per congruenza ed affermazione. In questo modo ho terminato adesso il succitato post, in onore alla coerenza che mi sono imposto quando l’ho iniziato. D’altra parte ho subito affrontato il grave dilemma, ossia il fatto che per scrivere cose assurde bisogna pur sempre accennare alle cose non assurde, vanificando l’assurdità generale”.
Inizio: “Infatti è in questa maniera che ad.6 ha provato, pubblicando il post e fallendo”.
ad.6: “Non confermo quello che dici. Lo nego, anzi”.
Inizio: “Banale. Credo invece che il modo, forse l’unico modo per parlare di Assurdo, sia quello di ristabilire in maniera fittizia e palesemente reale, in un racconto, l’assiomatica del mondo fingendo e credendo profondamente, dal nostro punto di vista, che sia reale. Insomma, un po’ quello che fece Dio quando creò il mondo! Così, vedete, Inizio ha cominciato a creare se stesso, il suo mondo con tutte le sue ragionevoli regole (circonferenza/diametro = 3), con se stesso e le sue infinitesime particelle (realmente) elementari che si muovono e possono star ferme, come tutto il resto delle cose. Ha quindi di seguito voluto tener fede a quanto detto e così ha creato un mondo impossibile con regole assolutamente fantastiche (circonferenza/diametro = pi), con me (ad.6), che ne scriverò quando arriverà il momento, con voi che adesso leggete e con tutte le infinitesime particelle che si comportano in modo abbastanza incredibile (per il nostro Inizio, così creativo). Quello che ha creato, essendo di fantasia tanto fervida, è un mondo dove l’errore è assiomatico, l’incompletezza un dato di fatto, il paradosso una possibilità espressiva. Non un granché di mondo, evidentemente. Ha quindi passato il resto della sua vita a rendere più plausibile il proprio mondo, perché, per contrasto, ne risultasse veramente assurdo il solo dei due ad essere stato inventato, benché lo fossero entrambi. Nacque come sappiamo e come indubbiamente fu, visse e pensò che rispetto al suo mondo la cosa più assurda di tutte, quella che senza sosta continua a negare se stessa, era proprio il Nulla! Così, per non dar spazio a quell’immenso Nulla fuori dal suo mondo, l’Inizio visse e visse molto, molto di più di quanto non fece in realtà, col solo scopo di non lasciare che il mondo da lui creato sostituisse il suo stesso creatore col Nulla, che l’assurdo vincesse, che parlasse al suo posto quando lui ormai non c’era più! Decise così di vivere anche prima della propria nascita, perché al Nulla va concesso solo se stesso e neanche quello, ed in tal modo visse a ritroso senza che il tempo avesse realmente un verso e poi visse in avanti, con un prima e con un dopo che egli stesso giudicherebbe sensati, se mai fosse vissuto come lo fu Inizio. Arrivò dunque alla fine del tempo, che egli stesso aveva creato assieme a sé perché il mondo fosse meno assurdo possibile, quindi limitato. Oltre la fine, finalmente nel Nulla (ne era mai uscito?), si chinò verso il basso e poco lontano c’era il nostro universo, incredibile ai suoi occhi. Vide di come si era sviluppato e di come anche i suoi abitanti si fossero accorti delle assurdità intrinseche alla natura (scusatemi se in questo punto vi presento un innocuo ossimoro logico, ma questa è la realtà), di come molti se ne preoccupassero e di come moltissimi altri non se ne curassero per niente; di come, tra chi se ne curava, ci fosse il suo creatore e di come stesse lì a pensare seriamente cosa poter scrivere sull’argomento di fine settembre 2010. Pensò così di aiutarlo per dare senso e sensata fine alla propria esistenza”.
ad.6: “Si, ma questa non è la tua storia!”
Inizio: “Certo che non lo è! L’ho inventata io, dall’inizio alla fine, comprendendo in ciò me e te, autori reali ed attori ancora più reali!”
ad.6: “Ancora una volta, spudoratamente, menti”.
Inizio: “Credo che in un post sull’assurdo sia abbastanza assurdo dire cose sensate, non trovi?”
ad.6: “Sciocchezze!”
Inizio: “Bravo, hai capito il concetto”.
ad.6: “Chiaro. Si accettano sempre le idee dall’esterno”.
Inizio: “Vedo che trovi che la forma del dialogo si confaccia bene all’argomento de mese. Antico e banale.”
ad.6: “E comunque sai che, a ben vedere, non c’è assurdità logica nella finzione”.
Inizio: “Ed io ti faccio presente che Inizio ed ad.6 coincidono”.
Inizio: “Infatti”.
Inizio: “Siamo d’accordo”.

Inizio: “Ah! E, sinceramente, se questo post vi sembra come gli altri che ho scritto, allora ci dev’essere un grave problema, in voi o in me!”
Inizio: “Quali altri?”
Inizio: “Più che altro mi chiederei quale me”.
Inizio: “Alla quarta risposta a partire da questa il post finirà.”
Inizio: “E su questo, per concludere, temo di doverti ancora una volta contraddire”.
Inizio: “Falso. Ed irrimediabilmente banale.”

¹purtroppo i “qui” da qui¹ in poi si ripetono indefinitamente.

[Cose interne al post che ho messo alla fine per un ovvio motivo:
– Premetto dicendo, per chi non l’avesse notato, che ad.6, vista la bruttura dell’argomento precedente, ha deciso di non rovinarsi la reputazione scrivendoci un post, pur tuttavia facendolo, avendo così come fine e come causa l’aver ottenuto un considerevole “colpo gobbo”!!

– In questo post dirò solo ed esclusivamente cose vere e conclamate ed anzi vi invito ad intervenire per correggermi. Grazie mille.]

 

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