Luoghi dell’anima

postato il 4 Lug 2010 in Main thread
da Vobby

Come è giusto che fosse, data la maestà del tema, il precedente argomento del mese ha prodotto elucubrazioni filosofiche di altissimo livello. Per quanto riguarda l’argomento attuale invece, mi sembra che esso si confaccia a trattazioni che ricorrano ad atmosfere minimaliste e all’esperienza personale.

Sotto il letto di mia sorella ci sono due cassettoni. Il primo contiene (contiene! come una scatola! yeeee) oggetti inutili, come vestiti e lenzuola, mentre l’altro , ai miei occhi, sarebbe riduttivo definirlo contenitore.

Esso contiene solo agli occhi di qualcuno diverso da me, e contiene delle scatole, che a loro volta contengono giocattoli.

Per me invece questa scatole non contengono, esse SONO, e sono dei veri e proprio luoghi dell’anima, in cui riposano, ancor vivi, i sentimenti già vissuti, in attesa di essere provati ancora.

Il cassettone è come il porto di una città di confine, che collega la costa a un arcipelago, e ogni scatola è una nave che trasporta il cuore e la mente su una delle isole, i giocattoli, che altro non sono se non i ricordi che portano con sè.

L’isola dei Bio Combat è  Capri vista da un bimbo dell’asilo che gioca sul balcone.

L’isola delle macchinine è la cameretta di un ragazzino che costuisce una pista Hot Wheels con il papà.

L’isola dei Gargoyles è la cucina di una nonna che porge un regalo al nipotino.

L’isola dei Bey Blade è un giardino in cui si svolge la festa di un undicesimo compleanno.

L’isola dei Pokèmon è la casa di un amico d’infanzia.

L’isola delle sorpresine Kinder è il salotto di una mamma che vede studiare il figlio per la prima volta, e gli da una merendina.

E l’arcipelago è grande, e di certo è stata ormai dimenticata la rotta per alcune delle isole.

Se quindi la scatola ha un ruolo, esso varia a seconda della persona. Per gli altri le mie scatole contengono, per me conservano e custodiscono. Ed è importante che esistano, perchè in esse sono conservati e custoditi frammenti di passato, melodie di sensazioni, niditamente udibili, se solo si toglie il coperchio.

Fine

 

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