L’insufficienza del due: un approccio scientifico al problema dell’antica incapacità del due di risolvere l’enigma della coppia

postato il 28 Giu 2010 in Main thread
da Azazello

[Qualcuno si sarà chiesto (no) per quale ragione alcuni abbiano scritto più d’una trattazione sull’argomento di questo mese. Beh, lasciatemi dire che bisognerebbe essere a dir poco ingenui, per non dire scioccamente inattenti e finanche stolidi, per ritenere che basti un solo articolo per imbrigliare efficacemente la straordinaria varietà di potenze di un concetto così ampio. Ne occorrono, ovviamente, due.]

La lettura del post precedente mi ha ispirato, così, essendo una persona dalla mentalità scientifica capace solo di ragionamenti strettamente lineari, ho voluto farmi portavoce dell’opinione della scienza sulla questione. Ma senza ulteriori indugi, veniamo al problema:

“È nato prima l’uovo o la gallina?”

Volendo essere rigorosamente ligi alla semantica, sicuramente la forma biologica associata al significante “uovo” è nata ben prima di quella della gallina. Non so bene in che momento sia nata la prima cellula uovo, ma so per certo che è nata molto prima della prima gallina.

Ma sappiamo tutti che questo è un modo di aggirare il problema, perché quello che davvero vogliamo sapere è:

“È nato prima l’uovo di gallina o la gallina?”

La risposta a questo quesito è data dalla domanda stessa, ma per comprenderla dobbiamo fare un passo indietro e sfatare un antico luogo comune, insinuatosi nel nostro subconscio nel corso di lunghi anni di evoluzione del pensiero umano, vale a dire che l’uovo sia un elemento altro dalla gallina stessa, intermedio nella successione verticale di due animali uguali (o anche no), come nello schema:

Gallina

Uovo

Gallina

Al contrario, l’uovo non è altro (è proprio il caso di dirlo) che la gallina stessa, come la genomica può facilmente testimoniare. La natura dell’organismo, infatti, risiede nel DNA, e il momento di separazione tra le due generazioni è quello della duplicazione del materiale genetico, che avviene in modo diretto e non ha intermedi. L’uovo e la gallina condividono il materiale genetico e sono solo un fenotipo diverso dovuto alla diversa espressione delle informazioni che condividono, secondo uno schema differente:

Gallina

Uovo -> Gallina

Essendo questa relazione sempre stata valida, il problema di chi sia nato prima cessa di esistere, visto che la gallina e l’uovo sono, di fatto, lo stesso organismo. Quindi, volendo pure accettare il modo in cui è posta la domanda, che a questo punto risulta chiaramente sbagliata, essendo gallina e uovo, in qualità di singolo organismo, nati nello stesso momento, possiamo formulare risposte chiare e semplici a tutte le possibili interpretazioni dell’inappropriata domanda: se l’uovo è di gallina in quanto prodotto dalla gallina e non in quanto contenente la stessa, sarà per forza di cose nata prima la prima gallina (proveniente dal suo uovo di non-gallina, ovvero di Tirannosauro); se l’uovo di gallina è tale in quanto contenente una gallina, è nato per forza di cose prima l’uovo (prodotto da un Tirannosauro).

Ma trascendendo la banale immagine di uovo e di gallina, risalendo la scala evolutiva fino alle prime molecole di RNA e ancora più su verso dei supposti precursori dello stesso, questa ingenua formula ci costringe a prendere coscienza della straordinaria realtà dei fatti: la relazione genitoriale classica che così facilmente diamo per scontata non è che una parte, un prodotto, un’insignificante novità nell’immenso quadro della storia della vita. E qui voglio riprendere il punto dell’approccio teologico menzionato dall’Illustre autore del post precedente, per portare alla vostra attenzione il vero significato dell’antico quesito: il Due, tradizionale rappresentante della coppia madre-figlio (o anche madre-figlie nel caso della mitosi), non è in grado di imbrigliare ciò che concerne la nascita della vita stessa, che non può essere divisa in un prima e in un dopo, in un padre e in figlio. Il che ha perfettamente senso, naturalmente, considerando che in linea di massima non si può definire un sistema usando termini interni al sistema stesso (adesso qualche matematico mi contraddirà, ma tanto sono i fisici che scoprono le cose). Penso che non continuerò questo post perché sono stanco. Buon proseguimento di esistenza!

2 commenti to “L’insufficienza del due: un approccio scientifico al problema dell’antica incapacità del due di risolvere l’enigma della coppia”

  1. avatar Vobby ha detto:

    molto acuto ed hegeliano

  2. avatar Adrio ha detto:

    La prosa scientifica cela alla perfezione la stronzagine del contenuto…complimenti!

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