L’inizio delle giuste trattazioni derivanti dall’argomento mensile

postato il 10 Giu 2010 in Main thread
da ad.6

[Eccoci qui: il mondo è in rovina, le cose non sono sotto il nostro controllo e spesso non vanno come ci piacerebbe; TUTTAVIA questo mese è stato scelto proprio l’argomento che avrei voluto mettere io, quindi forse le cose non vanno proprio nel verso sbagliato, no?]

“L’autoreferenzialità può essere un grande male: non abusatene” (cit. Stendhal)

Iniziamo quindi parlando di “Due” che, come facilmente potrete concordare, è proprio l’argomento di questo mese. “Due” risulta proprio un’argomento interessante, di ampie vedute su vasti orizzonti (di tristezza), freddo numero per chi vuole cimentarsi nell’ardimentoso agone della dialettica, godendo nel trarne fuori le più colorite forme, e colorita immagine dai molteplici (…due) fronti da poter però sedare, sotto il potente giogo delle fredde argomentazioni della logica. Abbastanza astratto da suscitare sempre nuove idee in chi, novello Pitagora, se ne appresti alla descrizione ed, ancora, abbastanza astratto da rimandare ad una serie potenzialmente infinita di elementi reali del tutto tangibili e concreti. Bello, eh?

Calzante sotto molti aspetti. “Due” è, oramai, il vero inizio di ogni cosa dal momento che, da qualche miliardo di anni, perché si crei una vita ce ne vuole un’altra, perché, in effetti, solo pochi eletti hanno avuto il raro onore di sentir parlare di staffa senza incudine, di Gaspare senza Orazio e perché, diciamocelo chiaramente:

@cristiani: cos’è in verità l’Amore di Dio, manifestazione ed essenza del Signore stesso e del mondo, se non l’azione libera e transitiva, gratuita, del Nostro Padre su di noi, presenza seconda e necessaria alla teleologica lode della magnificenza dell’Altissimo, la quale sarà rinnovata, ancor più che dalla sua stessa autogenetica esistenza, dalla nostra gratitudine e fede nella sua immensa Grazia?

@ebrei: cos’è d’altronde la creazione del mondo per come trascritto nel libro delle cose, raccontato nel rotolo di Bereshit, trascritto dalla mano di Mosè, guidata dalla forza di Adonai stesso e tramandata fino a noi se non la separazione orizzontale dell’Uno caotico nel Due armonico, della Luce dalle Tenebre, della Terra dal Mare e così dell’Uomo dagli animali, frutto e fisiologica conseguenza di una verticale scissione inevitabilmente presente tra il divino e il terreno?

@atei: cos’è infatti Dio se non l’Eterno Secondo, colui o, per meglio dire, quell’idea che è perfetta illusione ed immobile soccorso alle pene che affliggono l’uomo, eccellente figura paterna, ideale effigie d’amore ma proprio per questo mera figura ed inconsistente effigie, la seconda parte di una mela già intera, ignara, inconscia creazione della Solitudine che è impensabile ed assurda, esattamente per questo creando Dio?

@agnostici: le scelte sono due: o credi o non credi.

“Uno” è un concetto troppo ambiguo, troppo difficile, quasi inaccettabile, l’intero e la parte, l’individuo e il mondo, perché un solo elemento non ha nessun senso, essendo composta da due elementi la realtà minima possibile: l’osservato e l’osservatore, l’uno conferendo realtà all’altro. È così come anche nessun post è la prima cosa ad essere scritto su un blog!

Così concludo questa più che esauriente trattazione, allegando una postilla che mi salvi dall’immancabile critica dei posteri: data la già citata immensa estensione dell’argomento di questo mese, non escludo che la sua semplicità possa avermi tratto in inganno, nell’eventualità in cui l’autore di turno abbia voluto di proposito introdurre la parola “due” per la sua ambivalenza anglo-italica in modo da suscitare seppure il minimo dubbio nello sventurato che vi avesse prestato attenzione, proprio a guisa di quanto accadutomi poc’anzi. Tuttavia escludo una così peregrina ipotesi.

Un commento to “L’inizio delle giuste trattazioni derivanti dall’argomento mensile”

  1. avatar Azazello ha detto:

    Bello! bellissimo l’argomento, bello il post! in particolare l’inizio xD! Tre cose:

    1. Il Tao! IL TAO! >_< 2. Non avevo PROPRIO pensato al fatto che due è anche diù 3. Pitagora. Pitagora è meraviglioso.

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