Una storia breve ma intensa
postato il 4 Mar 2011 in Main threadda Azazello
Erano le dieci di un venerdì sera particolarmente anonimo quando Luca si decise, dopo un lungo periodo di silenzio mediatico, a postare il suo lavoro. Nelle settimane precedenti aveva dedicato ampio spazio alla riflessione, traendo ispirazione da un’infinità di fonti diverse per onorare a dovere l’argomento del mese, così in quel momento, seduto finalmente davanti alla tastiera, si dedicò alla produzione di uno dei post più coerenti, originali e ben fatti della sua vita. Aveva deciso di raccontare una storia, tanto per cominciare, e per darle il massimo della qualità possibile aveva deciso di basarsi su una menzogna scientifica: voleva modificare un’importantissima legge della chimica e descrivere come sarebbe stato il mondo senza di essa. La produzione del testo non fu priva di difficoltà, ma Luca risolse brillantemente problemi come l’impossibilità dell’esistenza di alcunché senza la legge che aveva scelto, o la totale mancanza di interesse nella descrizione di un mondo senza cose (vive o morte che siano), adottando dei brillanti artifizi che rendevano la lettura, oltre che molto piacevole, estremamente interessante e di grande ispirazione dal punto di vista intellettuale. Ogni cosa, nella storia, era al suo posto: aveva un protagonista intelligente e affascinante, dal pungente senso dell’umorismo che non scadeva mai nello sgradevole, una trama scoppiettante, al contempo intrigante e leggera, un’ambientazione fantastica descritta alla perfezione, senza lesinare sui dettagli, eppure con grande fluidità. La cosa più straordinaria del pezzo, forse, era proprio quanto esaustività e scorrevolezza si mescolassero nel racconto di un universo al di là della fantascienza, in cui l’impossibile era all’ordine del giorno (al contrario, possiamo dirlo, del giorno stesso) e il probabile risultava così banale da non meritare descrizione. L’abilità con cui era riuscito a mettere ogni parola al proprio posto, probabilmente, trovava il suo picco proprio nel finale, propriamente introdotto da un brillante quesito filosofico, conciso e di grande effetto.
Hai mentito riguardo alla bugia che volevi dire, e sei riuscito così a non parlare di niente. Prendere consapevolezza di ciò durante la lettura mi ha fatto ridere di gusto dall’inizio alla fine del post, ti voglio bene XD
la*
Ahah, però erano veramente le 10 di un venerdì sera particolarmente anonimo! Idea simpatica ed arguta. Efficacemente breve. Arriverò anch’io, un giorno.
Mi fate schifo, brutti radicalchic di merda.
E visitandoci e commentandoci ci hai dato soldi, pensa te!
Pare che ci voglia una “s” tra “verfassung” e “beschwerde”.
A parte i soldi (che, insomma, dove? Ahah): 1) Cosa c’entra il commento con il post? 2) Cosa c’entra il nick con il commento e con il post? 3) Cosa c’entra l’avatar con il nick, con il commento e con il post?
L’avatar è dato a caso, sì, ma se in questo caso fosse appropriato sarebbe più divertente.
Non me ne fotte un cazzo della S, io scrivo come mi pare e trollo quando mi pare e piace, penzate 1 pò ai cazzi vostri. Ecmq i miei soldi non li avrete mai, piùttosto li do ai comunisti o ai negri. W il Duce!
Credo che, almeno per ora, tu stia trollando perché piace a noi, no?
Comunque davvero daresti i soldi ai negri piuttosto che a noi? No, dai! Esagerato.
Perchè dci così, io non lo faccio perchè piace a voi
Se me lo raccontassero non ci crederei
cosa
Più che altro lo puoi fare perché piace a noi.
Credo che Azazello si riferisca alla stravaganza di una situazione in cui possiamo apprezzare frasi e parole così ben ponderate, originali e vere pronunciate da un nostro fan. O forse, meno probabilmente, si riferisce al fatto che io continuo a rispondere con non-commenti ad un non-commento, cosa che lascia perplesso anche me.
Ma parla potabile, friariè. Basta, fottetevi, me ne vado a casa.
Oh, no.
Lol
A parte la divertente nullità (in senso positivo, in quanto intenzionale) del post di Azazello, devo dire che è la prima volta in assoluto che vedo la parola “friariello” (che, forse complottisticamente, rima in maniera inquitante con “Azazello”, appunto) sfruttata come insulto. Che si riferisca all’amaro sapore della verità?