Compilation random: baffi.

postato il 26 Mag 2012 in Il rubricone musicone rotolone
da Deluded Wiseman

Baffi, sì.  Magari non ci pare, ma i baffi sono fondamentali.  Storia, filosofia, videogiochi, arte visuale e non:  sotto il segno del baffo si sono compiute le peggiori aberrazioni, sono nati i migliori capolavori dell’umanità, si sono pestate orde e orde di funghi e tartarughe. Volanti.

Ovviamente, come i più arguti di voi potrebbero aver già immaginato vedendo in che sezione del blog sono(per gli altri, un bon-bon di consolazione da ritirarsi all’uscita), ovviamentre andrò a parare sul fatto che anche nella musica il baffo è stato marchio di fabbrica di pezzacci e carriere intere non indifferenti, anzi, pure ragguardevoli.

Ciancio alle bande: ecco le 5 canzoni che me lo danno più a livello di baffo. Non riesco a incorporare i vidii/forse ora ho capito ma mi scoccio di riprovarci adesso. Se vi interessa vedere i baffi, cliccate sul link.  Se non vi interessa,  mi fate un baffo.

 

5) Red Hot Chili Peppers- Factory of Faith

Non si tratta di un baffo storico, qui. Diciamo che il proprietario dei baffi in questione è sempre stato celebre per altro (l’alternare la  semi-nudità e abiti raccattati alla fiera del creaturo sgargiante di Dos Palos, Nevada).  Ma  appunto per questo ho preferito inserire questi baffo nella compilation, preferendolo a baffi di portata storica più rilevante (tipo un qualsiasi gruppo rock americano a cavallo fra i ’70 e gli ’80),  perchè penso che si debba dare un po’ di rilievo al baffo che avanza, trattandosi, oltretutto,  di un baffo che ha scandalizzato molti, in quanto di totale rottura col ventennale look medio-sbarbato del buon Anthony Kiedis.

Inoltre, bisogna sfatare il mito che il nuovo dei RHCP è brutto, solo perchè hanno dato via un chitarro epico per uno un po’ gne. Quindi ciapàtevi sta canzone dall’ultimo e ineditamente baffuto dei californomaniaci

Ps: ne avrei volentieri messa un’altra, ma è un singolo in heavy rotation quasi ovunque, e invece io voglio farvi sentire questa che non è mainstream come l’altra, e la sentite solo qui, sul Rubrico Rotolone, only tonitght, sold out. Però se non avete mai sentito Monarchy of Roses,  youtubbate ora, stronzi.

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4)Santana- Gypsy Queen/Oye Como Va

Aahh, Carlos, Carlos.  Santana è uno di cui in linea  di massima non ascolto roba preso a caso dalla sua discografia così, a cuor leggero: è bella corposa, e c’è molto sfoggio di latinoamericanismo fatto un pò a caso, o collaborazioni con Joss Stone.  Però in certe cose è inarrivabile, nessuno come lui, e io gli voglio tanto tanto bene, uno zio baffone e tamarrozzo che è uno dei motivi, probabilmente, per cui suono. Ricordo che quando ancora mi ponevo ardue domande circa l’effettiva messa in atto di un rapporto sessuale(insomma, pensate che ancora non c’avevo l’internetto), fu il primo chitarrista ad impressionarmi davvero, per le palate di melodie cremose e calienti che tesseva con le sue dita dorate da mangiatore di burrito, palate che non riuscivo a riscontrare in tutti gli altri eroi della guitarra che stavo imparando a conoscere.

Senza contare il ritmo. Ragazzi, che ritmo. Quando farò la classifica “le 5 canzoni che mi fanno venire più voglia di ballare in preda ai fumi degli acidi, vestito solo di bandana e maglietta scolorita”, beh, Santana sarà anche lì,  proprio sotto Toto Cutugno. Ma questa, l’è un’altra storia.

Qui, in un esibizione recente, il buon Carlos e i suoi FANTASTICI musici accompagnatori, ci dilettano con un medley fra la celebre “Oye como va” e una parte strumentale tratta da “Black Magic Woman”, in cui l’orgasmico sound latino del Nostro risalta in tutto il suo splendore. E se leggendo “Black magic woman” NON avete pensato “perchè non ha scritto  “l’altrettanto famosa?’ “..di FILATO a sentire il capolavoro “Abraxas” (1970).

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3)Queen-Princes of the universe

Forse qualcuno si aspettava i virili baffi dell’iconico e compianto Freddie  in cima alla classifica. Beh, no, con tutto l’affetto per l’iconico perchè compianto Freddie.

Prima mi sono dilungato su Santana perchè molti credono sia un peone discretamente abile alla chitarra che elemosina in giro collaborazioni con cantanti vari, incapace di trovarne uno proprio. Invece penso che sui Queen, e sul livello di iconicità che dopo la morte del povero Freddie lui e i suoi baffi hanno raggiunto, sia inutile spendere molte parole.  Allo stesso modo, credo che tutti, dopo aver visto Freddie sbarbato e in tutina, sappiate quanto la presenza dei baffi sia servita a trasportare definitivamente i Queen nell’Olimpo del rock. Sappiate, ad ogni modo. che la canzone è tratta da “A Kind of Magic”(1986), colonna sonora di Ailander. Lo noterete, forse, dal zarrissimo video a base di capelloni in kilt  ed esplosioni assortite. Sì, l’ho messa apposta per uscire dal solito triangolo we will rock you/we are the champions/bohemian rhapsody. No, non amo i Queen al punto da metterne una davvero ignota. E poi questa è bellerrima, e mi ricorda i tempi lontanissimi in cui non avevo notato che “Princes”  aveva una sola “s”. In quel tempo, usavo spesso chiedermi se non bastasse fare della proprio omosessualità un manifesto tramite il video en travestì di “I want to break free”, e se ci fosse proprio bisogno di cantare “sono la principessa dell’universo”

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2)Frank Zappa-Muffin Man

Forse quelli che non si aspettavano il buon Freddie in cima alla classifica, si aspettavano che fosse l’eclettico guitarrista a dominare, in guisa di dittatore baffuto (nella miglior tradizione) questa classifica.  Certo che voi,  un Wembley Stadium di cazzi vostri mai, eh. Il fatto, vedete, è che io con Zappa ho un rapporto conflittuale, perchè non sono mai riuscito a conoscerlo e ad apprezzarlo fino in fondo, non so neanche bene perchè,  pur riconoscendone l’immensa genialità e apprezzandone diverse canzoni. Una di queste  è Muffin Man dall’album. Qui ho inserito la versione in studio, ma conisglio la visione di uno spettacolare video live che si trova facilmente  sul Tubo. Perchè non ho messo quella? Oh, ma voi proprio come gli sceriffi, eh. Sentitevi prima la canzone in studio, e poi vi vedete il live con gli assoloni eccetera, su.  Io, intanto, colgo l’occasione di ripropormi l’abbordaggio a qualche disco intero di Zappa.

 

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1)) Black Sabbath-Sweet Leaf

Eccolo qua. Magari sarà un baffo meno celebre come baffo, ma sti gran cazzi. Per me il re del moustache-rock è lui. Inarrestabile, marziale, imperturbabile mentre dalle sue mani martoriate profonde colate di metallo incandescente, per me Tony Iommi, chitarrista e fondatore dei BS e un pò dell’heavy metal tutto, è un tutt’uno con la sua Sg nera e con i suoi baffi.  Quando sento quel lento e implacabile incedere di accordi pesanti come macigni che è il marchio di fabbrica dei Black Sabbath, me lo vedo lì, vestito di nero, la croce appesa al collo, ondeggiare senza troppa foga quella massa nera che, fra capelli e baffi, e la sua testa.

Sono riff baffuti i suoi. Avanzano lenti ma implacabili verso di te, cupi e imperscrutabili come un uomo baffuto di cui riesci a percepire le intenzioni malevole, ma senza che la sua espressione, occultata dal baffo, ti possa dare le conferme che cerchi.

Qui per voi, tralasciando i soliti pezzacci immortali che tutti conoscerete,  in regalo una gustosissima e oltremodo badass Sweet Leaf.

 

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Visto che non sono stato in grado di trovare un video che esaltasse il baffo, eccolo a voi in tuta la sua maestosità.

 


Il genio.

postato il 30 Ott 2010 in Cazzi e mazzi personali
da Nigredo

 

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