Tutta quella città…

postato il 19 Mag 2012 in Main thread
da freeronin

La leggenda del pianista sull’oceano

Tutta quella città… non si riusciva a vederne la fine… La fine, per cortesia, si potrebbe vedere la fine? Era tutto molto bello su quella scaletta… e io ero grande, con quel bel cappotto, facevo il mio figurone, e non avevo dubbi che sarei sceso, non c’era problema. Non è quello che vidi che mi fermò, Max. È quello che non vidi. Puoi capirlo? Quello che non vidi… In tutta quella sterminata città c’era tutto tranne la fine. C’era tutto. Ma non c’era una fine. Quello che non vidi è dove finiva tutto quello. La fine del mondo. Tu pensa a un pianoforte: i tasti iniziano, i tasti finiscono. Tu lo sai che sono ottantotto, e su questo nessuno può fregarti. Non sono infiniti loro. Tu sei infinito, e dentro quegli ottantotto tasti la musica che puoi fare è infinita. Questo a me piace. In questo posso vivere. Ma se io salgo su quella scaletta, e davanti a me si srotola una tastiera di milioni di tasti, milioni e miliardi di tasti, che non finiscono mai – e questa è la verità, che non finiscono mai – … Quella tastiera è infinita. Ma se quella tastiera è infinita allora su quella tastiera non c’è musica che puoi suonare. Sei seduto sul seggiolino sbagliato: quello è il pianoforte su cui suona Dio. Cristo, ma le vedevi le strade? Anche soltanto le strade, ce n’erano a migliaia! Ma dimmelo, come fate voialtri laggiù a sceglierne una? A scegliere una donna. Una casa, una terra che sia la vostra, un paesaggio da guardare, un modo di morire. Tutto quel mondo addosso che nemmeno sai dove finisce e quanto ce n’è. Ma non avete mai paura, voi, di finire in mille pezzi solo a pensarla, quella enormità, solo a pensarla, a viverla? Io ci sono nato su questa nave. E, vedi, anche qui il mondo passava, ma non più di duemila persone per volta. E di desideri ce n’erano, ma non più di quelli che ci potevano stare su una nave, tra una prua e una poppa. Suonavi la tua felicità su una tastiera che non era infinita. Io ho imparato a vivere in questo modo. La terra… è una nave troppo grande per me. È una donna troppo bella. È un viaggio troppo lungo. È un profumo troppo forte. È una musica che non so suonare. Non scenderò dalla nave. Al massimo, posso scendere dalla mia vita.

Chocopolis

postato il 31 Ott 2010 in Main thread
da Azazello

[Fun facts: l’incipit di questo post avrebbe dovuto essere “Il cioccolato è, fondamentalmente, la Sostanza Fondamentale”. Rileggendo mi è parsa un’inutile ripetizione e l’ho cambiato in: “Il cioccolato è, sostanzialmente, la Sostanza Fondamentale”. La cosa mi ha molto turbato, così ho deciso di cambiare ancora l’incipit, che è diventato:]

Parlare di cioccolato sarebbe scontato, per cui non lo farò. Invece vi parlerò di un’occasione irripetibile: per soli 350€ vi offriamo un soggiorno di una settimana a Chocopolis, completo di due pasti al dì e soggiorno in uno dei più prestigiosi alberghi della città, nel bel mezzo del centro storico, circondati dalla soffice, dolcissima atmosfera delle sue costruzioni tardo-muffiniane, a due passi dalla celeberrima e suggestiva Piazza Cookie, dove passerete dei pomeriggi caldi, fragranti e morbidi, assaporando il piacere di una gocciolina di cioccolato ogni tanto se il tempo vi è d’aiuto! Inoltre, prendendo la cioccovia (la fermata è poco più avanti dell’albergo, sempre lungo Via Fondente) avrete a portata di mano tutte le bellezze, naturali e artistiche, della città, di cui vi riportiamo gli esempi imperdibili. Non potete non visitare il quartiere Pasquale coi suoi caratteristici edifici a coniglietto e il maestoso Teatro Uovo, massima espressione dell’architettura tardo-mandorlata, decorato a mano con glassa variopinta e il monito, troneggiante, lasciatoci dall’architetto: “Cioccolo ergo sum”, notissima citazione dall’antico poeta βοββυ, eretta in una sola colata con stampo in alluminio dal Küøkö, architetto finlandese di grande prestigio all’epoca. A due sole fermate dall’albergo, invece, potrete ammirare le mastodontiche costruzioni del quartiere moderno e camminare tra gli immensi grattacieli del centro direzionale Kinder, toccare con mano la fredda Torre Bueno e visitare il colossale Palazzo Fettallatte, nonché il nuovissimo Ospedale Pinguì: sarete estasiati dalla varietà e dalla qualità di queste costruzioni recenti, talvolta fredde, ma pietre miliari nell’infanzia di tutti i più giovani abitanti di Chocopolis! E come non visitare la rustica zona portuale, apprezzarne l’architettura di influenza francese, gli stupendi palazzi liberty Chou (residenza della crema della società Chocopoliana), i caratteristici capannoni Cannolo, famosi per l’olezzo di formaggio fresco che emanano (essendo usati principalmente per lo stoccaggio di prodotti caseari), per non parlare di Piazza Sacher, splendida per trascorrere un pomeriggio di pace all’ombra dei suoi rigogliosi alberi di albicocche. Se ne avrete il tempo, inoltre, vi consigliamo vivamente di fare una passeggiata nel quartiere residenziale, cullati dall’odore di ciliegie e caffè dei magazzini Ferrero, inebriati dai fumi dell’alcol delle raffinerie di liquore poco fuori città, per ammirare le finiture delle palazzine Rocher e Raffaello (grandi architetti del tardo ottocento) e l’innovazione architettonica di Palazzo Mozartkugel, la prima costruzione con fondamenta di marzapane del mondo. Infine, come non nominare le bellezze naturali in provincia: le formazioni naturali delle Noci e le sculture di roccia importate delle Ghiande, i grandi lastroni marmorei del Wafer ai piedi dell’altissimo vulcano in eruzione del Fondant, col suo cuore di cioccolato fuso a oltre 100 gradi! questo per non parlare degli scavi della città storica di Fruttei, vicina metropoli antica e fiorente sommersa da un’eruzione nel primo secolo D.C., che immerse tutti i suoi abitanti e i suoi edifici in un profondo strato di cioccolato fondente.

Insomma: avrete occasione di visitare i luoghi più suggestivi del mondo, immersi in un’atmosfera cioccolatosa e fragrante, il tutto a un prezzo bassissimo! Non fatevi scappare quest’occasione!

 

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