L’Epifania tutte le feste con sè porta via

postato il 6 Gen 2011 in Cazzi e mazzi personali
da Lellida

Epifania, è un alto modo di dire Teofania, che vuol dire manifestazione della divinità in modo sensibile…. e ci credo! Chi di noi non è stato sensibile, anzi golosamente sensibilissimo alla vista delle calze ripiene di cioccolosa e zuccherosa gioia?? Spero molti di voi! Qualcuno, avrà anche rivevuto del carbone! Ohohoh cattivelli! Dite la verità! Siete stati un po’ birboni perchè tanto sapevate che Babbo Natale non vi caca più, e quindi siete fuori dalla sua lista dei buoni e dei cattivi, e che tanto la Befana solo di zucchero loavrebbe portato il carbone! Le caramelle e i dolciumi… oh… che bontà! Ed i nostri brufoletti sprizzeranno la loro gioia da tutti i nostri pori! Le vacanze di natalizie sono ormai finite, e qualcuno sarà molto triste (ad esempio io, che stamattina ho dtto che volevo un’altro Natale!), qualcun’altro lo sarà un po’ di meno, ma ciò che ci rimane sono solo le tante cose buone da mangiare che probabilmente ci faranno compagniafino all’arrivo del Coniglietto Pasquale. Si, si, Pasquale proprio come Pasquale Esposito; Coniglietto è il nome d’arte! Ora, veniamo a cose più serie. Ho pensato di scrivere questo post, perchè appena mi sono svegliata, sentendo tutta la famiglia già sveglia, anzichè recarmi in salotto, dove appese al camino la mi dolcissima sorellina aveva ubicato le calze, sno andata nella loro stanza da letto. E ancora tutta assonnata mi sono fatta condurre per la manina dalla mia sorrellina nel luogo del misfatto… dove lei aveva già, ovviamente, fatto man bassa. Non potevano mancare la gioia e la meraviglia, ed io che ho detto: “L’anno prossimo mando una email alla Befana e le chiedo di portarmi degli After-Eight”. Dovete sapere, che questo dolciume, non mancava mai nella calza della mia infanzia, e quest’anno non c’era :(.

<—– Per chi non lo conoscesse, è questo qua! :Q___

Buona Golosità a tutti!

Citazione coltissima!

postato il 14 Dic 2010 in Main thread
da Vobby

“Buono.”

Würstel: non si può vivere con loro, non si può vivere senza di loro.

postato il 2 Dic 2010 in Main thread
da VaMina

Buongiorno. Oppure Buonasera? Insomma, guardate dalla finestra e scegliete tra le due opzioni. Quando ho letto l’argomento di questo periodo,in un primo momento ho pensato: “Nix ha aperto la porta a qualsiasi perversione sessuale volesse entrare in questo blog”. Poi ho pensato: “Parlerò di perversioni sessuali? MAI!”. E dato che la mia mente è infaticabile, ho pensato ancora: “Cosa scriverò? Cercherò l’ispirazione!! “. Quindi, niente affatto scoraggiata dalla questione del dover cercare ispirazione su un alimento tanto poco ispirante, ho fatto la prima cosa che fa una persona in cerca di ispirazione.

Il lettore ipotetico si chiederà cosa. Ovviamente ho scritto “wrustel” su Google, e..papparapààà! Ecco che la prima pagina si è riempita di risultati appartenenti a Yahoo Answers, meglio conosciuto come il Nuovo Oracolo di Delfi, la Nuova Sibilla Cumana, il Nuovo Socrate (ti esti wurstel?), eccetera eccetera. “Perfetto” ho pensato (HO PENSATO UN SACCO), e però mi sono allora accorta di aver scritto male questa musicalissima parola che è wurstel, e l’ho corretta. A quel punto risultati sono spariti tutti e ho dovuto riscriverla nel modo sbagliato. La fine della storia è che ho letto ciò che avevo trovato , e si è aperto un mondo davanti a me! Ecco le domande più pressanti e le questioni più spinose e i dilemmi più importanti che i wurstel possono sollevare:

Come mai si chiamano würstel?

Non potevano scegliere qualcosa di più semplice da pronunciare?

Credo che faranno un concilio apposito, per questo.

Se a il mio cucciolo do SALUMI e Wrustel possono fargli male ?

Siccome croccantini non ne mangia quindi per farglieli mangiare aggiungo un pezzo di prosciutto o wrustel possono fargli male ?

Io non lo farei. Cioè metti che DAVVERO lì dentro non c’è maiale… correresti il rischio di…? Questa bestia probabilmente mangerebbe rifiuti, in altri contesti.

Alimentazione gatto- il wurstel?

bene, i gattini se ne sono andati da soli, ma sono rimasti nei pressi del giardino al riparo, anche perchè qui piove. Ho dato a uno dei due ( il + grande e meno impaurito) un wurstel affumicato e lui lo ha mangiato. Ho fatto bene ? Non sarà mica pericoloso ? Non so dare un’età, ma non è piccolo, quindi dovrebbe digerirlo senza prbolemi.

Basta, ma a nessuno di voi viene in mente di meglio per i vostri santi animali???

 

Fin qui nulla di particolarmente sconvolgente.

Poi c’è questo:

Wurstel al cioccolato nello spazio?

amici il mio amico pasquale NA VOT lui e nu cumbagn suo ha sentito una notizia al telegiornale che ci sarà a breve una pioggia di wurstel ricoperti al cioccolato di origine aliena e potrebbero mandare a monte la festa di paese… Secondo voi c’è un modo per evitare la catastrofe? AIUTATEMI!! ho paura

 

E questo:

I WRUSTEL POLLO E TACCHINO FANNO INGROSSARE?

Ciao a tutti, volevo sapere se i wrustel pollo e tacchino fanno ingrossare…il pacco da 3 k si compra tipo nei super market..mi sembra k sn della woody…, xkè nn vorrei k fanno male visto k io li mangio..ciao a tutti

 “visto che io li mangio”… COSA VOLEVI FARCI , BELLO DI ZIA? Paura.

 

Qui non è tanto la domanda che è sconvolgente, ma la risposta:

Quante calorie ha un saltimbocca wrustel e patatine fritte?

Miglior risposta – Scelta dai votanti

Wouh! ma che ricetta è questa? Troppe, troppe, poi c’è la doppia associazione proteica di carne e wurstel, te la sconsiglio, se la mangi una volta al mese ancora ancora ma tutte le settimane, non va tanto bene!

..Cosa diavolo è LA DOPPIA ASSOCIAZIONE PROTEICA DI CARNE E WURSTEL? (E chi ti ha detto che questa povera ragazza se lo vuole mangiare tutte le settimane?)

 

Passiamo proprio alle cose serie.

Primo dilemma :

Compagno di classe che puzza di wrustel?

c’è un mio compagno di classe che non si sa xke puzza di wrustel o spek! è un mistero xke nn sembra sporco cioe i capelli celi ha puliti e poi sembra pulito! è un mistero boh… aiutatemi!

(Io sono morta dopo aver letto questa cosa XD. E sono morta anche adesso rileggendolo! Non lo farò mai più.)

 

Secondo dilemma:

Come si preparano gli wurstel?

Scusate sono alle prime armi e volevo farmi uno wurstel(il weberone quello grande)… thanks e sbrigatevi che c’ho fame XD

Ma questa persona vive da sola?

Da questa accurata ricerca appare nella sua immediatezza che questo piccolo salsicciotto causa dei problemi seri alle nuove generazioni. Dovremmo restare indifferenti? Oppure bisogna mobilitarsi e trovare una soluzione? Il problema resta aperto e pone non poche difficoltà e perplessità.

Da parte mia, io vi lascio con l’ultimo dilemma, un dilemma esistenziale, da non sottovalutare.

Xche il panino con il wrustel si chiama hot dog???

rispondete a questa domanda esistenziale x favore!!

 

Così parlò Yahoo Answers.

Se sei depresso e tu lo sai mangia cacao!

postato il 31 Ott 2010 in Main thread
da VaMina

“Oh, perché sono così poco attraente? Perché? Mi trova orribile persino un uomo che porta calzini a pois gialli. Odio l’anno nuovo. Odio tutti. Tranne Daniel Cleaver. Comunque, sul tavolino da toilette ho una tavoletta di cioccolato al latte grande come un vassoio avanzata da Natale, e anche due mignon di gin and tonic. Farò fuori il tutto, e poi mi fumerò una cicca.”

“Diavolo. Non riesco ad affrontare il pensiero di andare al lavoro. L’unica cosa che me lo rende tollerabile è l’idea di rivedere Daniel, ma sarebbe meglio non vederlo perché sono grassa, ho un foruncolo sul mento e ho voglia solo di stare seduta sul divano a mangiare cioccolato e a guardare i programmi natalizi.”

Questi sono due pezzi tratti dalle primissime pagine de “Il Diario di Bridget Jones”, libro che, assolutamente sì, ho letto troppe volte, e che però mi ha dato l’ispirazione. Il cioccolato  è da tempo associato alla depressione. Ma solo delle donne. Quindi.. zan zaan… il cioccolato è associato, per un duraturo e tenace stereotipo, alle donne! Che conclusione arguta!  Ma continuiamo. In libri, film e spessissimo telefilm, il cioccolato è l’alimento per eccellenza delle donne che soffrono per amore (anche il gelato, ma dato che le mie fonti non mi confermano che si parli di gelato al cioccolato, non ne parlerò, altrimenti rischierei di andare fuori tema e contraddirmi in modo controproducente), e spesso stanno sole, in pigiama, a piangersi addosso, e mangiano cioccolato. Bridget Jones, che è un po’ il prototipo della donna insicura, lo fa già due volte nelle prime quattro pagine nel libro, e scommetto che un sacco di lettrici si siano immedesimate. Ma perché proprio il cioccolato? Beh ok è buono, ma cosa lo rende l’alimento della tristezza e soprattutto il simbolo definitivo del cosa-non-si-deve-assolutamente-toccare-quando-sei-a-dieta-per-nessuna-ragione? Pur essendo molto calorico, non è il solo: non è che se mangi un sacco di patatine fritte ingrassi di meno, ma nonostante la frittura si eviti nelle diete, non ha lo stesso valore terroristico del cioccolato. Il cioccolato “ti va sui fianchi” ed è una cosa che al massimo ti puoi concedere se il tuo ragazzo ti lascia per un uomo e tu trovi nel suo cassetto vari giocattoli sessuali e un completino da Babbo Natale sexy. Nelle mie “fonti”, che sono quelle citate sopra, le donne non mangiano mai cioccolato perché è buono. Se non sono estremamente depresse non lo mangiano affatto. E comunque diciamoci la verità, è l’esempio che condiziona, come se ci dessero l’idea che sia quello, mangiare cioccolata, quello che devi fare se stai una merda; per quanto ti possa tirare su mangiare cioccolata (e non lo fa a lungo perché poi pensi di essere grassa), non c’è nessun motivo per cui sia un simbolo, ma lo è.

Le pubblicità simil-san-valentino ci suggeriscono che il cioccolato viene anche regalato alle donne dai loro uomini come simbolo d’amore, e sono sempre cioccolatini, ma loro ne mangiano solo uno (in genere lo mordono e basta, chissà che non lo vadano a sputare nel lavandino), sia perché sono troppo occupate a tirarsi a letto lo stallone che glieli ha portati, sia perché secondo me se si mangiassero tutta la scatola non se lo porterebbero proprio a letto. Probabilmente li finiranno quando lo stallone in questione le lascerà. Che mondo crudele.

Quindi ragazzi non cedete a questo stereotipo! Che le donne  depresse non mangino solo cioccolato!

(E ricordate che a me piace con le nocciole, sia fondente che al latte, e chi me ne porterà una volta finita la mia attuale relazione sarà lautamente ricompensato. E ne voglio a chili.)

Chocopolis

postato il 31 Ott 2010 in Main thread
da Azazello

[Fun facts: l’incipit di questo post avrebbe dovuto essere “Il cioccolato è, fondamentalmente, la Sostanza Fondamentale”. Rileggendo mi è parsa un’inutile ripetizione e l’ho cambiato in: “Il cioccolato è, sostanzialmente, la Sostanza Fondamentale”. La cosa mi ha molto turbato, così ho deciso di cambiare ancora l’incipit, che è diventato:]

Parlare di cioccolato sarebbe scontato, per cui non lo farò. Invece vi parlerò di un’occasione irripetibile: per soli 350€ vi offriamo un soggiorno di una settimana a Chocopolis, completo di due pasti al dì e soggiorno in uno dei più prestigiosi alberghi della città, nel bel mezzo del centro storico, circondati dalla soffice, dolcissima atmosfera delle sue costruzioni tardo-muffiniane, a due passi dalla celeberrima e suggestiva Piazza Cookie, dove passerete dei pomeriggi caldi, fragranti e morbidi, assaporando il piacere di una gocciolina di cioccolato ogni tanto se il tempo vi è d’aiuto! Inoltre, prendendo la cioccovia (la fermata è poco più avanti dell’albergo, sempre lungo Via Fondente) avrete a portata di mano tutte le bellezze, naturali e artistiche, della città, di cui vi riportiamo gli esempi imperdibili. Non potete non visitare il quartiere Pasquale coi suoi caratteristici edifici a coniglietto e il maestoso Teatro Uovo, massima espressione dell’architettura tardo-mandorlata, decorato a mano con glassa variopinta e il monito, troneggiante, lasciatoci dall’architetto: “Cioccolo ergo sum”, notissima citazione dall’antico poeta βοββυ, eretta in una sola colata con stampo in alluminio dal Küøkö, architetto finlandese di grande prestigio all’epoca. A due sole fermate dall’albergo, invece, potrete ammirare le mastodontiche costruzioni del quartiere moderno e camminare tra gli immensi grattacieli del centro direzionale Kinder, toccare con mano la fredda Torre Bueno e visitare il colossale Palazzo Fettallatte, nonché il nuovissimo Ospedale Pinguì: sarete estasiati dalla varietà e dalla qualità di queste costruzioni recenti, talvolta fredde, ma pietre miliari nell’infanzia di tutti i più giovani abitanti di Chocopolis! E come non visitare la rustica zona portuale, apprezzarne l’architettura di influenza francese, gli stupendi palazzi liberty Chou (residenza della crema della società Chocopoliana), i caratteristici capannoni Cannolo, famosi per l’olezzo di formaggio fresco che emanano (essendo usati principalmente per lo stoccaggio di prodotti caseari), per non parlare di Piazza Sacher, splendida per trascorrere un pomeriggio di pace all’ombra dei suoi rigogliosi alberi di albicocche. Se ne avrete il tempo, inoltre, vi consigliamo vivamente di fare una passeggiata nel quartiere residenziale, cullati dall’odore di ciliegie e caffè dei magazzini Ferrero, inebriati dai fumi dell’alcol delle raffinerie di liquore poco fuori città, per ammirare le finiture delle palazzine Rocher e Raffaello (grandi architetti del tardo ottocento) e l’innovazione architettonica di Palazzo Mozartkugel, la prima costruzione con fondamenta di marzapane del mondo. Infine, come non nominare le bellezze naturali in provincia: le formazioni naturali delle Noci e le sculture di roccia importate delle Ghiande, i grandi lastroni marmorei del Wafer ai piedi dell’altissimo vulcano in eruzione del Fondant, col suo cuore di cioccolato fuso a oltre 100 gradi! questo per non parlare degli scavi della città storica di Fruttei, vicina metropoli antica e fiorente sommersa da un’eruzione nel primo secolo D.C., che immerse tutti i suoi abitanti e i suoi edifici in un profondo strato di cioccolato fondente.

Insomma: avrete occasione di visitare i luoghi più suggestivi del mondo, immersi in un’atmosfera cioccolatosa e fragrante, il tutto a un prezzo bassissimo! Non fatevi scappare quest’occasione!

Cioccolata….

postato il 28 Ott 2010 in Main thread
da Lellida

Appena ho letto l’argomento di queste due settimane ho pensato di non sapere cosa scrivere, poi mi sono ricordata che a casa mia c’è una specie di culto / tradizione riguardo la cioccolata. Inizio col dire che mio padre mi ha trasmesso ed insegnato , se si può dire, il gusto per il cioccolato fondente, ed un giorno mi ha comprato un numero di tavolette pari a sei o sette, non ricordo la cui percentuale di fondente variava dal 70% al 99%.  Le tavolette da 99% erano talmente amare che le abbiamo dovute usare per farne un dolce. Ma veniamo alla parte che più riguarda la “tradizione” e che è più interessante. Nella mia cucina, vi sono ben 6 mensole piene di ricettari, tra cui due cartelline piene di ritagli di giornali.  Una delle mensole della “libreria culinaria”  è adibita alla rivista ” Cioccolata&Co.” di cui possediamo ben 57 numeri compreso il primo. Questa rivista, è stata resa nota a mia madre da mio nonno paterno ed esce con cadenza trimestrale. Ora è molto tempo che non la compriamo più, ma c’è stato un periodo della mia vita in cui quella rivista rappresentava un bel momento di condivisione con mia madre; la sfogliavamo insieme e parlavamo delle ricette che avremmo voluto provare a fare. Mia madre ed io abbiamo sempre avuto una passione per questo squisito ingrediente, e la passione che lei aveva (spero la abbia ancora) del fare dolci mi è stata trasmessa, nonostante io non ne faccia chissà quanti. Sempre nella “libreria culinaria” della mia cucina, vi sono 4 libri (penso pure qualcuno in più, ma guardandola velocemente non ne ho contati altri) interamente dedicati a ricette con il cioccolato, alcuni dei quali sono stati regalati da me a mia madre in varie occasioni. In uno di questi libri, si parla della sua storia.

Il cioccolato, come molti forse sanno, si ricava dai semi di cacao che a loro volta si trovano nella cabosside, una specie di frutto a forma di palla da rugby. Pensate che però che su migliaia di fiori che l’albero di cacao produce, solo pochi si trasformano in frutti, producendo in un anno circa un chilogrammo di semi!

Ora però si è fatto tardi e non posterò la ricetta che volevo postare… lo farò presto però!

Buona Cioccolata a tutti!

Struttura cioccolatosa

postato il 20 Ott 2010 in Main thread
da Vobby

C’è stato chi, con un certo successo, ha descritto il corso della storia ricercando le cause ultime degli eventi nell’economia, chi ha ritenuto invece che la cultura avesse un ruolo maggiormente attivo, e anche chi ne ha attribuito lo svolgersi alla libera azione dello spirito.

Dal momento che c’è stato anche chi ha dato centralità al ruolo della religione nella storia, io non mi sentirò troppo in colpa, nè in errore, ad attribuire il ruolo di unico attore storico al cioccolato.

Vedremo,attraverso l’analisi di alcuni casi esemplari, che esso ha sia un ruolo positivo che negativo, è capace di condannare una civiltà alla barbarie, ma anche di elevarla.

Sappiamo tutti che il cioccolato venne importato in  Europa dalle Americhe. Ora, numerosi antropologi, storici ed archeologi si sono chiesti come mai gli imperi inca e azteco si siano rivelati militarmente e politicamente così deboli rispetto all’esercito spagnolo, e le risposte date a questo quesito altro non fanno che eludere il problema: si dice che gli inca non hanno allevato nessuna grande bestia perchè preferirono cacciarle fino alla loro estinzione prima di capire che potessero essere utili nel lavoro dei campi, che gli aztechi, per quanto fossero bravi ad assorbire le conoscenze dei popoli con cui venivano a contatto (leggi: che conquistavano, sacrificavano e macellavano), non lo fossero altrettanto nel produrre da soli un progresso tecnologico, tanto che nel 1500 non conoscevano ancora la chiave di volta, e si dice infine che i Maya non siano stati capaci di crescere adeguatamente in qualunque cosa di diverso dall’astronomia a causa dei numerosi disastri naturali di cui era vittima lo Yucatàn. Vi sembrano convincenti queste affermazioni? Esaurienti?
Sembrano supporre che gli Inca fossero geneticamente più stupidi, gli Aztechi geneticamente meno fantasiosi, e i Maya irrimediabilmente più sfigati degli europei. Chiaramente queste conclusioni non sono accettabili. L’unica possibilità è che le èlite governative e intellettuali di quei popoli fossero troppo impegnate a mangiare cioccolato per impegnarsi realmente in qualsivoglia attività produttiva. Citando un’espressione cara a Cerbs, posso dire che gli Amerindi hanno studiato troppe scienze delle merendine ( al cioccolato, appunto) e poca medicina, architettura, ingegneria, chimica ecc.

Questo è un chiaro esempio di ciò che gli esperti definiscono “intossicazione elitaria da dolciume”. Dal momento che il cioccolato, prodotto in gran quantità, era consumato solo da re, nobili, guerrieri e studiosi ,questi ultimi non si impegnarono mai a fondo nelle attività che avrebbero dovuto essergli proprie, perchè avevano già tutto ciò che serve nella vita, cioè tanto cioccolato. Non mi soffermerò ora sul ruolo della carie durante le conquiste europee in america, piuttosto mi sembra il momento  di parlare del ruolo positivo che la cioccolata ha avuto nel vecchio continente.

Dal momento che sarebbe contradditorio affermare che l’economia mercantile europea e, si può quasi dire, mondiale fece un grande balzo in avanti dopo il 1492 ( sappiamo bene che il commercio atlantico provocò solo disastri: diffusione di malattie, rivoluzione dei prezzi, schiavismo di massa ecc.), è assolutamente corretto ritenere che se l’europa iniziò a diventare moderna dal 1500 in poi fu proprio grazie all’oro nero di cui stiamo parlando. Perchè, vedete, qui da noi esso non fu ritenuto un bene destinato a pochi, ma ebbe una vera diffusione di massa. Perciò, dal momento che era poco, non fu sufficiente a intossicare nessuno, ma bastò a stimolare le menti dei sapienti, e a fornire nuove energie alla bassa manovolanza. Pochi zuccheri nel cervello fanno un gran bene, troppi invece hanno le conseguenze che abbiamo visto prima, nel caso americano. Recenti simulazioni al computer hanno dimostrato che se anche da noi il cioccolato fosse stato riservato solo alle elitè politiche e intellettuali, le conseguenze per la nostra storia e la nostra scienza sarebbero state disastrose. Tale è la potenza dell’intossicazione elitaria, che oggi ci ritroveremmo  con cose come “La cioccolata è donna: bisogna mangiarla et gustarla”, “cioccolo ergo sum”, “Parigi val bene un ovetto kinder”, “Dio è un’ipotesi non zuccherosa” , “due cose sono infinite: l’universo e la bontà del cioccolato fondente, e della seconda sono proprio sicuro”, e altre perle.

Bè, mi sono divertito, alla prossima!

Golosone neomelodico

postato il 19 Ott 2010 in Main thread
da Viandante Solitario

Questo blob schifoso è un invito, o una supplica, a non abusare di dolci, schifezze e soprattutto cioccolato. Abbiate pietà di voi e di chi vi sta intorno!

Vorrei potervi dire “buon ascolto”, ma non me la sento.

Il cioccolato

postato il 18 Ott 2010 in Main thread
da ad.6

Buono.

Il (lungamente premeditato) nuovo argomento

postato il 16 Ott 2010 in Main thread
da Azazello

Iroquis`, l’autore responsabile dell’argomento di questo mese, è impossibilitato a scrivere, trovandosi fuori sede, pertanto mi ha lasciato cambiare l’argomento del mese in sua vece (l’argomento l’ha scelto comunque lui, ovviamente). Mi permetto anche di introdurvelo facendovi un breve riassunto di come si sia arrivati a una scelta del genere:

Non ci ha pensato finché non gli ho mandato un messaggio, una mezz’oretta fa, e ha preso la prima cosa che gli veniva in mente, ovvero “Cioccolato”, probabilmente influenzato dal fatto che si trova all’Eurochocolate (o come si chiama).

Cosa che, per inciso, quando gli ho scritto “Allora dimmi l’argomento e lo cambio io” mi aspettavo che accadesse e che è, puntualmente, accaduta esattamente come mi aspettavo. Bravo me!

 

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