Un anno o qualche ora di attesa

postato il 20 Nov 2011 in Main thread
da freeronin

Un anno o qualche ora di attesa è lo stesso, quando si è perduta l’illusione di essere eterno.

Questa è una frase che Sartre fa dire a un condannato a morte; mi colpì per come rende la disperazione, il sentimento di un uomo a cui non è più dato farsi illusioni e fare progetti dando per scontato che ci sia un domani. Non tanto l’estremo sconforto, quanto, appunto, l’assenza di ogni speranza di salvezza.

Eppure, nonostante tutto, nonostante il fatto che la vita sembri insensata, essendo comunque destinata a finire, il condannato non può fare a meno di temere la morte, vuole vivere.

Ma forse le due cose non si contraddicono: nulla ci impedisce di amare una vita che finirà domani.  È anche per tutto quello che essa ha di insensato che vogliamo vivere, per le piccole gioie dell’ora e del qui, per il fatto che un momento può essere bello anche se non ha un futuro in cui proiettarsi, anche se è un’esperienza che scopriamo per la prima volta, che non rivivremo mai e che non cambierà le nostre vite.

Forse non è indifferente un anno o qualche ora di attesa, soprattutto quando si è perduta l’illusione di essere eterno.

 

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