La ristrettezza mentale della scienza ufficiale

postato il 28 Set 2010 in Main thread
da Azazello

La scienza, si sa, si accompagna storicamente ad un certo grado di chiusura mentale. Possiamo prendere ad esempio una qualunque delle classiche verità ampiamente comprovate dall’esperienza e dalla tradizione ma mai riconosciute dalla scienza cosiddetta “ufficiale”: l’energia vitale e il suo uso, la medicina omeopatica, i poteri E.S.P., la fallacia dell’evoluzione …(la lista sarebbe ancora lunga, ma ci fermiamo per arrivare al punto)

Mi sono imbattuto di recente in una pratica che, a mio avviso, è scandaloso non sia riconosciuta in modo ufficiale e che anzi, è riguardata come sciocca e finanche truffaldina dagli ignoranti in materia. Sto parlando della divinazione, in particolare quella tramite i tarocchi, tradizione antichissima e molto potente che meriterebbe molto più spazio nella nostra cultura moderna e tecno-dipendente. Non sto a spiegarvi tutto il significato dei singoli tarocchi né a raccontarvi come essi rappresentino l’universo stesso e possano costituire il Tutto dallo Zero, né starò a spiegare nel dettaglio il rito della divinazione perché è complesso e richiede una dedizione che pochi dei lettori potrebbero dedicarvi.

Mi limiterò a dire che il rito prevede molteplici fasi, di cui la prima consiste nell’identificare la Carta che rappresenta l’Interrogatore, quindi varie divisioni successive delle Carte in diversi mazzetti, ciascuno dei quali rappresenta una possibile sfera di attinenza della domanda. La domanda che l’Interrogatore vuole rivolgere al praticante è definita dal mazzetto in cui si trova la carta corrispondente allo stesso, ovviamente, e capirete bene che se non vi è coincidenza fra la domanda che l’Interrogatore pone e la sfera di attinenza definita dalla posizione della sua Carta all’interno dei mazzetti, la divinazione fallisce e va ripetuta. Una volta definita la corrispondenza tra la sfera di attinenza definita dalle Carte e la domanda effettiva, il mazzetto viene usato per delineare, carta per carta, una storia dell’Interrogatore. Chiaramente questa storia può non essere certa al 100%, ma deve essere raccontata in modo plausibile affinché si avvicini alla realtà. Se la storia si rivelasse troppo lontana da quella effettiva, la divinazione sarebbe evidentemente fallita e andrebbe ripetuta. Seguono fasi analoghe di mescolamento e divisione in cui viene man mano raggiunta la maggiore specificità della domanda che l’Interrogatore vuole porre (chiaramente la divinazione fallisce se la domanda reale non coincide con ciò che le carte indicano e va ripetuta) e infine si definisce la risposta tramite una pratica complessa (che non sto a spiegarvi) consistente nell’interpretazione del praticante, alla luce della domanda a questo punto rivelata, di una serie di Carte.

Ora, il punto è che questa pratica funziona. Basterebbe osservare come sia stata in uso per tanti anni senza mai essere abbandonata per averne la prova, ma ho voluto usare un metodo scientifico per dimostrarlo, visto che gli scienziati “ufficiali” sono così riluttanti ad ammetterne la validità. Naturalmente io sono un praticante inesperto ed è a questo che vanno attribuiti i numerosi fallimenti, ma il fatto che perfino io sia riuscito, tramite una pratica così complessa, a ottenere risultati credibili è sorprendente di per sé.

Ho preso 10 persone di mia conoscenza e ho provato a fornire loro una divinazione. A ciascuno dei soggetti è stato preventivamente chiesto di porre una domanda il cui esito fosse verificabile entro poco tempo, al fine di poter raccogliere rapidamente i risultati. Ebbene, con tutti e dieci le Carte hanno, dopo un po’ di tempo e di prove, identificato (con quel tanto di precisione sufficiente  a rispondere, ovviamente, non parola per parola) la domanda che volevano pormi, a tutti loro è stata fornita una risposta soddisfacente e ben sette su dieci si sono rivelate esatte. Vi riporto i dati:

  • Soggetto 1: 6 divinazioni fallite, la domanda era “Supererò l’esame per cui studio con tanto impegno da sei mesi?” e la risposta (corretta) era positiva, evidenziava grande soddisfazione ed allontanamento dalla disgrazia
  • Soggetto 2: 5 divinazioni fallite, la domanda era “La mia fidanzata intende lasciarmi?” e la risposta (corretta) era ancora una volta di connotazione positiva, indicava sicurezza e assenza di cambiamenti
  • Soggetto 3: 2 divinazioni fallite, la domanda era “Vincerò al superenalotto?” e la risposta (corretta) indicava delusione, illusione e crollo delle ambizioni
  • Soggetto 4: 13 divinazioni fallite (è stata dura, per un praticante inesperto come me), la domanda era “Mia nonna (in ospedale da qualche mese, ndr) morirà a breve?” e la risposta (per fortuna, errata) indicava sofferenza, morte e cambiamento
  • Soggetto 5: 8 divinazioni fallite, la domanda era “Stanotte andrò a letto con una donna?” (il soggetto avrebbe partecipato a una festa quel giorno, ndr) e la risposta (corretta) indicava fallimento, disillusione, crollo
  • Soggetto 6: 3 divinazioni fallite, la domanda era “Domani sarà bel tempo?” (il soggetto era stato invitato ad andare al mare, ndr) e la risposta (corretta) indicava sicurezza, giustizia e realizzazione
  • Soggetto 7: 6 divinazioni fallite, la domanda era, genericamente, “Come sarà la giornata di domani, per me?” e la risposta (errata) indicava cambiamento, positività, gioia
  • Soggetto 8: 10 divinazioni fallite, la domanda era “Oggi arriverà il pacco che aspetto da due settimane?” e la risposta (corretta) indicava positività, cambiamento, successo
  • Soggetto 9: 5 divinazioni fallite, la domanda era “Oggi avrò delusioni a scuola?” e la risposta (errata) indicava morte, sofferenza, crollo delle ambizioni
  • Soggetto 10: 6 divinazioni fallite, la domanda era “Il risultato di questa divinazione sarà esatto?” e la risposta (corretta) indicava successo, ambizione

Come interpretare questi dati? beh, considerando che per me è una pratica nuova, è chiaramente un successo e dimostra inequivocabilmente la sua validità (7/10 per un inesperto è tantissimo). Non resta che domandarsi: com’è possibile? Io non lo so. Secondo il testo a cui ho fatto riferimento per imparare, tutto sta nella natura delle Carte stesse, entità potenti e mistiche; secondo altri tutto sta nella mente dell’Uomo, che deve solo usare appieno le sue potenzialità latenti e può, in un certo senso, sbloccarle tramite le Carte; secondo altri ancora le carte fungono da tramite tra l’Uomo ed altri Enti onniscienti che permeano l’emotività del praticante e ne dirigono l’interpretazione verso la via esatta. So solo dire che la divinazione è chiaramente un rituale molto potente, di cui ho percepito la pressione per tutta la durata dell’esecuzione e ho ritenuto opportuno condividere con voi questo mio lavoro, sperando di dissipare almeno un po’ l’alone di squallore e di cecità che la scienza ufficiale ha gettato sulle menti di noi tutti.

 

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