Fino a sera

postato il 1 Nov 2011 in Cazzi e mazzi personali
da Azazello

Dove sono?

Quando ti svegli e intorno a te c’è solo il buio, è questo che ti chiedi. Poi ti rendi conto di essere steso, senti un suolo duro sotto la schiena e sai di non essere nel tuo letto. Allunghi una mano, vuoi capire cos’hai intorno, ma una parete di legno interrompe prematuramente il gesto. Col movimento ancora impresso nei muscoli ritrai il braccio e esiti per un secondo, poi, palmi spalancati, colpisci con forza la parete nera davanti a te, riprovi in altre direzioni, agiti i piedi e provi ad alzare le gambe, sbatti le ginocchia, ti dimeni, cerchi in ogni modo di allungarti in ogni microscopica frazione di spazio a tua disposizione. Urli.

Poi ti fermi con qualche graffio e un po’ di coscienza in più: sei rinchiuso. Arrivano lo sgomento, la paura, l’orrore. La rassegnazione no.

Non ti muovi, o se lo fai non te ne accorgi. Chiudi gli occhi. Sei solo. Lo capisci. Pensi ai tuoi amici, ti ricordi dei tuoi appuntamenti, anche i più inutili, pensi ai libri che stavi leggendo. Sei solo. Riapri gli occhi.

Luce.

Sei nel tuo letto, stai bene, vedi le lenzuola, puoi sentire il materasso sotto di te, avverti il rumore di fondo delle grandi città, le urla sporadiche dei negozianti al di là della tua finestra. È tutto al proprio posto: allunghi la mano, prendi il cellulare e guardi l’ora. Ti alzi, senti i tuoi genitori urlarsi qualcosa nell’altra stanza, cerchi di fare un riassunto e di ricordare a che punto sei della tua vita. Fai un po’ di confusione – a volte ti trovi più avanti di dove sei, ma più spesso sei un po’ indietro, giusto di qualche giorno. Ridisegni rapidamente una mappa dei tuoi luoghi, ti siedi, fai qualcosa di estremamente quotidiano senza nemmeno accorgertene. Ti colpisce quell’unico raggio di sole che riesce a infiltrarsi tra il palazzo di fronte alla tua finestra, le serrande un po’ abbassate e le tende. Chiudi gli occhi per non essere abbagliato. Li riapri per gettare un rapido sguardo al cellulare, allo schermo del computer, all’orario, ai messaggi, alle chiamate perse. Guardi il mondo girare senza di te, richiudi gli occhi e dormi.

Dove sono?

Solo.

2 commenti to “Fino a sera”

  1. avatar ad.6 ha detto:

    “No, no. Ti avevo chiesto ‘dove’ sei!”
    “Sì ed io ho risposto che sono solo. Sai, uno stato dell’anima, un luogo astratto”
    “Però ora stai parlando con me, quindi non sei solo”
    “Se non fosse per il fatto che tu sei me”
    “Ah, già”
    “…”

  2. avatar Bread ha detto:

    Ma che tristezza..

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