A proposito del cambiamento

postato il 25 Dic 2011 in Main thread
da Azazello

La cosa più importante che gli eventi della mia breve vita mi hanno insegnato e che ogni tanto, per fortuna, mi ricordano, è che non c’è quasi niente di definitivo. Il discorso si può estendere molto, anche più del dovuto, ma io mi riferisco soprattutto alla crescita personale e soprattutto alle persone della mia età. È facile, crescendo, trovarti all’improvviso ad essere sia fisicamente che mentalmente in una condizione molto diversa dallo status quo a cui eri abituato: d’un tratto certe attività risultano più semplici, una sensazione accentuata dal contrasto con i genitori che invecchiano e che, soprattutto per stanchezza e mancanza di tempo, ma un po’ anche per effettiva riduzione delle capacità motorie e per l’insorgere di condizioni inevitabili per chi entra nella seconda metà della propria vita, non possono più svolgere al meglio determinate mansioni di cui si erano sempre fatti carico; da un momento all’altro scopri di avere una cultura e una personalità, così cominci a definirle, soprattutto alla luce di altre persone come te, e i primi rapporti che intrecci sono molto forti: adori le persone o le detesti, ti fai delle opinioni radicali su tutto e finalmente scopri che tutto quello che hai fatto, letto e imparato puoi usarlo per decidere che persona sarai. Hai una definizione e una valutazione per tutto, sai che posto hanno le cose nella tua vita e cominci a catalogare persone, oggetti, idee finché non ti adagi sulle tue convinzioni e vivi per un po’ nella certezza di essere arrivato a qualcosa.

All’inizio è disarmante scoprire che, ovviamente, non sei da nessuna parte. Ma mettersi in discussione è l’attività più nobile in assoluto per un intelletto vivace: basta una canzone che ti eri sempre rifiutato di ascoltare, un sapore che non avevi mai apprezzato, il coraggio di fare una capriola quando ti viene consigliato o, perché no, quel tanto di fiducia nei tuoi maestri (o in te stesso) che ti permetta di non abbandonare un hobby scoraggiante, per scoprire un mondo nuovo in cui niente è tabù, meno che mai la contraddizione, e che non c’è bisogno di diventare qualcun altro per ridefinirsi. Il cambiamento diventa parte di te e tu prendi parte al cambiamento del mondo: stai crescendo, ne sei cosciente, e sei ben felice di sapere che fra 5 anni potrai essere qualsiasi cosa, ma non sarai mai uguale al te stesso impreparato, spelacchiato e presuntuoso che sei ora. Se non per il fatto che sarai ancora impreparato, spelacchiato e presuntuoso!

Un commento to “A proposito del cambiamento”

  1. avatar Deluded Wiseman ha detto:

    Ehi, è davvero un post ottimista!

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