Un film blasfemo

postato il 23 Set 2012 in Cazzi e mazzi personali
da Vobby e freeronin

Vobby: «“Il Manifesto” continua a parlare del “film blasfemo” e dell’“offesa al profeta” a proposito del film Innocenza dei musulmani. Sono l’unico a pensare che non sia il linguaggio adatto per un quotidiano comunista? Se si è atei il film può essere brutto, fuori luogo, ignorante, ma che il contenuto sia blasfemo e offensivo dovremmo lasciare che siano i credenti a dirlo, senza condividere il loro punto di vista, secondo me».

Freeronin: «Io credo che un terzo possa giudicare, sentita la persona interessata, se qualcosa è offensivo nei confronti di un altro (un po’ come, ad esempio, il giudice in un processo per ingiuria o diffamazione), senza per questo condividere il suo punto di vista. Sul “blasfemo” sicuramente il non credente non può giudicare. Certo, a volte – come “eretico” – può essere usato in senso traslato, ma non è questo il caso».

V.: «Se è come dici tu, che ha senso, è ancora peggio: non mi piace granché che “Il Manifesto” si erga a giudice di un film dando ragione a chi reagisce alla libertà di espressione bruciando bandiere e assediando ambasciate. A me piacerebbe che venisse presa una posizione chiara sul fatto che, di fronte all’opera d’arte, offensiva e insultante che sia, la reazione violenta non può essere condivisa né giustificata. Che insopportabile tono supponente che ho».

F.: «”Il Manifesto” si erge a giudice di tante cose…diciamo che spesso usa un linguaggio dogmatico. Però – fermo restando che non può ergersi a giudice – è vero che un giornale può criticare un film perché è offensivo, anche quello è libertà di espressione. Il punto è che non hanno proprio considerato il film come opera d’arte, ma solo come provocazione politica».

V.: «Ma il problema è che loro non criticano il film! Non ci sono articoli sul film, ci sono articoli sulle proteste contro di esso, nei quali si usa lo stesso linguaggio usato dai manifestanti. E la definizione di blasfemia e offensività è data per scontata. Se il film fosse stato contro il papa, le crociate e i preti pedofili sarebbe stato una grande opera, così non si fa».

F.: «Ah, sicuramente. Se condividi i miei distinguo si può dire che siamo proprio d’accordo XD».

 

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